Jacod Elordi
Il sole stava tramontando sullo skyline di Los Angeles, tingendo il cielo di sfumature arancioni e rosa. Jacob Elordi si trovava sul balcone del suo appartamento, immerso nei pensieri e nel rumore della città sottostante. La vita da attore era frenetica, ma quel momento di tranquillità gli permetteva di riflettere su quanto fosse cambiato negli ultimi anni.
Era diventato una delle stelle più luminose del panorama cinematografico, grazie al suo ruolo in una popolare serie romantica. Ma al di là del successo, Jacob sentiva il peso delle aspettative, non solo da parte del pubblico, ma anche da se stesso. Voleva essere più di un semplice volto su uno schermo.
Mentre osservava i colori del cielo sfumare dolcemente, il suo pensiero andò a quei momenti in cui aveva sognato di diventare un attore. Ricordò le audizioni, i rifiuti e le piccole vittorie che lo avevano portato fino a lì. La sua mente tornò a una sera in particolare, quando un amico lo aveva portato a una festa in un loft di Hollywood. Lì, tra luci soffuse e risate, aveva incontrato una ragazza che gli aveva rubato il cuore.
Sophie era diversa da tutte le altre. Con i suoi lunghi capelli castani e gli occhi che brillavano come stelle, riusciva a farlo sentire a casa, anche in mezzo al caos della vita da celebrità. Si erano scambiati numeri, messaggi e promesse, ma la loro storia era stata messa alla prova dalla distanza e dagli impegni di lavoro.
Il suono del suo telefono interruppe i suoi pensieri. Era un messaggio di Sophie: "Ciao Jacob, come stai? Mi manchi." Un sorriso si dipinse sul suo volto. Decise di rispondere con un invito. "Ti va di venire a farmi visita questo weekend? Ho bisogno di rivederti."
La risposta arrivò quasi subito: "Non vedo l'ora!".
Il weekend arrivò in un battibaleno. Quando la porta si aprì, Jacob si sentì travolto da un'ondata di emozioni. Sophie era lì, con un sorriso che illuminava la stanza. La abbracciò forte, come se il mondo esterno non esistesse più.
Passarono il pomeriggio a passeggiare per le strade di LA, a ridere e a condividere storie. Ogni momento insieme sembrava un sogno, un rifugio dalla pressione e dalle luci della ribalta. La sera, decisero di andare a cena in un ristorante con vista sull'oceano. Mentre mangiavano, parlavano del futuro, dei sogni e delle paure.
"Sai," disse Jacob, guardando Sophie negli occhi, "a volte mi sento perso, come se stessi recitando una parte invece di vivere davvero."
Sophie lo osservò con attenzione. "Jacob, sei più di quello che vedi nello specchio. Non dimenticare mai chi sei davvero."
Le sue parole erano come un balsamo per la sua anima. In quel momento, Jacob si rese conto che il suo vero sogno non era solo quello di essere un attore, ma di essere autentico, di connettersi con le persone che amava.
Quando la cena finì, caminò con Sophie sulla spiaggia, le onde che si infrangevano delicatamente sulla riva. Si fermarono, e lui la guardò, sentendo il bisogno di esprimere ciò che provava. "Sophie, voglio che tu sia parte della mia vita, non solo nei momenti di gloria, ma anche in quelli difficili."
Lei sorrise, e il suo cuore si riempì di speranza. "Lo voglio anch'io, Jacob."
E così, sotto un cielo di stelle, Jacob capì che la vera luce non proveniva dai riflettori, ma dalle persone che amava. E con Sophie al suo fianco, si sentiva pronto ad affrontare qualsiasi sfida, sapendo che non era solo.
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