▪️ Figlia del Tempo ▪️
Figlia del Tempo di TheWeirdFangirl23 è un racconto dal potenziale enorme, ma che tuttavia necessita di un buon lavoro di perfezionamento.
Parto col dire che l'idea alla base di questo romanzo è sensazionale. Potrei certamente sbagliarmi, tuttavia non ritengo di sbilanciarmi dicendo che il concetto su cui è costruito il discorso narrativo sia uno dei più interessanti e originali che io abbia mai letto su questa piattaforma (ma anche fuori).
Pertanto prego l'autrice di non rimanerci male per tutti gli appunti che farò con l'obiettivo di darle una mano - per quello che posso - a migliorare alcune tra le principali carenze che, sfortunatamente, vanno a danneggiare l'indiscutibile valore della sua intuizione creativa.
Prima di procedere, ci tengo a fare una premessa: ho letto il libro fino all'ultimo capitolo pubblicato, ma dato lo stato della storia, nella recensione non saranno presenti particolari SPOILER. Tuttavia, se avete intenzione di leggere il romanzo e vi disturba venire a conoscenza di alcuni dettagli della trama, vi consiglierei di leggere fino al nono capitolo e poi tornare - eventualmente - a consultare la mia recensione in un secondo momento.
I ▪️ Livello della narrazione: 💎💎💎 3/5
II ▪️ Livello dei personaggi: 💎💎💎💎 4/5
III ▪️ Livello del conflitto: 💎💎💎💎 4/5
Il prologo è la parte migliore di tutto il racconto: completamente centrato e intrigante. È tutto articolato su un dialogo dal carattere complesso, ma assolutamente evocativo.
È destabilizzante - nell'accezione positiva del termine - e provoca un senso di piacevole confusione che spinge a saperne di più.
La piccola principessa Beatrix è la protagonista di questa storia, ambientata in un tempo che trae ispirazione dal Basso Medioevo, ma che in realtà fa parte di un mondo completamente immaginario.
Beatrix è una bambina dal temperamento curioso e ribelle. Nata in una notte di tempesta, sente d'essere profondamente attratta dal temporale. Tuttavia non è questa la sua dote più strana: Beatrix infatti sembrerebbe avere il dono di definire con estrema precisione da quanto tempo esiste una persona o una qualsiasi altra cosa.
Questo è un particolare fortissimo che dona il principale tocco di carattere a questa giovanissima eroina e a tutta la storia.
Infatti il lettore non otterrà solo d'esser profondamente colpito dalla sua straordinaria abilità, ma sarà portato a domandarsi la ragione, la natura e la provenienza di un simile talento.
Gli altri personaggi sono delineati con tratti un po' confusionari e nebulosi.
Troviamo interi capitoli in cui sono presenti blocchi di descrizioni fisiche che poi finiscono inesorabilmente per confondersi tra loro, non lasciando alcuna impronta nella memoria di chi legge.
Esempio:
-Nel capitolo 3
L'autrice descrive tutte le sorelle di Beatrix (Sophie, Katherine e Elisabeth) prestando particolare attenzione al colore e alla fattura dei loro abiti, al tono dei capelli, occhi e al loro portamento. Tutto molto giusto. Questi sono elementi fondamentali da inserire in un racconto e bisogna anche dire che l'autrice è particolarmente brava in questo genere di descrizioni, tuttavia inserite lì tutte insieme creano confusione. Il lettore si ritrova a ricevere una serie di informazioni tutte uguali senza avere occasione di fissarle nella mente, associandole ad un determinato personaggio.
A questo proposito, consiglierei all'autrice di spezzare la parte descrittiva e intermezzarla con i dialoghi che la seguono. In questo modo sarà messa nelle condizioni di poter aggiungere a poco a poco tutti i particolari, magari procedendo con una sorella alla volta (man mano che prende parola e/o reagisce ai discorsi delle altre).
Oltretutto, agli appunti cromatici e sul vestiario, è importante che vengano aggiunti dettagli più specifici sulle caratteristiche fisiche dei personaggi (labbra carnose/sottili; naso piccolo/grande/aquilino/dritto; occhi grandi/piccoli/distanti; viso ovale/allungato/squadrato; prestanza fisica e altezza) che sono del tutto assenti.
Per ciò che riguarda la trama, devo ammettere che vi siano delle svolte interessanti nell'intreccio, ma tutto accade eccessivamente in fretta. Non mi dilungherò su questo aspetto poiché l'autrice mi ha già comunicato che ci sta lavorando.
La storia, comunque, sembra essere ben delineata nella mente dell'autrice e il carattere di Beatrix si sposa a meraviglia con la missione del suo viaggio (metaforico): conoscersi.
È particolarmente bella e originale l'idea degli incontri con il Fiume (cosa che avevo già fatto presente nei commenti), così come ritengo molto forte l'episodio - dallo stampo quasi onirico - in cui Beatrix conosce le Ore.
Anche qui, il mio consiglio è quello di dedicare più spazio allo svolgimento di questi eventi, rallentando i ritmi narrativi e aggiungendo materiale ai colloqui.
