Valerio Montesinos Hendrich❤️
Richiesto da: nessuno
Livello: rosso
Trama: alcol, droga e una scommessa che vale 1000€
Tratto da: Élite
La musica risuona ad un volume talmente alto da impedirti di sentire i tuoi stessi pensieri. La folla ammassata di giovani riempie la pista da ballo centrale della solita discoteca in cui andate ormai da tempo. Tra queste scure e spesse mura che trasudano lusso e divertimento a nessuno importante chi sei o da quale parte della città vieni. Se hai gli amici giusti per goderti queste folli notti.
Qui alla BlackHaus tutto è permesso quando hai le tasche piene di denaro e le giuste conoscenze.
Rebe appoggi le mani sulle tue spalle dicendoti qualcosa che non senti e non capisci. Ti fa segno di seguirla e ti alzi dal divanetto in pelle svuotando il tuo bicchiere. Il sapore del liquido ambrato ti brucia in gola ma ormai non ci dai troppo peso.
La raggiungi e lei ti tira a se tra le sue braccia. <<Lui sta organizzando qualcosa di sopra. Vieni>> afferma indicando con una mano ingioiellata la balconata strapiena di gente. <<Ah nono Rebe, io passo>> affermi cercando di divincolarti ma la stretta della boxista è troppo per te. <<La mia non era mica una domanda>> ribatte trascinandoti con sé. <<Eh poi mica ti lascio qui da sola>> continua colpendoti teneramente la punta del naso.
Salite la scalinata e senti già lo stomaco contorcersi. Sbuffi cercando di ignorare quella sensazione.
<<Credo sia una pessima idea Rebe>> affermi percorrendo il corridoio, facendovi strada tra la gente che festeggia, beve, si scambia effusioni e flirta. <<Perché mai tesoro mio?>> Chiede Rebeka corrugando la fronte, guardandoti da dietro i sottili occhiali fluo a forma di fiamma. Poi, i neuroni nel suo cervello fanno improvvisamente contatto e pare ragionare. <<Vero, non ci avevo pensato. Ma non devi averci a che fare. Magari non è nemmeno qui>> continua prendendoti sotto braccio fino alla porta a doppia anta rossa. Bussate e, per tua sfortuna, ad aprirvi è proprio Valerio. Si appoggia alla porta e sorride. <<Posso aiutarvi ragazze?>> Chiede guardando prima una e poi l'altra. <<Siamo qui per divertirci amico mio>> gli risponde Rebeka e in un attimo siete nel privè, dove trovate gran parte dei vostri amici e non.
<<Sete?>> Valerio offrendovi un bicchiere ciascuna. <<Passo>> affermi non riuscendo a fermare però Rebeka che, in un attimo, ha quasi svuotato il suo cocktail verde acido e pieno di brillantini. <<Sai dovresti rilassarti ogni tanto>> ribatte il giovane ragazzo dai folti capelli ricci. <<È la tua presenza che mi irrita>> rispondi a tono facendolo ridacchiare. <<Direi piuttosto che ti innervosisce>> continua Valerio senza intenzione di interrompere questo botta e risposta. Stringi i pugni e serri la mascella. <<Guarda, c'è Cayetana>> afferma Rebe trascinandoti vía con sé, inventandosi la prima scusa possibile.
Ti spinge dentro una porta e prende il tuo volto tra le mani. <<Se è ancora un'idea del cazzo possiamo andarcene. Magari continuiamo a casa mia come al nostro solito>> afferma ma scansi le sue mani da te, iniziando a camminare avanti e indietro per il bagno. Passi le mani tra i tuoi capelli ricoperti di brillanti mentre cerchi ti controllare il tuo respiro. <<Lui è sempre così..>> concludi la frase con un urlo soffocato che ti risuona in gola. <<Crede di poter avere il mondo ai suoi piedi e pensa di essere intoccabile>> continui e la tua amica decide di mettersi comoda, sedendosi sul largo ripiano in marmo dei lavandini. <<Sembra che non si renda conto delle cazzate in cui si caccia>> ribadisci gesticolando e risvegliando alcune risatine nella tua amica. <<Perché ridi?>> Chiedi lasciando cadere le braccia lungo il busto, graffiandoti leggermente con la miriade di paillettes argentate. <<Ammettilo Y/n, non è stata solo una scopata e via>>. Nell'udire tali parole le tue guance si tingono immediatamente di rosso e distogli lo sguardo sbuffando. <<Faccio pipì>> affermi per cambiare discorso, entrando in uno dei bagni posti contro la parete opposta ai lavandini.
