Aemond Targaryen💛
Attenzione
Questo capitolo è il seguito del precedente su Criston Cole. State per leggere un capitolo in cui sono presenti scene di violenza fisica. Se siete sensibili a questo passate oltre.
La violenza non è una scelta e questa autrice non l'accetta in nessuna sua forma.
Dedicato a: GiuliaBeltran (così leggi un po' che ti fa bene)
Livello: giallo (per i temi trattati)
Trama: la guerra sta per iniziare e sempre più segreti vengono a galla
Tratto da: House of the Dragon
Abbassi le maniche del tuo abito e sospiri. Confidi nella discrezione delle tue domestiche ma sai che le pareti della fortezza rossa hanno occhi e orecchie ovunque. Karina attira la tua attenzione appoggiando sul basso tavolino il vassoio che tutte le mattine ti porta. Il tintinnio delle tazze fa scattare qualcosa nella tua mente e rammenti la conversazione avvenuta con il capitano della guardia reale. È passato del tempo dallo scontro fisico e verbale con Criston, i cui lividi lasciati dalle sue dita sono ancora visibili sulle tue braccia. Quella stessa notte hai chiesto a tuo marito di uccidere il capitano della guardia reale. Ma da Aemond hai ricevuto solo un sospiro, raccomandazioni sulla gravità delle tue parole e la sua promessa che avrebbe parlato con suo fratello. Una settimana dopo però, Cole, oltre che portare ancora la cappa bianca, indossava anche un'orribile ornamento che ha sostituito, sulla sua armatura, la spilla del primo cavaliere. Otto Hightower è stato sostituito in favore di un rancoroso e violento cavaliere di Dorne.
Riana, la seconda delle tue tre domestiche, entra nella stanza di corsa. Ha il fiatone ed il volto rosso. Ti guarda con gli occhi spalancati e attraversa la stanza a passo svelto, raggiungendoti. <<Principessa, Ser Criston Cole lo sa>> afferma con il fiato spezzato. Deve aver fatto di corsa le scale ed il corridoio. <<Di cosa parli?>> le chiedi confusa seppur con una nota di preoccupazione nella voce. Con un veloce sguardo ti indica la tazza ancora fumante. <<Come?>> le chiedi sentendo gli occhi pizzicare. Lei scuote la testa con energia. <<Ha chiesto ad una delle cuoche per chi fosse. Lei non ha potuto mentire>> risponde la giovane ragazza proveniente da Lannisport. <<È il primo cavaliere di Aegon e ha voluto sapere le abitudini vostre e della Regina Halaena>> continua riprendendo fiato portandosi le mani al petto.
Se Criston Cole sa del tuo segreto, non ci vorrà molto prima che anche Alicent lo venga a sapere e, con lei, anche tuo marito.
Cammini lungo i corridoi che conducono alla biblioteca dove sai che troverai tuo marito intento in qualche studio. Vuoi vederlo prima della riunione del concilio ristretto.
Sei sovrappensiero, distratta dai pensieri e non ti accorgi di passare davanti a Lord Larys Strong. Lui attira la tua attenzione, facendoti sussultare. Lo saluti con un leggero inchino formale. <<Deve essere difficile per voi principessa trovarvi in questo nido di nemici>> afferma avvicinandosi a te con il suo passo dondolante. <<E voi da che parte state Lord Strong?>> chiedi alzando un sopracciglio, guardando il giovane uomo e mantenendo le distanze. <<Dalla parte che più mi conviene principessa>> risponde abbassando la testa in segno di riverenza. Tua madre ti ha avvisata di stare lontana da quest'uomo. E ne capisci il motivo. Larys Strong, il maestro dei sussurri. In qualche modo viene sempre a sapere tutto di tutti. Potrebbe essere un buon alleato, ma il suo silenzio ha un prezzo spesso alto. Mantiene gli equilibri a corte e possiede informazioni che potrebbero far vacillare l'ago della bilancia in qualsiasi momento.
<<Io non cerco alleati e neanche segreti>> affermi prima di salutarlo e dargli le spalle, avvisandolo che hai degli impegni.
