Jamie Campbell Bower
L'ammiratore segreto.
Un giorno comune, ecco com'è iniziata la mia giornata.
La sveglia suona rigorosamente alle 6.45, e altrettanto rigorosamente riceve un mio sbuffo in risposta. "ODIO SVEGLIARMI COSI' PRESTOOO" urlo mentre scalcio le coperte di lato e, come un bradipo, mi muovo verso l'armadio.
"Buongiorno anche a te sorellina" sento esclamare da dietro di me. "Alex" rispondo svogliata a mio fratello mentre, con una maglietta semplice e dei jeans mi incammino verso il bagno.
"Se ti muovi ti porto io stamattina. Basta che non mi fai arrivare in ritardo anche oggi" lo sento borbottare mentre scende le scale.
Una volta preparata, mi avvio verso la cucina al piano sottostante. "Buongiorno famiglia" esclamo, leggermente atona, mentre apro il frigo.
"Tesoro, c'è posta per te" mi dice mia madre, una volta che emergo dal frigo con il mio classico cartone di latte. "Posta? Bizzarro, non ricevo mai posta" sussurro sbigottita.
Ancora più sorpresa, afferro la busta e la osservo. Sembra proprio una di quelle lettere che venivano spedite nel '800, ha un qualcosa di magico. Che sia arrivata la mia tanto agognata lettera per Hogwarts?
Incuriosita la apro e leggo il contenuto.
"Perché per amare una rosa, devi essere disposto a prenderti tutte le spine. Solo così avrai la forza e la determinazione per apprezzarla davvero.
Una carezza per te. Prometto di regalarti una giornata speciale.
Il tuo ammiratore segreto."
"Oh, la piccola y/n è arrossitaa" urla quell'ingrato di mio fratello Alex. "Forza ora piccola innamorata, andiamo. Dobbiamo passare a prendere Jessie e Jamie, muoviti." aggiunge inoltre, tirandomi via dalla mia colazione. "Piano, Alex. Eddaiii."
Saliti in macchina, continuo a girarmi la lettera tra le mani.
"Però, questo ragazzo deve conoscerti proprio bene a quanto pare." mi dice Alex, tenendo lo sguardo fisso sulla strada.
"Perché dici così? Da cosa lo dici, più che altro?" gli chiedo, incuriosita.
"Beh, si è impegnato a decorare la busta utilizzando il tuo colore preferito e sembra raccogliere al suo interno tutte quelle cose che ricerchi sempre nei libri."
"Mah ... Sarà..." esclamo confusa, mettendo via la lettera appena sento la portiera posteriore aprirsi.
"Buongiorno fratelli T/c, come va la vita?" Esclama ad alta voce e piena di vita Jessie, la fidanzata di quello scapestrato di mio fratello. "Buongiorno a tutti" sussurra invece suo fratello Jamie, con tono più roco e profondo. 'Potrei morire' penso.. 'Contieniti dannazione Y/n, e attenta alla bava' mi ricorda la mia coscienza.
Ed ecco come mi chiudo in me stessa, mentre gli altri tre iniziano a parlare letteralmente di tutto.
"Oh, ecco chi arriva. La piccola apatica" sento esclamare non appena metto piede giù dalla macchina.
Ecco, c'è una cosa che dovreste sapere. Qui a scuola tutti quanti, e sottolineo proprio tutti, mi considerano una piccola apatica. Perché, vi starete chiedendo? Beh tutta colpa di un singolo ragazzo. Tutta colpa di colui che ha preso il mio cuore tra le mani e l'ha scaraventato a terra senza pensarci due volte.
Da quel momento ho fatto un enorme fatica a relazionarmi e fidarmi delle persone che avevo attorno, acquisendo così la nomea di apatica.
"Sorellina, non ascoltarli.. Non ne vale la pena." sussurra mio fratello mentre cinge un braccio attorno alle spalle di Jessie. "Alex, non preoccuparti. Ci vediamo dopo, ora ho matematica, a dopo ragazzi." sussurro, regalando un sorriso a mio fratello, alla sua ragazza e al suo migliore amico.
M'incammino verso la mia aula, con la testa tra le nuvole. Chi sarà mai questo ammiratore? Se fosse tutto uno scherzo? ma poi... Quanto è raggiante stamattina Jamie?
Ah, non era ovvio? La piccola apatica si è presa una cotta per il migliore amico di suo fratello, non è scontato?
Jamie Campbell Bower, 1,83 metri di bellezza e dolcezza. Credo di conoscere lui esattamente da quanto conosco mio fratello, penso sia venuto anche lui appena sono stata portata a casa.
