Armin Arlert
Il sole stava tramontando all'orizzonte, tingendo il cielo di sfumature calde di arancione e rosa. Il vento soffiava leggero tra le strade del villaggio, portando con sé il profumo della terra umida dopo la pioggia. Armin Arlert era finalmente tornato a casa dopo una lunga spedizione, e il suo cuore batteva all'impazzata al pensiero di rivederti. Erano passati mesi dalla vostra ultima avventura insieme, e ogni giorno lontano da te gli era sembrato un'eternità.
Ti trovavi nel piccolo appartamento che condividevi con lui, sistemando nervosamente i vestiti e i libri sparsi ovunque. La tua mente correva a tutti i momenti trascorsi insieme, ai baci rubati sotto il cielo stellato e ai sorrisi scambiati durante i momenti di tranquillità. Nonostante la dolcezza di quei momenti, entrambi avevate sempre messo da parte la vostra relazione, come se il mondo esterno e le sue minacce non vi avessero mai permesso di andare oltre.
La porta si aprì con un crepitio familiare, e Armin entrò, i suoi occhi azzurri brillanti di gioia. «Ciao!» esclamò, con un sorriso che illuminava il suo viso. Non ci pensasti due volte e ti lanciarono tra le sue braccia, avvolgendoti in un abbraccio caloroso. I suoi muscoli erano un po' più tesi, segno delle fatiche della guerra, ma il calore del suo corpo ti rassicurò immediatamente.
«Ti sei mancato,» sussurrasti, staccandoti leggermente per guardarlo negli occhi.
«Anche tu. Ogni giorno pensavo a te,» rispose, accarezzandoti dolcemente il viso. C'era un'intensità nei suoi occhi che non avevi mai visto prima.
Armin si guardò intorno nella stanza, notando i cambiamenti che avevi apportato da quando era partito. I suoi libri preferiti erano in ordine, e avevi persino appeso alcune foto di voi due insieme. Era un modo per portare la sua presenza anche quando non c'era. «Hai fatto un buon lavoro qui,» disse, ammirando il tuo impegno.
«Grazie! Volevo che tutto fosse perfetto per quando saresti tornato,» rispondesti, il cuore che batteva forte.
La sera si avvicinava e il cielo iniziava a scurirsi. Decideste di cucinare insieme, un piccolo gesto che sembrava così ordinario, ma che in realtà era carico di significato. Mentre preparavate la cena, le vostre mani si sfioravano casualmente, e ogni contatto sembrava accendere una scintilla tra di voi.
«Allora, com'è andata la missione?» domandasti, mentre mescolavi gli ingredienti nella ciotola.
«È stata dura. Abbiamo perso alcuni compagni,» disse, la serietà affiorando nel suo tono. «Ma abbiamo anche ottenuto delle informazioni preziose sui giganti. Dobbiamo continuare a combattere.»
Lo guardasti con ammirazione. Armin era sempre stato il più razionale del gruppo, ma la sua determinazione lo rendeva incredibilmente affascinante. «Sei così coraggioso,» mormorasti, avvicinandoti per dargli un bacio sulla guancia.
Le sue guance si colorarono di rosso, e tu ti sentisti un po' audace. «Dovremmo festeggiare il tuo ritorno in un modo speciale,» suggeristi, il tuo cuore che accelerava.
La cena passò tra risate e ricordi, ma la tensione tra di voi cresceva ad ogni istante. Dopo aver mangiato, vi sistemaste sul divano, le vostre spalle che si sfioravano. La luce soffusa delle candele creava un'atmosfera intima, e i vostri sguardi si incrociarono.
«Posso chiederti una cosa?» disse Armin, rompendo il silenzio.
«Certo,» rispondesti, curiosa.
«Perché non siamo mai andati oltre i baci? Ho sempre sentito che tra di noi ci fosse qualcosa di speciale, ma ho avuto paura di rovinare tutto,» confessò, il suo sguardo fisso sui tuoi occhi.