<<Qualcuno potrebbe sospettare che tramiate contro la corona o che siate infedele a vostro marito>> afferma in modo che tu possa sentirlo chiaramente ma senza attirare l'attenzione di altri nel lungo corridoio. Lo guardi con la fronte corrugata. Lui avanza di pochi passi. <<Mi è stato riferito che dal vostro matrimonio vi fate portare del Te della luna dalle vostre ancelle>> sussurra. Ora solo tu puoi sentirlo. Serri le mani a pugno per placare la tua voglia di picchiarlo. <<La regina non lo sa, se è quello che pensate. Ma qualcuno potrebbe far girare la voce. E dalla vostra espressione deduco che di questa cosa neanche il principe Aemond è al corrente>> conclude appoggiandosi al suo bastone con tranquillità, come se vi steste raccontando semplici pettegolezzi di corte.
Il panico ti assale ma cerchi di non darlo a vedere. <<E ditemi, Lord Larys, voi come avete ottenuto questa informazione?>> chiedi cercando di non dare troppo a vedere il turbinio di emozioni che ti invade. Mantieni la calma come ti ha insegnato tua madre. <<Ho dei topolini che mi informano>> risponde soltanto, alzando le spalle. <<Con quello che avete detto potreste rischiare il taglio della lingua>> dichiari, sperando che il giovane e spossato Strong si beva la tua innocenza. Sai che non sarà così. <<Non ci guadagno niente da questa informazione>> ribatte con un piccolo sorriso sul volto, facendoti capire che sa qual è la verità.
<<Tutti hanno dei segreti principessa. Alcuni possono essere più pericolosi di altri>> dichiara mentre il suo sguardo sembra indagare a fondo dentro la tua anima. <<Ci sono molti segreti anche tra voi e vostro marito, il principe>> dichiara all'improvviso portando il tuo stesso respiro a fermarsi in gola. Ora ha la tua totale attenzione. <<Come dicevate: tutti hanno dei segreti>> affermi nella speranza che la curiosità non prenda possesso di te. <<Ogni matrimonio, perfetto o meno che sia, ha i suoi segreti>> concludi decidendo che è meglio non sapere altro. Tu ed Aemond nascondete delle cose l'uno all'altra per i motivi più disparati. <<Potresti chiedere di Alys Rivers>> afferma prima di portare lo sguardo oltre le tue spalle.
Ti volti e sbianchi. Nel bel mezzo del corridoio ci sono i due giovani figli di Alicent accompagnati dal nuovo primo cavaliere.
Ora ti senti al centro dell'attenzione. Una preda circondata da lupi famelici. Sbattendo le palpebre velocemente saluti Aegon con un profondo inchino e gli altri uomini con un inchino meno formale, decidendo di allontanarti prima di venir sbranata.
Ti rifugi nelle tue stanze e, non appena il tuo sguardo cattura quello delle tre ragazze che ti sono sempre accanto, scoppi a piangere. Karina, Riana e Livia corrono da te. Sono tra le poche persone al mondo di cui ti fidi e le uniche in tutta la Fortezza Rossa con cui parli. Sono con te da quando eravate appena ragazze.
Quando ti sei sposata con Aemond Targaryen sapevi che il minimo passo falso avrebbe messo più legna sul fuoco di una guerra fratricida. E avevi deciso che non avresti messo al mondo un bambino con il rischio di vederlo morto a causa della guerra per la successione al trono.
Tu, l'unica figlia femmina di Rhaenyra; una "nera" fedele alla vera regina di Westeros in casa dei "verdi".
Speravi che sposando Aemond i due schieramenti avrebbero trovato un accordo. Speravi che Aegon decidesse di seguire il suo cuore e scegliesse di non salire al trono in favore della sorella maggiore.
Ma più il tempo passa, più ti senti un ostaggio tra le pareti della tua stanza.
Cerchi conforto nelle tre giovani donne, chiedendo consiglio, cercando una soluzione al tuo dilemma interiore.
In uno scatto di frustrazione hai scaraventato a terra il tavolino, rovesciando lo speziato Te della Luna senza neanche rendertene conto.
