ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟙𝟘- 𝕊𝕌𝕃𝕃'𝕆ℂ𝔼𝔸ℕ𝕆 𝔸𝕋𝕃𝔸ℕ𝕋𝕀ℂ𝕆 ⭕


𝕊𝕌𝕊𝔸ℕ

Sto distesa sul divano, coperta solo dal mio cappotto, perché i miei piccoli, insieme, occupano ben più di mezza piazza del letto. Quindi per non disturbarli, ho preferito sistemarmi qui. Ma questo giaciglio, è alquanto scomodo. Non prenderò mai sonno così.
Ma non avrei dormito ugualmente, una voglia irrefrenabile di raggiungerlo nella sua cabina, mi avvolge. Il desiderio delle sue mani su di me, mi accarezza. Risvegliano i miei sensi! “ Voglio andare da lui! Ma con quale scusa?”
Assorta nei miei pensieri, cerco un pretesto. Penso e ripenso, ma non mi viene in mente nessuna scusa plausibile, che non mi faccia sembrare troppo sfrontata ai suoi occhi.
Nell' immediato, affermo soddisfatta:
« Trovato! Non riesco a prendere sonno, mi serve qualcosa per dormire. Lui è un medico!»
Mi alzo dal divano, afferro lo scialle per coprirmi e apro la porta.

HEATHCLIFF

Vorrei averla qui, in questo momento! Ma con quale pretesto potrei presentarmi da lei? Meglio lasciar perdere!”
Sto per mettermi a letto, quando sento bussare alla porta.
« Chi sarà a quest' ora?» mi interrogo.
Vado ad aprire e con mia piacevole sorpresa, vedo che si tratta di Susan.
« Susan, che succede? »
Lei imbarazzata, o da me o per l' ora tarda, dichiara:
« Scusami Heathcliff, sono passata a chiederti se... se... Niente scusami! Sono una sciocca, buonanotte! »
Le prendo la mano per non farla andare via e la trascino dentro.
« Aspetta, non andartene! Cosa ti serviva?»
Lei, a testa bassa enuncia:
« Q- Qualcosa per dormire! Per questo venivo da te!»
La fisso dolcemente e poi affermo:
« Non riesci a prendere sonno ? »
« No! Nemmeno tu.. vedo ! »
« Ti va se ci beviamo qualcosa per riscaldarci, mentre chiacchieriamo? »
A quella proposta risponde di botto:
« Sì, grazie! Un the caldo, è quello che ci vuole, con questo freddo !»


SUSAN

Mi fa accomodare dentro il suo alloggio asserendo:
« Chiamo la reception per farcelo portare  in cabina! »
Mentre lui sta chiamando per fare l'ordinazione, io mi guardo intorno disinvolta per non fare trapelare il mio imbarazzo.
Penso tra me e me " sto notando che nessuno dei due parla della serata appena trascorsa, forse ho frainteso tutto... forse mi sono illusa che...
Trattengo a stento le lacrime che forzano per uscire. È più rabbia che delusione la mia, per essere stata così stupida.
Poi però mi fermo a riflettere e mi dico " forse sto traendo conclusioni affrettate, aspettiamo e vediamo cosa succede.

