Jon Snow 💚
Richiesto da: buschi24
Trama: E' sempre uno shock quando la persona che ami sceglie di unirsi ai Guardiani della notte
Livello: verde
Tratto da: Il trono di spade (stagione 1)
Scendi le scale velocemente schivando i domestici che incontri, evitando di urtarli e combinate guai.
Attraversi il corridoio passando davanti alla sala principale ed esci dal portone ritrovandoti nel cortile.
C'è un costante via vai. Grande Inverno è in movimento per la partenza di Eddard. È stato scelto da re Roberth come suo primo cavaliere e dovrà andare a sud per adempiere al suo compito.
<<Lui dov'è?>> Chiedi avvicinandoti a Robb e Theon. I due si guardano per alcuni istanti e il giovane principe delle isole di ferro nasconde un sorrisetto. Appoggia un braccio sulle tue spalle, tirandoti a se. <<Puoi avere qualsiasi uomo del Nord Y/n; perché vuoi proprio un bastardo?>> Ti chiede Theon facendoti sbuffare e facendo scuotere la testa a Robb. <<Un vero uomo del Nord magari>> continua il giovane Greyjoy accarezzandoti la guancia con una mano, spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<<Magari un ostaggio come te?>> Affermi facendo scoppiare a ridere Robb e lasciando Theon con l'orgoglio ferito. Gli sorridi, stringendogli le guance con una mano e tirandolo verso di te. <<Non temete Theon, un giorno anche tu trovarai una buona moglie. Magari smetterai di versare affatto tra le puttane>> dici lasciandogli un bacio sulla guancia. Il diretto interessato ti rivolge uno sguardo sottile, nascondendo malamente un sorriso.
<<Certo che di donne come lei ce ne sono poche>> afferma Robb guardandoti allontanarti da loro. Theon Greyjoy incrocia le braccia al petto guardandoti. I tuoi capelli neri svolazzando mossi dal freddo vento proveniente da Est. <<Ti sbagli. Non esistono altre donne come lei>> ribatte Theon incapace di distogliere lo sguardo da te.
Attraversi il cortile camminando svelta fino alla bottega del fabbro. Il martello costante del metallo e lo scoppiettio del fuoco sovrastano il vociare della gente. La lama incandescente appoggiata sull'incudine diventa sempre più sottile a ogni colpo.
-Sottile e leggera come un ago- pensi prima di chiedere all'uomo dove si trova Jon Snow. Il fabbro alza lo sguardo asciugandosi con un panno la fronte sudata e ti dà delle sbrigative indicazioni.
Lo ringrazi lasciandolo al suo lavoro, camminando a testa alta verso il bosco degli Dei.
Ti stringi maggiormente nel tuo mantello per proteggerti dal freddo. Il folto e morbido pelo grigio che hai intorno al collo ti solletica il viso.
Stando attenta a dove metti i piedi eviti radici e rocce, sollevando la gonna del tuo abito per non inciampare.
<<Jon>> chiami quando intravedi il giovane ragazzo inginocchiato davanti all'immenso albero diga di Grande Inverno.
Il ragazzo fai capelli corvini ti guarda girando la testa di lato, ma non sorride come tutte le altre volte. Ti avvicini maggiormente fino a sederti accanto a lui. Sta giocando con l'elsa della sua spada, facendola girare tra le mani lentamente.
<<Ti sei mai sentita fuori posto?>> Ti chiede rompendo il silenzio del bosco. La sua voce ti giunge distaccata, come se con la sua testa lui fosse altrove.
Annuisci guardando il suo profilo con sguardo malinconico. <<È per questo che hai scelto di andare alla Barriera?>> Gli domandi ma non ricevi risposta da Jon. Prendi un profondo respiro restando a guardare le fronde dell'albero diga sopra di voi. Il vento le fa muovere in una danza leggera; alcune foglie cadono senza alcun suono.
Una parte di te si chiede cosa si prova a volare; che sensazione si ha stando tra le nuvole. Magari a dorso di drago.
<<Credevo che con me ti sentissi nel posto giusto>> azzardi ad affermare, abbassando lo sguardo sulle tue mani. Le punte delle tue dita sono arrossate dal freddo.
<<È così infatti>> ribatte voltandosi di scatto verso di te, prendendoti una mano tra le sue. A differenza di te, le sue mani sono molto più calde.