Ti senti oppressa nella tua stessa stanza. Continui a camminare avanti e indietro davanti al camino acceso nell'attesa del ritorno di Aemond. La riunione del concilio ristretto sta andando avanti da diverse ore ormai. Hai lasciato quel corridoio nel primo pomeriggio mentre ora è già il tramonto. Ti chiedi di cosa si sta discutendo, quali piani hanno. Forse Larys Strong ha vuotato il sacco? Forse è stato Criston Cole a farlo. Forse stanno parlando di quanto accaduto quella notte e adesso stanno decidendo se conficcate la tua testa su una picca o chiuderti nelle segrete a marcire. Forse si parla di guerra, di battaglie e di scontri tra draghi. Dovrai combattere anche tu avendo un drago? Per quale schieramento? E se ti portassero via Infernia per assegnarla ad un altro cavaliere per la guerra. Passi la testa tra le mani stringendo alcune ciocche con forza.
Sei sola nella tua stanza, le tre donne sono state congedate ore fa. Ora, nella tua solitudine, hai la sensazione di essere spiata ovunque. Le ombre della camera sembrano allungarsi ogni istante che passa, sempre di più, pronte ad inghiottirti. Mille domande ti assalgono, pesandoti sul petto come un enorme macigno. La guerra imminente. Lealtà. Tradimenti e poi quel nome. Alys Rivers. Lo hai già sentito spesso da Karina che proviene dalla terra dei fiumi. Cos'ha a che fare quella strega con tuo marito?
Se tua madre fosse qui saprebbe cosa fare. Saprebbe cosa dirti. Lei ti manca, così come tu mancano i tuoi fratelli e le tue sorellastre. Ti manca casa, Roccia di Drago, la tua camera con vista sul mare e i ruggiti dei draghi senza cavaliere che ti svegliavano alla mattina presto.
La porta si apre con un leggero cigolio e ti volti di scatto. La sagoma alta e snella di Aemond fa il suo ingresso. Chiude la porta dietro di sé e sospira, appoggiandosi con le spalle al legno spesso. <<Sei tornato finalmente>> affermi cercando di mettere insieme il miglior sorriso possibile. Lui non risponde. Invece avanza verso il tavolo sopra il tappeto e si versa del vino in una coppa finemente decorata.
<<Qualcosa non va?>> chiedi restando al tuo posto al centro del piccolo soggiorno, incapace di avvicinarti. La seta della tua camicia da notte non ti protegge abbastanza dal freddo della notte, ma il calore del camino ti distrae dalle temperature. Ami tuo marito e sai che non ti farebbe mai del male. Ma conosci anche la natura violenta di Aemond.
<<Il consiglio ristretto continuano a insistere>> afferma all'improvviso dopo aver bevuto con calma un lungo sorso. <<A quanto pare, con la morte di Jaehaerys, si aspettano ancora di più un erede. E visto che Aegon sembra interessato per lo più a generare bastardi che nuovi eredi, Alicent vuole che sia io a generare un erede>> spiega velocemente, iniziando a perdere il controllo. Lo capisci dal suo sguardo e dalla rigidità delle sue spalle che si sta innervosendo.
Ti mordi le labbra. Odi vederlo così, ma non sai neanche se dirgli la verità potrebbe giovare o solo peggiorare le cose.
Lo vedi versarsi e bere velocemente altro vino prima di sedersi sul bordo del letto e prendersi la testa tra le mani. I suoi lunghi capelli bianchi che gli cadono tutt'attorno.
Se devi portare avanti questa farsa ancora, tanto vale farlo bene.
Ti avvicini a lui salendo sul letto, inginocchiandoti alle sue spalle. Fai scorrere le braccia sotto le sue ascelle e lo abbracci, appoggiando il mento sulla sua testa. <<Sei così teso marito mio>> sussurri, iniziando a baciargli la guancia scendendo lungo il collo. Con le mani gli slacci il soprabito di cuoio nero sfilandoglielo e buttandolo a terra. Passi le mani sul suo petto, ancora coperto dalla camicia di lino; sulle spalle tese iniziando a massaggiarle facendolo sospirare dal piacere. Chiude l'occhio e socchiude le labbra, appoggiando la nuca sul tuo petto. <<Sei teso marito. Dovresti rilassarti>> gli sussurri sciogliendo il nodo che tiene chiusa sul petto la camicia di lino che indossa. Lentamente fai scivolare la mano all'interno dell'apertura sul petto, scendendo sull'addome scolpito e ancora più giù verso la cintura. Le tue labbra non si staccano mai dalla sua pelle. Gli baci il collo, mordicchi e succhi il lobo del suo orecchio.