Aveva 3 anni, quindi presumo non se lo ricordi, ma ci pensa mia madre a ricordarlo a me ogni volta che esce dalla porta di casa dopo essere stato da noi.
Che imbarazzo.
Un urlo alle mie spalle, seguito da un abbraccio mi risveglia dai miei torpori. "Buongiorno splendoreee, come andiamo stamattina?" esclama la mia migliore amica, Skye O'Brien.
"Ma ciao anche a te, pazza. Pronta per un'altra entusiasmante lezione di matematica?"
"Non me ne parlare, per favore" esclama esasperata lei, strappandomi una risata.
"Tranquilla, avremo di che parlare." le sussurro, mentre entro in aula.
"Quindi... dimmi se ho capito bene. Hai ricevuto una lettera d'amore da uno spasimante e non sai ancora chi è? Adorooo, quando iniziamo a cercare?" esclama lei appena usciamo dall'aula.
"No, Skye, non hai capito. Non cercheremo proprio nessuno, sarà sicuramente stato uno scherzo." sussurro abbattuta, mentre mi dirigo verso il mio armadietto.
"Ma comeee?!" urla lei, attirando su di noi gli sguardi di tutto il corridoio. Abituata alle sue scenate, apro l'armadietto, fissandone poi confusa il contenuto.
"ROSEE! il tuo spasimante ti ha fatto trovare delle rose bianche nel tuo armadietto. Ma quanto è romanticoo. Ha addirittura scelto le tue preferite, invece di prendere le rosse come farebbe chiunque." continua ad esclamare lei, saltellandomi attorno.
"C'è un biglietto" sussurro, felice di questa piccola accortezza.
"Perché le rose bianche hanno un senso più profondo. Me lo hai detto tu una volta.
A fine giornata, nel parcheggio. Sono certo mi riconoscerai.
Il tuo ammiratore segreto."
"Adoro tutto questo" sussurro sorridendo, perdendomi uno sguardo attento che si posa su di me, e un sorriso mentre questa persona si allontana dietro l'angolo.
*fine giornata*
"Allora, T/s, non sei euforica? Emozionata? Lo sono io per te"esclama Skye, tirandomi per un braccio verso l'uscita.
"Un po' lo sono, devo ammetterlo, eppure ho un po' di timore." le sussurro.
"T/n, posso parlarti?"sento una voce chiamarmi dal fondo del corridoio, una voce che conosco bene.
"Non abbiamo niente da dirci Peter. Anzi sarei al quanto di fretta." esclamo, senza girarmi nemmeno.
"Ho bisogno di chiederti scusa." urla mentre mi corre dietro.
"Beh, stammi bene a sentire Peter." esclamo voltandomi verso di lui. "Non le voglio le tue scuse! Se vuoi farmele solo per sentirti meglio bene, lo hai fatto. Ora lasciami stare." gli urlo in faccia attirando l'attenzione di mio fratello.
Sorride, mi ha sentita. Non appena il mio sguardo si posa su di lui mi fa l'occhiolino.
"Va dal tuo spasimante, sorellina! Prima che cambi idea" mi urla, lasciandomi basita.
Apro le porte, chiudo gli occhi ed esco, spaventata da cosa potrei trovare.
Ed eccolo li. Un ragazzo di spalle, con le mani dietro la schiena ed una rosa bianca in mano.
Skye mi sorride, spronandomi ad andare verso di lui.
Gli tocco la spalla, volendo vederlo negli occhi.
"Ciao piccola T/c." sussurra Jamie. "Ciao a te, Jamie." gli sorrido, arrossendo.
"Quando hai capito fossi io?" mi chiede lui, avvolgendomi le braccia in vita.
"Forse non subito, anche se la tua s è riconoscibile... ma con le rose bianche, li ho iniziato ad averne il sospetto. Mio fratello mi ha confermato tutto mentre uscivo."
"Quindi, ti ho regalato una giornata speciale?" sussurra, avvicinandosi al mio volto.
"Meravigliosa, direi" sussurro prima di baciarlo dolcemente.
"APPUNTAMENTI DI COPPIA TRA COGNATII"
"OKAY, MA LASCIA STARE MIA SORELLA ADESSO!"
sento urlare dalle porte della scuola, con una risata di sottofondo.
Ciao a tuttii, sono tornata
Questo immagina è per una persona speciale, a cui spero piaccia.
Inoltre spero piaccia anche a tutti voi che mi leggete
Volevo ringraziarvi per tutti i voti che mi avete regalato in questo periodo, spero di riuscire a comunicarvi qualcosa e a regalarvi un angolo di tranquillità in questa giornata di tutti i giorni che è frenetica.
Love you all,
Gio
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