Nick Jonas
Era una calda giornata di primavera e il sole splendeva alto nel cielo. Ero a casa, immersa nei miei pensieri e nei miei progetti per la giornata, quando il mio telefono squillò. Era Nick. La sua voce, sempre così calda e avvolgente, mi fece sorridere.
"Ciao, Erika! Come stai?" chiese, e la sua energia mi travolse.
"Ciao, Nick! Sto bene, tu?" risposi, cercando di tenere sotto controllo la mia emozione. Era strano, ma ogni volta che sentivo la sua voce il mio cuore iniziava a battere più forte.
"Sto bene, ma ho una sorpresa per te" disse lui, con un tono misterioso.
"Una sorpresa? Perché?" chiesi, curiosa.
"Non serve un motivo per sorprenderti, giusto? Fatti trovare pronta tra un'ora" rispose, e poi chiuse la chiamata.
Non sapevo cosa aspettarmi. La mia mente correva tra mille idee: forse un viaggio improvvisato? Una cena romantica? La curiosità mi consumava.
Un'ora dopo, mi vestii in fretta e furia, scegliendo un abito estivo che sapevo gli sarebbe piaciuto. Quando suonò il campanello, il cuore mi balzò in gola. Aprii la porta e, davanti a me, c'era Nick, con un enorme sorriso e un mazzo di fiori freschi tra le mani.
"Per te," disse, porgendomeli. I fiori erano un mix di girasoli e rose, i miei preferiti. Non potevo fare a meno di sorridere.
"Grazie, sono bellissimi!" esclamai, sentendo la gioia esplodere dentro di me.
"Pronta per la mia sorpresa?" chiese, prendendomi per mano. Annuii, mentre la mia curiosità cresceva.
Nick mi portò in macchina e, mentre guidava, mi raccontava di tutto e di niente, con quella leggerezza che solo lui sapeva avere. Dopo una ventina di minuti, arrivammo in un parco che non avevo mai visto prima. Era bellissimo, con alberi fioriti e un laghetto sereno.
"Cosa facciamo qui?" domandai, mentre scendevamo dalla macchina.
"Picnic!" rispose, con un sorriso contagioso. Aprì il bagagliaio e tirò fuori un grande cestino, ricoperto da una tovaglia a scacchi. Il suo entusiasmo era contagioso.
"Non avresti dovuto farlo, ma ti ringrazio!" dissi, mentre mi aiutava a sistemare tutto sull'erba.
"Volevo solo farti un regalo, Erika. A volte, la vita ha bisogno di un po' di spontaneità" spiegò, mentre apriva una bottiglia di vino. Versò due bicchieri e brindammo, godendoci il momento.
Mentre mangiavamo e chiacchieravamo, il sole cominciò a tramontare, dipingendo il cielo di sfumature arancioni e rosa. Era un momento perfetto, e mi sentivo così fortunata a condividere tutto questo con lui.
"Grazie per questa sorpresa, Nick. È stata davvero incredibile" dissi, guardandolo negli occhi.
"Lo farò sempre per te, Erika. La vita è troppo breve per non creare ricordi" rispose, avvicinandosi e prendendomi la mano.
In quel momento, sapevo che ogni giorno con lui sarebbe stato un'avventura, e che avremmo continuato a sorprenderci a vicenda, giorno dopo giorno. Non c'era bisogno di occasioni speciali per rendere ogni momento unico, e io non avrei potuto chiedere di meglio.
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