ℍ𝔼𝔸𝕋ℍℂ𝕃𝕀𝔽𝔽

Metto giù dopo aver parlato con la reception e vado alla ricerca di Susan con lo sguardo, la osservo mentre si aggira tra le opere d'arte apposte alle  pareti.
Le comunico per informarla:
« Il nostro thè sta arrivando! »
Susan risponde con un mugugnìo, da quello intuisco che è contrariata. La raggiungo posizionandomi proprio a fianco a lei.
Posso notare la sua espressione imbronciata, penso confuso " Susan cosa succede? Perché hai quest'atteggiamento nei miei confronti ?
Mentre stanotte sembravi dimostrarmi il contrario" Di colpo, decido che è ora di finirla, basta con gli interrogativi... Basta con le attese, e giunto il momento di agire.
Mentre sta assorta nei suoi pensieri, la afferro con decisione dalla vita, le cingo i fianchi come poche ore fa. Stavolta non per ballare. Ruotandola verso di me, mi fiondo sulle sue labbra, lei rimane interdetta, prima tiene le sue morbide labbra socchiuse, adesso lasciva ricambia il mio bacio sempre più audace, la sollevo per portarla in camera da letto. La spoglio lentamente del suo vestito, Susan mi rivolge uno sguardo desideroso, ma allo stesso tempo pieno di paure e di inibizioni.
Conosco la ragione.
La avvolgo di delicati e umidi baci sulla parte superiore del suo corpo. Prima affondo la mia testa tra il collo e la clavicola, fino a scivolare sulla spalla, la sua pelle morbida e vellutata mi ubriaca, il suo profumo inebriante mi stordisce, proseguo a denudarla lentamente, lei mi lascia fare.
E più i movimenti sono lenti e più il desiderio cresce. Quando la libero di tutti i suoi indumenti, mi sollevo per ammirarla in tutta la sua bellezza, lei tiene entrambe le braccia piegate sul suo petto per nascondere i seni. Le prendo una mano dolcemente e la bacio, risalendo dal polso a tutto il braccio. Lentamente cerco le sue labbra, baciandola dolcemente e con trasporto, sento che si sta abbandonando.
Il suo corpo nudo, desideroso d'amore e di me, mi reclama. Ad ogni mio languido bacio la tensione va a scemare. I nostri visi, sempre più vicini, come non lo siamo mai stati. I nostri corpi nudi, uno su l'altro, desiderosi di amarsi e fondersi fino a diventare tutt' uno.
Lei mi offre il dolce miele delle sue labbra.
I nostri baci diventano sempre più avidi e le nostre carezze sempre più audaci e intime.
Bacio ogni centimetro del suo bellissimo corpo, risalgo cercando i suoi seni, li afferro entrambi con le mani succhiando e leccando i turgidi capezzoli, prima uno poi l' altro.
Sento i suoi gemiti, inarca la schiena con le gambe piegate e i piedi appoggiati sul letto .
Con baci caldi e umidi, alternando con la lingua scivolo giù lentamente verso il suo sesso, inebriandomi del suo odore, mi delizio del suo nettare, dolcemente prima, vorace dopo.
Ansima, si contorce gemendo di piacere, si solleva sui gomiti, i suoi occhi parlano, so che vuole dirmi. La bacio con passione stringendola forte a me. La penetro con dolcezza, emette un gridolino, quando sono dentro di lei il piacere è intenso e travolgente, è come essere in un altra dimensione . Il mio membro duro e eretto si muove dentro la sua intimità, geme, stringe le candide lenzuola con la mano, le tira. Ad ogni colpo geme più forte, ansima, circonda i miei fianchi con le gambe.
Facciamo l'amore per tutta la notte, nelle più svariate posizioni. Raggiungiamo l'orgasmo, ci saziamo di noi per quella notte tanto attesa. Per quel desiderio soffocante per troppo tempo represso.
Con la testa vuota, il cuore che rimbalza nel petto, tersi di sudore e appagati ci fissiamo per dirci insieme "  ti amo" e ci addormentiamo abbracciati.
Mi sveglio, ancora estasiato per il momento magico di stanotte e mi metto comodo ad ammirare il mio bellissimo angelo dai capelli rossi.

La osservo, con la mano sotto la testa, ammirando la sua bellezza, l'idea che ho di lei in qel momento è che " In questo letto, ci dorma una dea! ".
Susan , apre gli occhi, mi sorride ancora assonnata chiedendo:
« Buongiorno amore, che ore sono ?»
« Le cinque del mattino, è ancora presto, dormi un altro pò! »
« Solo se tu resti accanto a me! »
Mi chino su di lei baciandola con passione e torniamo a fare l'amore.

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