ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟛𝟡- 𝔽𝕃𝔸𝕊ℍ𝔹𝔸ℂ𝕂
𝕊𝕌𝕊𝔸ℕ
Oggi è il giorno più bello della mia vita. Qualcosa di incredibile è successo.
Ancora credo di stare sognando.
Tutto questo sa dell'incredibile, non riesco a credere di stare passeggiando in uno splendido giardino insieme a Heathcliff.
Parlare di lui, affermando la sua presenza è qualcosa di meraviglioso. Un miracolo.
Avrei da fargli tante domande, sapere cosa è successo quella notte dopo che ci hanno costretto a separarci.
Ma per ora mi accontento di averlo vicino. Povero amore mio, chissà quello che avrai dovuto passare, che sei stato costretto a vedere, per ridurti così. Celi le immagini di quella notte dietro un'amnesia.
Hai preferito dimenticare tutto, anche chi eri, per non ricordare tutto quello che è successo.
Taciturno cammina davanti a me, guardando avanti a sé, ogni tanto colgo il suo sguardo basso sfiorarmi. Come avesse paura anche di guardarmi.
Non voglio passare il pomeriggio così senza scambiarci due parole. Così rompo il ghiaccio, instaurando una conversazione, incominciando con una banalissima frase:
« È uno splendido pomeriggio, nonostante siamo in dicembre, sembra non faccia poi così freddo. Non trova Heathcliff ?»
Risponde mugugnando.
“ sarebbe meglio non fare altre domande stupide. Potrebbe infastidirsi e volere rientrare e sarei costretta ad andarmene, e io non voglio lasciarlo. Aspetterò che sia lui a parlare” . A fare delle domande
Proseguiamo la passeggiata, quando a un certo punto si ferma sedendosi per terra appoggiato di spalle, ai piedi di una grande quercia con le ginocchia piegate e le braccia tese. Gli asserisco:
« È stanco, preferisce rientrare ? »
Non volevo fargli questa domanda e in cuore mio spero risponda negativamente, ma se vuole tornare io non posso farci niente»
Invece mi dà una risposta che mi lascia piacevolmente sorpresa.
« No, non sono stanco»
È una tristezza vederlo così, lui che era un grande medico. Ridotto all'ombra di sé stesso.
𝔼ℝℝ𝕆𝕃
Elisabeth mi ha detto che Susan è uscita nel primo pomeriggio per una passeggiata. Ma ora sono già le cinque e ancora non è rientrata. Sinceramente sono un po' preoccupato. Comunico a Elisabeth:
« La mamma, dacché è uscita non ha ancora fatto ritorno. Io vado a cercarla»
« Ma no, vedrai che tra poco sarà qui. Non è il caso preoccuparsi»
Stiamo discutendo su questo, quando sentiamo aprire la porta.
« Mamma, dove sei stata ? Ci siamo preoccupati !»
Chiude la porta alle sue spalle e ci comunica con un'aria sognante, per nulla rassicurante.
« Ragazzi, devo informarvi di una cosa completamente inaspettata. Che vi lascerà increduli. Ciò che sto per dirvi vi sembrerà impossibile»
« Cosa è successo »
Io e Beth rileviamo in lei un'immensa felicità con una nota di tristezza. Prosegue dopo che la esortiamo a continuare.
« Errol, Elisabeth...Heathcliff è... è vivo»
La notizia ci lascia costernati.
Non sappiamo se pensare che abbia sognato o che stia impazzendo»
« Mamma, cosa dici. Sei impazzita forse. Mio padre non è vivo ma è morto in quella maledetta notte. Smettila di ripeterlo. Ti prego»
« Invece è vivo, l'ho visto con i miei occhi, ci ho parlato e gli ho toccato la mano. Non ricorda niente del passato, soffre di amnesia. È magro con la barba lunga, ma è lui credetemi»
Mi allontano dirigendomi verso una finestra per non discutere con lei. Ma devo dedurre da ciò che dice, che sta impazzendo. Assisto al dialogo tra loro.
Elisabeth, cerca di farla ragionare ripetendole:
« Mamma, ti prego smettila, perché fai così? Per diciotto lunghi anni sei stata la nostra ancora di salvezza. Senza mai perdere la speranza ci hai cresciuti e fatto del tuo meglio per farci sopravvivere. Sei stata il nostro pilastro, un esempio da seguire. E adesso cosa fai, ti abbandoni lasciandoti andare alla follia?»
« Lo so che sembra assurdo, ma dovete credermi. Beth, tu sei mia figlia ti sto dicendo la verità »
Stanco di ascoltare queste crudeli sue fantasie, le dichiaro:
« Ascolta mamma, sei stanca, hai vissuto una brutta disavventura, in più hai rischiato di morire. Vai a riposare e domattina ti sveglierai una persona nuova»
« Perché non mi credete»
« Buonanotte mamma»
Non capisco che cosa le prende, perché Susan continua ad asserire che mio padre è vivo.
Non capisce che così dicendo e per di più con convinzione, mi fà del male.
No, non credo che non lo pensi, il mio timore è che il suo cervello non ha più retto e ora che si può rilassare l'abbia fatto anche la sua mente. Domattina faccio venire il professore Newton per visitarla. Meglio che ne parli anche con Elisabeth.
𝕊𝕌𝕊𝔸ℕ
Sconfortata e delusa mi dirigo in camera mia.
Felice di sapere che Heathcliff è vivo, dopo aver creduto per anni che avesse perso la vita in quel naufragio; invece qualcuno lo ha salvato. Ma anche triste perché i miei figli non mi hanno creduta.
Non fa' niente, si ricrederanno quando lo vedranno.
Intanto non vedo l'ora che arrivi domani per stargli accanto. Non faccio i salti di gioia sapendo che per il momento dobbiamo stare separati; ma mi consola il fatto che posso stargli accanto per tutta quanta la giornata.
Con un cuscino sotto la testa e l'altro tra le braccia, simulando di abbracciare lui, mi addormento sperando di sognarlo.
Mi desto, ancora assonnata, stirando un braccio uscito da sotto le coperte, con l'aria di chi ha dormito splendidamente; ed è così infatti.
Vado a sciacquare il viso per darmi tono e svegliarmi completamente. Mi soffermo a rimirare la mia immagine riflessa allo specchio, notando i miei occhi più luminosi e le gore più rosse e che nonostante i miei quarantotto anni; il mio viso è sempre giovane anche se con qualche ruga in più.
Ma che non ci sta' male, anzi mi crea più fascino.
Oppure è il fatto di aver assistito ad un miracolo.
Riavere di nuovo Heathcliff nella mia vita mi ha fatto ringiovanire.
Quando sono pronta per uscire, ferma davanti alla porta d'ingresso comunico a voce alta:
« Io vado, Errol, Elisabeth ci vediamo più tardi»
Non ricevo nessun accenno di risposta da parte loro.
“ forse non mi avranno sentita” .
Incurante sto' per aprire la porta quando sento la voce di Errol che mi ferma dichiarando:
« Dove vai mamma, aspetta guarda chi è venuto a
trovarci! »
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