Con velocità la sua mano afferra il tuo polso e si alza da te, rimettendosi seduto dritto, guardandoti da sopra la spalla destra. Il suo volto è serio, quasi rimproverante.
<<Qualcosa non va?>> gli chiedi corrugando la fronte, sedendoti sulle ginocchia. Le lenzuola sotto di te sono ancora ben sistemate sul letto. Aemond si sfila gli stivali ma si blocca all'improvviso. Ti dà le spalle, perciò non sai quale espressione abbia o cosa stia succedendo. Lo vedi alzarsi e recuperare qualcosa da sotto al basso tavolino vicino ad una delle poltrone.
Sgrani gli occhi quando lo vedi tenere tra le dita la tazzina che in mattinata ti è stata portata da Karina. Ti sforzi di sembrare tranquilla ma il tuo cuore sta battendo ad un ritmo troppo veloce nel petto. Fatichi a controllare il tuo respiro.
Aemond ispeziona la tazzina prima di annusarne il contenuto ormai secco.
<<Ser Criston Cole sta marciando verso Harrenhal. Ci sono stati degli sconti nella terra dei fiumi e la corona deve riportare la disciplina e assicurarsi la fedeltà dei propri alleati>> afferma appoggiando con cura la tazzina sul tavolino. Segui ogni suo movimento con i nervi tesi, pronta ad ogni possibile mossa da parte del principe. Dei brividi ti attraversano le braccia.
<<Sarei dovuto partire per Harrenhal con Vhagar. Ma il concilio preferisce tenerci qui>> continua alzando finalmente lo sguardo su di te. Per la prima volta sai cosa intende la gente quando parla dello sguardo glaciale del principe Aemond. Tagliente come le spade in acciaio di Valyria.
<<E non sei contento di restare qui?>> azzardi trovandoti costretta ad asciugare i palmi delle mani sulla lunga gonna di seta della tua camicia da notte. <<E tu?>> chiede, rigirando la domanda lasciandoti confusa. <<Certo che lo sono. Sei mio marito. Preferisco averti qui che saperti in un posto come Harrenhal, a combattere e rischiare la vita>> rispondi stringendoti nelle spalle. Aemond non ti risponde ma si appoggia allo scrittoio, continuando a scrutarti.
<<C'è forse un altro uomo nella tua vita?>> chiede all'improvviso senza smettere di guardarti. Scuoti la testa ma Aemond scatta in piedi facendoti sobbalzare per lo spavento. In breve avanza fino ai piedi del letto e ti osserva dall'alto. <<Rispondimi!>> grida afferrandoti per un braccio. Non è da lui tutto questo. Neghi le sue parole mentre le lacrime iniziano a rigarti le guance. <<Aemond mi fai male>> affermi ed il suo sguardo cambia. Rammarico forse. O magari tristezza, delusione. Non sai dirlo con certezza.
<<Allora perché questo?>> ti chiede afferrando la tazza in mano, mostrandotela. Visto che una risposta tarda ad arrivare Aemond scaglia la tazzina contro un muro, mandandola in frantumi. Ti stringi tra le braccia cercando di trovare conforto in te stessa.
Nella stanza cala il silenzio. Solo il suono dei tuoni che si avvicinano, il suo respiro pesante e i tuoi singhiozzi accompagnano lo scoppiettio del fuoco nel camino.