<<E allora perché Jon? Perché hai scelto di prendere il nero?>> Gli chiedi stringendoti nelle spalle, non concependo il perché della sua scelta. Lo seguiresti se solo potessi.
<<Grande Inverno non è casa mia. Come non è casa tua Y/n>> afferma Jon cercando di guardarti negli occhi, ora troppo tristi e fissi nel vuoto. <<Siamo due Snow, questo non è il nostro posto>> continua girandosi verso di te il più possibile, lasciando la spada da parte. <<E per queste ragioni decidi di unirti ai Guardiani della Notte e lasciarmi qui da sola>> affermi con un pizzico di fastidio nella voce che non passa inosservato a Jon. Sospira non sapendo cosa rispondere.
Il silenzio cala tra di voi per diversi minuti che sembrano infiniti. Poi, stanca della situazione, decidi di alzarti.
La sua mano ti afferra il polso e vi ritrovate l'uno davanti all'altra. Jon è più alto di te di circa dieci centimetri.
Afferra il tuo volto tra le mani e ti costringe a guardarlo negli occhi.
<<Non ho mai voluto lasciarti qui da sola Y/n. Ma quale futuro possiamo avere qui?>> Ti chiede, pentendosi subito delle sue parole vedendo i tuoi occhi riempirsi di lacrime.
<<Me. Sarei stata io il tuo futuro. Potevano andare ovunque Jon; in una delle mistiche città sul mare di Giada o in una piccola casetta da qualche parte a Westeros. Tu ed io insieme. Ma tu hai scelto di rinunciare a tutto questo>> ti sfoghi lasciando che le emozioni prendano il sopravvento sulla tua voce. Le lacrime ti rigano le guance, e la tua voce risuona alta nel bosco. Sembra quasi che anche gli uccelli e gli altri animali si siano ammutoliti.
Cominci a colpirlo sul petto, prendendolo a pugni che non sembrano smuoverlo neanche un po'. In risposta al tuo sfogo, Jon stringe le tue braccia con le sue mani tirandoti contro di sé. Lascia passare il tuo pianto dondolandoti nel suo abbraccio e accarezzando la tua schiena a ritmo con il suo cuore.
Vorrebbe poter vivere la vita che desiderate insieme, viaggiare per il mondo, essere felici e avere una famiglia.
Sa bene che il nero è per sempre. Sa a cosa sta rinunciando. E sa anche che se i corvi accettassero le donne, tu non esiteresti un solo secondo a seguirlo.
Cala la notte, e la mia guardia ha inizio.
Non si concluderà fino alla mia morte.
Ti fa sollevare il volto costringendoti a guardarlo. Unisce le vostre fronti accarezzandoti le guance con i pollici.
Io non avrò moglie,
non possiederò terra,
non sarò padre di figli.
Non porterò corona e non vorrò gloria.
L
o preghi ancora di restare, di non partire per la barriera. Sai cosa c'è dall'altra parte. Ma non sono i Bruti a spaventarti. Hai sentito le voci sugli estranei e la paura di poterlo perdere nell'estremo nord ti invade l'anima.
Io vivrò al mio posto, e al mio posto morirò.
Io sono la spada delle tenebre.
Io sono la sentinella che veglia
sulla Barriera.
Jon ti bacia la punta del naso, le guance colme di lacrime ed infine le labbra fredde e screpolate. I vostri respiri diventano tutt'uno; i vostri cuori battono allo stesso ritmo; le vostre anime si legano in una.
Io sono il fuoco che arde contro il freddo,
la luce che porta l'alba,
il corno che risveglia i dormienti,
lo scudo che veglia sui domini degli uomini.
Le sue mani scorrono sotto il tuo mantello fermandosi poco sopra il tuo sedere. Ti stringe i fianchi come se temesse di vederti scappare e continua a baciarti con sempre più passione.
Non è il vostro primo bacio, è già capitato in passato durante quanche festa in cui siete finiti a vagare ubriachi per il palazzo e i bastioni. Ma mai nulla di più è avvenuto tra di voi. Un paio di volte avete quasi fatto il grande passo, ma qualcosa o qualcuno vi frenava sempre.
Io consacro la mia vita e
il mio onore ai Guardiani della Notte.
Vi allontanate per riprendere fiato dal vostro straziante addio. Non sai se lo rivedrai mai. Non sai cosa ne sarà di te ora che lui non ci sarà più. Ma sai che lo amerai per sempre.
Per questa notte e
per tutte le notti a venire.
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