<<Sai vero che se ho ragione io sei fottuta amica?>> Continua Rebeka smanettando velocemente qualche messaggio sul suo cellulare. <<Perché mai?>> Chiedi cercando di restare in equilibrio in squat, per non sederti. <<Perché lui ha gli occhi color cioccolato. E una volta che assaggi il cioccolato tesoro, ne desidererai ancora e ancora>> risponde la ragazza facendoti scuotere la testa. Tiri lo sciacquone e esci dal bagno. <<Ti sbagli. Preferirei vivere in astinenza dal cioccolato per il resto della mia vita>> dichiari lavandoti le mani. Rebeka scuote la testa, sicura della sua idea. <<Mi hai raccontato di quella notte tesoro. E mi sembrava tutto tranne che voglia di astinenza>> continua alzando un sopracciglio e incrociando le braccia al petto. <<Ero strafatta Rebe>> ti giustifichi, come se potesse essere una giustificazione valida. <<L'ho voluto. È vero. Ma si è fermato lì>> continui dandoti una sistemata al trucco. <<È stato bello. Molto bello. Ma non accadrà ancora>> continui alzando le spalle. <<Scommettiamo. 500€ che accadrà di nuovo>> dichiara Rebe scendendo dal ripiano con un balzo. I suoi tacchi a spillo risuonano sul pavimento lucido. <<1000 del contrario>> accetti, stringendole la mano.
****
Scuoti la testa ballando insieme alle altre ragazze nel privè. Le luci colorate sono riflesse dai minuscoli pezzetti di vetro delle stroboscopiche che girano sul soffitto. Hai perso il conto di quanti chupiti hai buttato giù, non sai che ore sono ne se è ancora notte. Sai con certezza di esserti tolta le scarpe perché i tacchi molto alti ti stavano lentamente uccidendo i piedi. Sai che domani dovrai affrontare le conseguenze di questa notte, ma ora non ci vuoi pensare.
La musica che risuona nelle casse ti fa tremare anche le ossa.
Ti giri e alzi lo sguardo su Valerio, appoggiato al bancone. Con tua sorpresa ti stava già guardando.
Inizi a muoverti con più sensualità mantenendo con lui il contatto visivo. Lo vedi agitarsi sullo sgabello mentre i suoi occhi maliziosi vagano su ogni parte del tuo corpo. Scorrono dalle gambe lunghe e lisce fino ai fianchi, sul sedere fasciato dalla stretta e corta gonna del vestito brillante che indossi. Si sofferma un po' sul di esso prima di salire sulla profonda scollatura che lascia intravedere la tua schiena, decorata da un albero di pesco tatuato a linee sottili e petali rosa ormai sbiaditi.
Pagheresti qualsiasi cifra per potergli entrare nella testa in questo istante; sapere che cosa sta pensando, sbirciare nei suoi desideri più profondi.
-Se potessi entrare nella tua testa Vale, saprei come ci si sente a stare nel vuoto cosmico- Gli avevi detto un giorno, scherzando, mentre attendevate insieme ai vostri amici l'inizio delle lezioni. Ma ora, se tu potessi davvero entrare nella sua testa, sapresti che ci sono solo pensieri osceni quanto eccitanti.
Lo vedi alzarsi e raggiungerti. Con nonchalance balla con te, sfiorandoti in questo ballo proibito. I vostri corpi si scontrano spesso dandoti la possibilità di sentire contro di te la sua erezione che preme impaziente contro gli stretti jeans scuri che indossa. Stringi le mani al davvero della sua camicia nera e oro e lo guardi negli occhi, avvicinandolo. Gli sfiori le labbra con le tue, passandoci sopra la punta della lingua prima di allontanarti, lasciandolo con le labbra socchiuse e un bacio mancato. I vostri sguardi si incrociano, svelando una chimica palpabile. Siete circondati dai vostri amici, dai compagni di classe e tanti altri amici di amici che si sono infilati nelle particolari festicciole organizzate dal riccio. Ma a voi non importa se qualcuno può vedervi, se qualcuno vi sta guardando perché tanto, molto probabilmente, nessuno si ricorderà di questa notte.
