Charles Leclerc
Il sole tramontava sul Principato di Monaco, tingendo il cielo di sfumature arancioni e rosa. Le onde del mare si infrangevano dolcemente contro gli scogli, mentre Carol si trovava di fronte alla sua galleria d'arte, il cuore in tumulto. Era tornata a Montecarlo dopo anni di assenza, anni trascorsi a Parigi dove aveva studiato arte, cercando di ricostruire se stessa dopo la rottura con Charles.
Era stata una storia intensa, quella tra loro. Charles era il ragazzo che sognava di diventare un pilota di Formula 1, il ragazzo che la faceva ridere e la faceva sentire speciale. Ma tutto era cambiato in un batter di ciglia. Due settimane dopo aver vissuto la loro prima notte insieme, lui aveva deciso di mettere fine alla loro relazione, dicendo che doveva concentrarsi sulla corsa. Carol ricordava ancora il dolore di quel momento, il modo in cui il suo cuore si era spezzato e il modo in cui aveva dovuto affrontare la vita senza di lui.
Vederlo con altre ragazze, in particolare una ragazza del Principato che conosceva solo di vista, era stato insopportabile. Ogni volta che lo incrociava, ogni volta che lo vedeva sorridere insieme a qualcun altro, il suo cuore si spezzava un po' di più. Così aveva preso una decisione: scappare. Era partita per Parigi, lasciando dietro di sé il passato e la sua infelicità.
Ma ora, tornata a Montecarlo per l'apertura della sua galleria, il passato si presentava di nuovo. Era strano come il destino potesse giocare con le vite delle persone. Il giorno dell'inaugurazione, la galleria era piena di gente, ma Carol non riusciva a concentrarsi. Il suo pensiero andava a Charles, al modo in cui il suo sorriso illuminava la stanza, al modo in cui la sua presenza aveva il potere di farla sentire viva.
"Carol!" La voce di Joris, un amico in comune, la riportò alla realtà. "Sei splendida stasera. La galleria è incredibile!"
"Grazie, Joris. È bello essere tornata l'aria di casa mi era mancata." rispose lei, cercando di mascherare il suo nervosismo.
"Dovresti vedere Charles. È qui" aggiunse Joris, come se avesse letto i suoi pensieri.
Il cuore di Carol sussultò. Non sapeva se fosse pronta a rivederlo, ma la curiosità e il timore si mescolavano in un vortice di emozioni. "Dove?" chiese con voce tremante.
"Lì, vicino alla scultura di Jean" indicò Joris.
Carol si voltò lentamente e, tra la folla, lo vide. Charles era rimasto lo stesso, ma al contempo era cambiato. I suoi capelli scuri erano leggermente più lunghi e il suo sorriso era più maturo, più sicuro. Indossava un elegante blazer scuro che metteva in risalto la sua figura atletica. Ma ciò che la colpì di più fu la luce nei suoi occhi, una luce che sembrava cercarla.
L'istinto di fuggire la attraversò, ma si bloccò. Non poteva scappare di nuovo. Doveva affrontare il passato, qualunque cosa significasse. Mentre si avvicinava, il cuore le batteva forte nel petto.
"Carol" disse Charles, la sua voce profonda e calda. "Non posso credere che sei tornata."
"Ciao, Charles" rispose lei, cercando di mantenere la calma.
L'atmosfera tra loro era densa, carica di ricordi e di emozioni non dette. Charles la guardò negli occhi, e per un attimo il tempo sembrò fermarsi.
"Mi dispiace per come sono andate le cose" disse finalmente lui, il viso serio. "Mi sono reso conto che ho commesso un errore solo quando ho saputo che te ne eri andata."
Carol trattenne il respiro. Le parole che aveva desiderato sentire per anni erano finalmente arrivate, ma ora, dopo tutto quel tempo, cosa significavano?
"Charles, è passato molto tempo" rispose lei, cercando di mantenere la voce ferma. "Io... ho ricostruito la mia vita. Ho trovato la mia strada a Parigi e adesso sono tornata."
