Il vicino
Era una calda sera d'estate quando Laura decise di uscire sul balcone. Il profumo dei fiori del giardino si mescolava con l'aria tiepida e il canto delle cicale riempiva il silenzio. Da quel punto di osservazione privilegiato, poteva vedere il suo vicino di casa, Marco, intento a sistemare le cose nel suo garage. Da quando era piccola, Laura aveva sempre avuto una sorta di adorazione per lui. Marco, con i suoi capelli scuri e gli occhi verdi, rappresentava tutto ciò che desiderava: sicurezza, gentilezza e una dolcezza che sapeva esprimere con un semplice sorriso.
Laura si accorse che lo stava osservando, come aveva fatto innumerevoli altre volte, ma questa volta il cuore le batteva più forte. Aveva sedici anni e una confusione di emozioni che non riusciva più a gestire. Marco, invece, era già un giovane uomo, a vent'anni, con sogni e aspirazioni, e un fascino che sembrava crescere ogni giorno di più.
"Ciao, Laura!" la salutò lui, alzando la testa. La sua voce calda e profonda la fece sobbalzare.
"Ciao!" rispose lei, cercando di nascondere l'imbarazzo.
"Come va?"
"Bene, sto solo... guardando le stelle," mentì, anche se in realtà il suo sguardo era tutto per lui.
"Ah, anche io dovrei farlo," disse Marco, un sorriso che illuminava il suo volto. "Sai, è una bella notte."
Laura annuì, mentre il suo cuore si riempiva di emozioni contrastanti. Ogni parola scambiata con lui era come un piccolo tesoro, ma la paura di esprimere ciò che sentiva le bloccava la lingua. Non era solo una cotta adolescenziale; era qualcosa di più profondo, qualcosa che l'aveva accompagnata negli anni, ma non sapeva se Marco provasse lo stesso per lei.
"Ti va di venire un momento qui?" chiese Marco, gesticolando verso il suo garage. "Ho bisogno di una mano con alcune cose."
Laura esitò per un attimo, poi fece un passo avanti. "Certo!"
Entrò nel garage, che era un mix di attrezzi e oggetti sparsi. Marco stava sistemando un vecchio motorino, e Laura lo seguì, cercando di concentrarsi sull'argomento.
"Sei sempre così occupato, Marco," commentò, mentre lui le mostrava come sistemare un cavo.
"Eh, si sa, i progetti non si fanno da soli," rispose lui, mentre le loro mani si sfiorarono per un istante. Laura sentì un brivido correre lungo la schiena.
"E tu? Cosa hai in mente per l'estate?" chiese Marco, mentre continuava a lavorare.
"Non lo so, forse stare un po' in giro, leggere... e tu?"
"Anch'io, ma mi piacerebbe fare una gita al mare. Magari con qualche amico," disse, mentre un'ombra di tristezza passò nel suo sguardo, come se stesse cercando di nascondere qualcosa.
Laura si sentì colpita da quel momento di vulnerabilità. "Se vuoi, posso venire anch'io," propose, con una voce che tremava leggermente.
Marco la guardò, e per un attimo il mondo intorno a loro sembrò svanire. "Sarebbe bello," rispose, e le sue parole le sembrarono un invito a sperare.
Ma poi il momento svanì, e Marco tornò a concentrarsi sul motorino. Laura si sentì di nuovo in quell'angolo di incertezza, come se stesse camminando su un filo sottile.
"Ti va di fare un giro in motorino?" le chiese all'improvviso, come se avesse colto i suoi pensieri.
"Cosa?" Laura non poteva credere a ciò che aveva appena udito.
"Dico, se ti va di fare un giro. Non c'è niente di meglio che la brezza marina," ripeté, mentre il suo sorriso prendeva forma.
"Certo!" esclamò lei, cercando di mantenere la calma, anche se il cuore le stava battendo all'impazzata.
Pochi minuti dopo, Laura si trovò seduta dietro Marco, le braccia che lo abbracciavano mentre il motorino sfrecciava lungo la strada. Il vento le scompigliava i capelli, e ogni curva sembrava portarla più vicina a lui.
"Sei una brava co-pilota," le disse Marco, ridendo. "Spero tu non abbia paura."
"Non ho paura, finché ci sei tu," rispose Laura, senza pensarci due volte.
Marco si voltò a guardarla, e per un attimo i loro sguardi si incrociarono. C'era qualcosa di intenso in quell'istante, qualcosa che parlava di sentimenti mai espressi. Entrambi sapevano, in fondo al cuore, che c'era qualcosa di speciale tra loro.
Ma il momento svanì quasi subito, e Laura tornò a rifugiarsi nel suo silenzio, mentre Marco riprendeva a guidare.
Alla fine della serata, Laura tornò a casa, con il cuore pieno di emozioni. Non sapeva cosa sarebbe successo in futuro, ma sapeva che, per un attimo, erano stati vicini. E quel momento, così semplice eppure così bello, avrebbe fatto parte della sua vita per sempre.
Sotto lo stesso cielo, entrambi custodivano i loro segreti, ignari di quanto il loro amore fosse già iniziato.
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