I vostri corpi seguono il ritmo della musica, il contatto fisico aumenta, vi sfiorate e i sorrisi complici rivelano un flirt appassionato. Tra sorsi di drink e risate condivise, la discoteca diventa il palcoscenico di una connessione intensa.
I vostri sguardi si fermano su ogni dettaglio reciproco, alimentando la passione. Valerio ti sfiora le labbra con il pollice e, inaspettatamente, glielo mordicchia prima di succhiarlo per alcuni secondi. Le labbra del ragazzo si schiudono e qualcosa cresce nei suoi jeans neri e stretti.
Valerio ti stringe il polso e ti trascina in una zona più riservata della discoteca, cercando un angolo intimo nascosto da occhi indesiderati. Il vostro respiro accelerato si mischia così come i vostri profumi costosi. Valerio si lascia andare e ti stringe a sé, baciandoti il collo mentre ti stringe i fianchi con le mani. <<Questo ci metterà nei guai Valerio>> sussurri sentendo il pesante respiro del ragazzo contro il tuo orecchio. <<Vuoi che io mi fermi?>> Ti chiede guardandola negli occhi ma scuoti la testa.
Le labbra si cercano in un bacio appassionato. Valerio ti spinge contro il muro, ora le pesanti tende blu del privè vi nascondono completamente. Inizi a sbottonargli i pantaloni sgualcendo la camicia a righe e tirando fuori la canotta bianca. I suoi addominali marcati sono ben visibili ai tuoi occhi che, guardando il tuo amante negli occhi, scivoli in ginocchio davanti a lui. Dalle labbra di Valerio fuoriesce un genito. Tu non lo hai ancora liberato dalla prigione che i boxer e i jeans lo chiudono, ma già sta godendo. In pochi istanti il membro duro del ragazzo è libero e completamente catturato dalle tue attenzioni. Lo lecchi, lo succhi e Valerio stringe i tuoi capelli in una mano, aiutandoti a muoverti contro di lui. Alzi lo sguardo incontrando quello di Valerio che impreca prima di spingersi maggiormente nella tua bocca. Lui impreca tirandoti i capelli, piegando la testa all'indietro. Le gambe gli tremano come se fossero di gelatina e te ne accorgi. Gli graffi l'addome sorridendo mentre ti allontani. Afferri il membro arrossato e gocciolante alla base iniziando a muovere la mano per tutta la lunghezza. lo lecchi sulla punta prima di alzarti passando la lingua sulle labbra. Valerio ha il respiro affannato, impaziente ti afferra e ti gira spingendoti contro la grande finestra che da sull'esterno. Sotto di voi la strada principale è piena di vita, la fila per entrare. Ti morde il collo e infila una gamba tra le tue, sollevandoti la gonna già corta. <<Se vuoi che io mi fermi dillo ora>> sussurra facendo scorrere una mano sul tuo seno, stringendolo e palpandolo. <<Ti voglio Vale. Qui, adesso>> affermi sentendo le sue dita accarezzarti tra le gambe. La mano che prima ti stringeva il seno ora ti stringe la gola e il suo membro scivola dentro di te, facendoti mancare il respiro.
****
lanci lo zaino a terra accanto al banco e ti lasci cadere sulla sedia, appoggiando la testa sul banco. <<Sembra che tu abbia fatto scintille stanotte>> afferma Rebeka sedendosi sul banco accanto al tuo. Sbuffi sistemandoti gli occhiali da sole davanti agli occhi. Ogni voce ti fa salire il nervoso, la musica prodotta dagli altoparlanti della scuola ti irrita peggio dei cori razzisti allo stadio, la luce aumenta il tuo mal di testa e persino i tuoi pensieri risultano insopportabili rumori nella tua mente intontita. <<Com è che dicevi? Avevi chiuso con Valerio?>> chiede ancora la tua amica guardando il diretto interessato entrare in classe e prendere posto all'ultima fila. anche lui è più o meno nelle tue stesse condizioni. Ti volti per guardarlo e vi sorridete. <<E' stato un errore Rebe. Però non vedo l'ora di rifarlo>>
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