<<Hai sempre bevuto il tè della luna?>> chiede passandosi la mano sul volto stanco. Annuisci asciugandoti gli occhi con le maniche della camicia da notte. Ti chiede perché e tu, tra un singhiozzo e l'altro, glielo racconti. Gli riveli alcuni dei tuoi peggiori segreti. Ora sa che poco dopo il vostro matrimonio hai avuto un aborto mentre lui era lontano. Gli riveli della paura che possa succedere ancora; del terrore che hai nel dover avere un figlio mentre siete nel pieno di una guerra fratricida, rischiando di perderlo come è successo con Jaehaerys. C'è la possibilità che moriate tutti e tre o solo voi due, lasciandolo orfano in un mondo in guerra. E poi, decidi di scoccare la tua freccia incendiaria. <<Non voglio che mio figlio sia il fratello di un bastardo della terra dei fiumi>>. Basta questo per far scattare qualcosa dentro il principe. <<Alys non è affare tuo. Non hai il diritto di prendere decisioni come questa senza consultarmi>> afferma, il volto rosso dalla rabbia. <<Io sono qui che cerco di sopravvivere alle macchinazioni di corte e tu scappi con Vhagar per scoparti una bastarda della terra dei fiumi>> gridi ormai completamente fuori di te. Aemond avanza di alcuni passi. La sua alta figura ti intimidisce. Stai superando il limite ma ormai è tardi per tornare indietro. <<Non osare mettermi in discussione. Io faccio ciò che è necessario per il regno. Se tu non sei disposta a farlo troverò qualcun'altra>> afferma a voce alta. La sue grida echeggiano tra le pareti di pietra, forti quanto i tuoni che rimbombano su Approdo del Re. <<E cosa farai? Ucciderai anche me come hai fatto con Lucerys?>> rispondi scattando in piedi davanti a lui, la testa alta e gli occhi rossi per il pianto. Quasi non te ne accorgi neanche. La sua mano ti colpisce la guancia con tanta forza da farti cadere sul letto alle tue spalle. Scivoli sul pavimento tenendoti la guancia, lasciandoti andare in un pianto incontrollato.
Ti porti le ginocchia al petto, continuando a piangere mentre la tua testa è nascosta tra le braccia incrociate sulle ginocchia. Aemond ti guarda sfogarti. Una parte di sé è distrutta da queste confessioni. Nonostante non neghi le sue azioni ha sempre desiderato una famiglia con te, magari abbandonare anche la corte e volare a dorso di drago a Essos. Se solo non foste in guerra. Se solo i vostri segreti fossero rimasti tali.
Ti guarda con una miscela di rabbia e rimorso.
Te lo aveva promesso durante il vostro matrimonio. Lo aveva fatto davanti ai Sette Dei.
Aveva giurato al Padre sarebbe stato leale e giusto; alla Madre giurò che l'avrebbe amata e onorata; al Guerriero che l'avrebbe difesa a qualunque costo; alla Fanciulla che mai avrebbe alzato un dito su di lei, proteggendola; al Fabbro giurò che sarebbe stato la sua spada ed il suo scudo; alla Vecchia giurò che avrebbe condiviso con lei tutto, gioie e dolori, paure e segreti; allo Sconosciuto giurò che mai avrebbe infranto le precedenti promesse fatte.
Le sue mani tremano leggermente mentre nella sua testa risuonano le parole dure e il gesto violento che può vedere impresso sulla tua guancia.
<<Hai infranto tutte le promesse fatte>> sussurri, forse più a te stessa che a lui. Aemond distoglie lo sguardo, incapace di guardarti. Resta seduto sulla poltrona a rimuginare in silenzio mentre ormai la tempesta incombe sulla città. Il peso delle sue azioni aumenta, ma il suo orgoglio gli impedisce di chiederti perdono.
<<Non..non doveva andare così>> afferma con voce bassa, quasi in un sussurro. Alzi lo sguardo con gli occhi pieni di dolore. <<Eppure lo hai fatto. Come hai potuto farlo?>> dichiari con il volto ancora bagnato, gli occhi rossi e gonfi. Aemond si passa la mano sul volto cercando di trovare delle giuste parole. <<Sono stato un pazzo, la collere mi ha sopraffatto e.. questo non giustifica quello che ho fatto>> dice con voce più ferma a differenza delle sue mani che continuano a tremare. <<Non è solo collera Aemond. E' tutto quanto. Le menzogne, il tradimento, i segreti>> scuoti la testa e le lacrime continuano a scendere.
Aemond si alza dalla poltrona, avvicinandosi ma senza toccarti. la sua figura incombe ancora su di te ma questa volta non ti spaventa più. C'è una sorta di vulnerabilità nei suoi occhi.
<<Alys.. lei è solo un rifugio dalla guerra e dalle responsabilità, niente di più>> afferma con voce rauca, inginocchiandosi davanti a te. <<Dovrei essere io il tuo rifugio Aemond>> affermi perdendo di nuovo il controllo del tuo pianto. <<Tu sei mia moglie, la mia compagna. Sei la donna che amo>> ribatte con una nota di disperazione.
Lo guardi, lacerata tra il desiderio di credergli e la realtà delle sue azioni.
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