Mitch Rapp


La musica pulsava nel locale, il suono di bassi profondi e melodie seducenti che si mescolavano ai sussurri e ai risate dei clienti. Era una notte come tante al Velvet Room, lo strip club dove lavoravo. Con il mio corpo snodato e sensuale, danzavo sul palco, avvolta da luci soffuse che danzavano al ritmo della musica. Ogni movimento era una promessa, ogni sguardo lanciato nel pubblico un invito. Ma quel night club non era solo il mio lavoro. Era il mio rifugio, un luogo dove potevo dimenticare, anche solo per un momento, le ombre del mio passato.

Quella sera, mentre il mio corpo si muoveva in armonia con la musica, notai un uomo seduto in un angolo, la sua figura muscolosa parzialmente nascosta nell'oscurità. I suoi occhi, però, brillavano come stelle in una notte senza nuvole. Mitch. Lo sentivo. C'era qualcosa in lui che mi attirava, un magnetismo che andava oltre il desiderio fisico. Non era solo un cliente; sembrava portare con sé un'aura di mistero e libertà.

Quando la mia performance finì, e i clienti iniziarono a disperdersi, sentii il suo sguardo su di me. Le sue labbra si curvarono in un sorriso, e il mio cuore accelerò. Mi avvicinai al suo tavolo, le gambe che danzavano ad ogni passo. "Hai voglia di parlare, o preferisci qualcosa di più... intimo?" chiesi, la mia voce un sussurro seducente.

"Qualcosa di più intimo," rispose lui, la sua voce profonda e calda, come un abbraccio avvolgente.

Lo seguii fino a una delle camere private del club, un luogo che conoscevo bene. Le pareti erano rivestite in velluto rosso, e la luce soffusa creava un'atmosfera carica di promesse. La porta si chiuse dietro di noi, isolandoci dal mondo esterno.

Mitch si avvicinò, il suo respiro caldo che sfiorava la mia pelle. "Sei incredibile là fuori," disse, il suo sguardo bramoso che scrutava ogni angolo del mio corpo. "Ho visto molte ballerine, ma tu... tu sei diversa."

Le sue parole mi pervasero di una sensazione di potere e vulnerabilità allo stesso tempo. Mi avvicinai a lui, la mia mano che si posava sul suo petto forte, il cuore che batteva forte al pensiero di ciò che stava per accadere. "E adesso?" sussurrai, provocatoria.

"Adesso voglio conoscerti meglio," rispose, e le sue mani afferrarono i miei fianchi, attirandomi a sé.

La passione esplose tra di noi come un fuoco d'artificio. I nostri corpi si unirono, danzando in un ritmo frenetico, uniti in un abbraccio di carne e desiderio. Ogni bacio era un'esplosione, ogni tocco un brivido. Non c'era tempo, non c'erano regole; eravamo solo noi, persi in un mare di piacere. Ogni volta che pensavo di aver toccato il limite, Mitch trovava un modo per portarmi oltre. La notte si trasformò in un vortice di sensazioni, un gioco di corpi che sembrava non avere fine.

Il suo corpo era una sinfonia di muscoli e calore, e mi sentivo viva come mai prima. Ogni movimento portava con sé un nuovo vertice, un nuovo orizzonte da esplorare. Non avevo mai provato nulla di simile; era come se avessimo danzato insieme per un'eternità, uniti dal desiderio e dalla passione bruciante.

Quando finalmente ci trovammo esausti, il respiro affannoso e la pelle ricoperta di sudore, mi accoccolai tra le sue braccia. Lui mi strinse a sé, e in quel momento di quiete, sentii un pensiero che affiorava nella mia mente: avrei potuto restare lì per sempre.

Ma poi Mitch parlò, la sua voce rotta dalla stanchezza, "Non voglio che tu torni a ballare qui. Voglio che tu venga via con me."

Le sue parole mi colpirono come un fulmine. Non avevo mai pensato a un futuro al di fuori di quel club, eppure ora, con lui, tutto sembrava possibile. "Dove andremmo?" chiesi, incerta.

"Lontano da qui. In un luogo dove tu possa essere libera. Non voglio che tu faccia questo lavoro. Meriti di più," disse, la sua voce ferma, ma dolce.

Il mio cuore si fermò per un attimo. Libera. L'idea di lasciare il club, di abbandonare quella vita di notti solitarie e clienti occasionali, mi terrorizzava e mi affascinava allo stesso tempo. Ma guardando Mitch, sentivo che c'era qualcosa di speciale in lui, un legame che andava oltre il sesso, oltre il momento.

"Sei serio? Vuoi portarmi con te?" La mia voce tremava, e non sapevo se fosse per la paura o per l'emozione.

"Serissimo. Non voglio che tu continui a vivere così. Ti prometto che ti darò tutto ciò di cui hai bisogno," rispose, il suo sguardo intenso che scrutava il profondo del mio animo.

In quel momento, una parte di me si rese conto che non avevo mai conosciuto un uomo che mi avesse fatto sentire così, che avesse visto in me qualcosa di più di un semplice corpo. La connessione che avevamo creato in quella stanza era palpabile, e la prospettiva di una vita diversa, di una vita con lui, sembrava all'improvviso così attraente.

"Cosa devo fare?" chiesi, la mia voce un sussurro.

"Fai solo la scelta giusta. Lascia tutto questo e vieni con me," disse, le sue mani che accarezzavano dolcemente il mio viso.

E così, senza pensarci troppo, presi la mia decisione. "Sì. Sì, lo farò."

Mitch sorrise, un sorriso che illuminò la stanza e sciolse ogni dubbio che avevo. La sua mano si chiuse attorno alla mia, e in quel momento, sentii che la mia vita stava per cambiare in modo irrevocabile. Non avrei più dovuto indossare la maschera della ballerina, non avrei più dovuto recitare un ruolo per guadagnare da vivere. Con lui, avrei potuto essere semplicemente me stessa.

Ci vestimmo in silenzio, entrambi persi nei nostri pensieri. La musica continuava a suonare in sottofondo, ma ora sembrava distante, come un eco di una vita che stavo per lasciare dietro di me. Mitch mi prese per mano e ci dirigemmo verso l'uscita del club. Le luci al neon brillavano fuori, ma per me, la vera luce era quella che emanava da lui.

Quando varcammo la soglia, sentii un misto di paura e liberazione. Stavo lasciando indietro una parte di me, ma stavo anche abbracciando un futuro incerto ma promettente. Il mondo al di fuori del club sembrava vasto e pieno di possibilità, e con Mitch al mio fianco, ero pronta ad affrontarlo.

Guidò la sua auto lungo le strade illuminate, e mentre il paesaggio scorreva veloce, mi resi conto che ogni chilometro che passavamo mi portava più lontano dalla vita che avevo conosciuto. Mi girai a guardarlo, e lui mi sorrise, un sorriso che prometteva avventure e libertà.

"Ti prometto che non te ne pentirai," disse, la sua voce sicura riempiendo l'auto.

"Non lo farò," risposi, sentendo il battito del mio cuore accelerare. "Non ho mai avuto un motivo per scappare, ma ora ho un motivo per restare."

La notte continuava a scorrere, e mentre ci allontanavamo dal Velvet Room, sentivo che stavo finalmente per scrivere il mio futuro. Con Mitch al mio fianco, ero pronta a scoprire chi fossi davvero, lontano dalle ombre del passato e abbracciando la luce di un nuovo domani.


Lasciate una stellina⭐️se vi è piaciuto 🫶🏼

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top