Il tuo cuore si fermò per un istante. Volevi dirgli quanto lo desideravi, ma l'imbarazzo ti bloccava. «Anche io ho avuto paura,» ammettesti infine. «Ma ora che sei qui, sento che è il momento giusto.»
La sua espressione si illuminò, e senza pensarci due volte, si avvicinò a te. I suoi labbra si posero sulle tue con dolcezza, come se temesse di spaventarti. Ma tu ricambiasti il bacio, avvolgendo le braccia intorno al suo collo. La passione che avevate trattenuto per così tanto tempo esplose finalmente. I vostri baci divennero più intensi, più profondi, mentre il mondo esterno svaniva.
Con un gesto delicato, Armin ti sollevò e ti portò verso la camera da letto. Il tuo cuore batteva forte, e l'emozione ti avvolgeva. Non era solo il desiderio fisico, ma un profondo legame che si stava formando tra di voi.
Una volta entrati nella stanza, Armin ti posò dolcemente sul letto, i suoi occhi pieni di dolcezza e vulnerabilità. Ti sentivi al sicuro con lui, come se tutte le paure e le ansie del mondo esterno svanissero. «Sei sicura?» chiese, la sua voce un sussurro. La sua premura ti fece sorridere.
«Sì, ti voglio» rispondesti, la tua voce carica di determinazione.
Armin si avvicinò lentamente, e i vostri corpi si unirono. Le sue mani esploravano il tuo corpo con delicatezza, come se temesse di farti del male. Ogni suo tocco era un promemoria della sua dolcezza e rispetto. I vostri baci si intensificavano, e ogni bacio sembrava accendere una fiamma dentro di te.
Con un gesto gentile, Armin si staccò per guardarti negli occhi. «Non voglio che sia solo fisico. Voglio che sia speciale per entrambi,» disse, la sua voce tremante.
«Lo sarà, Armin. Siamo noi, e questo è tutto ciò che conta,» rispondesti, afferrando la sua mano e stringendola.
Con un sorriso che ti fece battere il cuore, Armin si chinò su di te, baciandoti dolcemente. Le sue mani scivolarono lungo il tuo corpo, e tu sentivi il calore crescere tra di voi. Ogni movimento era carico di amore e desiderio, un linguaggio che solo voi due potevate comprendere.
La notte si trasformò in un balletto di emozioni e sensazioni. Armin ti esplorava con cautela, e tu ricambiavi con la stessa dolcezza. Ogni bacio, ogni carezza era un passo verso qualcosa di nuovo e meraviglioso. Ti sentivi libera, come se ogni paura svanisse mentre vi avvicinavate sempre di più.
Quando finalmente i vostri corpi si unirono, il mondo esterno scomparve completamente. Ogni respiro, ogni sussurro era un canto d'amore che vi univa. Non c'era nulla di più bello che sentire la presenza di Armin, il suo amore che ti avvolgeva come una coperta calda.
La notte passò in un vortice di emozioni, e quando finalmente vi addormentaste tra le braccia l'uno dell'altro, sentivate che nulla sarebbe mai stato come prima. Eravate legati da un filo invisibile, un amore che cresceva e si rafforzava ogni giorno.
Quando il sole si alzò il giorno dopo, vi risvegliaste avvolti in un abbraccio. Armin ti guardò con un sorriso che parlava di felicità e amore. «Non avrei mai pensato che questo giorno sarebbe arrivato,» disse, accarezzandoti i capelli.
«Neanche io. Ma ora che ci siamo, non voglio tornare indietro,» rispondesti, il tuo cuore pieno di gioia.
La giornata si sarebbe presentata con le sue sfide, ma sapevate che insieme avreste affrontato qualsiasi cosa. La guerra poteva continuare, ma il vostro amore sarebbe stato la luce che vi avrebbe guidati attraverso le tenebre. E in quel momento, con il sole che illuminava la stanza, tutto sembrava possibile.
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