"Lo so" disse lui, annuendo. "Ma vorrei avere l'opportunità di rimediare, di ricominciare. Mi sono pentito di come ho agito, ero giovane e non sapevo ancora distinguere le cose importanti da quelle che non contavano niente."
Il cuore di Carol si riempì di confusione. Non sapeva se credere alle sue parole, se fosse un tentativo di rimediare al passato o qualcosa di più sincero. Ma c'era sincerità nei suoi occhi, e quel piccolo barlume di speranza che si accendeva dentro di lei.
"Dovremmo parlare" disse infine, e Charles annuì, il viso sollevato in un sorriso che le fece battere il cuore.
Nei mesi successivi, tra eventi e incontri casuali, Carol e Charles iniziarono a ritrovarsi. Ogni volta che i loro sguardi si incrociavano, c'era un'intesa che andava oltre le parole. Charles la corteggiava con piccole attenzioni, fiori, messaggi e inviti a cena. La sua dolcezza e il suo fascino erano innegabili, e Carol si ritrovava a ridere come non faceva da tempo.
Una sera, dopo aver cenato in un ristorante elegante con vista sul mare, Charles la portò a fare una passeggiata lungo il porto. La luna si rifletteva sull'acqua, creando un'atmosfera magica, quasi surreale. Carol sentiva il suo cuore battere forte mentre camminavano fianco a fianco, le mani sfiorandosi.
"Carol, non voglio che tu pensi che sto cercando di rimediare solo per quello che ho fatto in passato" disse Charles, fermandosi e girandosi verso di lei. "Voglio costruire qualcosa di nuovo con te. Ho imparato molto in questi anni, e tu sei sempre stata nella mia testa."
"Charles, è complicato" rispose lei, cercando di trovare le parole giuste. "Ho sofferto molto quando mi hai lasciata. Ma ho anche capito che la vita continua, e ho ricostruito me stessa."
"Lo so, e rispetto ciò che hai fatto" rispose lui, avvicinandosi leggermente. "Ma voglio che tu sappia che sono qui, pronto a starti accanto. Sento che potremmo avere una seconda possibilità."
Carol si sentì sopraffatta dall'emozione. In quel momento, tutto quello che le era accaduto sembrava scomparire. L'unica cosa che contava era quel momento e Charles che la guardava con desiderio e sincerità.
"Non voglio affrettare le cose" disse infine Carol, "ma sono aperta a vedere dove ci porterà questo."
Charles sorrise, e in quel sorriso c'era una promessa. "Ti prometto che non ti deluderò."
Quella sera, mentre passeggiavano, Charles prese la sua mano e la strinse delicatamente. Carol sentì un brivido attraversarle la schiena, e la tensione che si era accumulata tra di loro si fece palpabile.
"Carol" disse lui, la voce bassa e intensa. "Posso baciarti?"
Il cuore di Carol balzò. "Sì" sussurrò, e la risposta fu tutto ciò di cui aveva bisogno.
Charles si avvicinò, e le loro labbra si incontrarono in un bacio dolce e appassionato. Carol sentì il mondo intorno a loro scomparire, mentre tutto ciò che rimaneva era il calore delle sue mani e la dolcezza delle sue labbra. Era come se il tempo si fosse fermato, riportandoli indietro a un momento in cui tutto sembrava possibile.
Quando si separarono, entrambi erano senza fiato. Gli occhi di Charles brillavano di gioia e desiderio, e Carol si sentì finalmente libera.
"Non posso credere che sia successo" disse lui, sorridendo.
"Nemmeno io," rispose Carol, un sorriso che si allargava sul suo viso. "Ma mi piace."
Mentre si allontanavano dal porto, mano nella mano, Carol si rese conto che il passato non avrebbe mai potuto essere dimenticato, ma era finalmente pronta a scrivere un nuovo capitolo della loro storia. E questa volta, sperava di non dover mai più scappare.
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