Il dialogo è lo strumento narrativo per eccellenza che permette di discutere idee e deve essere utilizzato come mezzo principale per dare informazioni al lettore, attraverso l'impostazione di un discorso. Per questa ragione consiglio all'autrice di prestare maggiore attenzione alla costruzione dei dialoghi e al loro contenuto.
Passeremo ora alla coerenza narrativa.
-Nel capitolo 4
Beatrix decide di scappare dal castello.
Molto bene, d'altronde si sa, alcune principesse sono ribelli e Beatrix è certamente una di queste. Tuttavia, non solo la bambina progetta la propria fuga lì su due piedi, ma evade passando direttamente dal portone principale. Il che, bisogna dirlo: è completamente assurdo.
Stiamo parlando di un castello che - per quanto appartenga ad un mondo di fantasia - è di stampo medioevale. Dunque com'è possibile che non vi fossero guardie e/o sentinelle?
Comunque sia, la fuga di Beatrix riesce e la principessa giunge in paese a bordo di un carretto.
Dunque, a inizio capitolo ci viene detto che la bambina si veste e lascia la propria camera (e il castello) senza attendere l'arrivo di Lea, la sua balia. Il che ci fa pensare che la donna sarebbe arrivata di lì a poco e invece no! Beatrix (sfigatissima, tra l'altro) la incontra in paese dopo essere evasa, essersi addormentata e anche svegliata in un altro posto.
Perciò mi domando: come è possibile?
Come se non bastasse, in ultima battuta scopriamo che Lea quel giorno non avrebbe dovuto prestare servizio al castello.
Mmh, cara autrice, spero capirai che nella costruzione dell'intera vicenda c'è qualcosa che non quadra.
Per non parlare poi della bizzarra (e a mio parere insensata) volubilità del Re che sceglie arbitrariamente di revocare la punizione della figlia senza che accada assolutamente nulla a motivare un tale ripensamento.
I personaggi dei sovrani, tra l'altro non hanno proprio contorni nel mio immaginario. Sembrano essere vagamente legati al cliché della madre rigida e del padre autoritario senza un senso preciso o meglio, sicuramente connesso ad un contesto culturale da approfondire .
I primi capitoli necessitano di particolare attenzione, ma per quanto puntigliosa, la mia critica analitica si pone come obiettivo quello di migliorare un prodotto dal grande potenziale. Vorrei che questo fosse molto chiaro sia all'autrice che a tutti coloro che si approcceranno alla lettura di questa recensione.
Figlia del Tempo è un diamante grezzo, a mio avviso.
A proposito del titolo, personalmente aggiungerei l'articolo determinativo davanti a figlia. Ciò conferirebbe maggiore carattere ad una scelta molto azzeccata.
Tempo, oltretutto, richiederebbe la lettera maiuscola, trattandosi di una personificazione (benché non sappia ancora se sia di carattere antropomorfico o meno)
-In ultima analisi voglio soffermarmi su un dettaglio in particolare:
A casa di Lea si incontra un altro personaggio, Leila.
Leila e Lea sono nomi troppo simili, pertanto, a meno che non ci sia una ragione specifica (e solida) a motivare la scelta, consiglierei all'autrice di cambiarli.
Il lettore potrebbe fare molta fatica per non confondersi.
IV ▪️ Livello dell'ambiente: 💎💎💎💎 4/5
Le descrizioni dell'ambiente nei primi capitoli sono rare, molto brevi e piuttosto rapide, ma comunque sufficienti a far intendere al lettore che l'ambientazione abbia dei tratti medioevali.
Dal quinto capitolo in poi ho notato un netto miglioramento e un'attenzione maggiore sia per il generale che per il particolare.
Ciò mi ha dato prova delle abilità dell'autrice. Infatti sono sicura che sia perfettamente capace di fare un ottimo lavoro, scegliendo di impegnarsi in una revisione della sua opera.
Le descrizioni in un libro fantasy hanno un ruolo importantissimo. Il lettore deve sentirsi trascinato in una realtà che non conosce e solo l'autore può fornire i mezzi per indagarla.
V ▪️ Livello del testo: 💎💎💎 3/5
Parto col dire che non ho segnato tutto.
Bisogna che si faccia una bella revisione, ma ci tengo a ribadire che anche per quanto riguarda la grammatica e il lessico - proprio come per le descrizioni - ho notato un netto miglioramento dal quinto capitolo in poi.
Pertanto ribadisco qui ciò che ho scritto in precedenza: basterà un'opera di revisione e ampliamento al fine di estrarre da questo racconto tutto il suo immenso potenziale - che, tra l'altro, è già evidente a questo stato -.
- Consiglierei all'autrice di prestare molta attenzione sia alla punteggiatura che all'ordine in cui sistema sostantivi e aggettivi in una frase.
Nel capitolo 2
"sul mobile in betulla posto a ridosso della parete in pietra destra"
Il periodo costruito in questo modo lascia ad intendere che l'aggettivo destro sia riferito a pietra e non a parete.
Bisognerà quindi dire, per esempio: sul mobile in betulla posto a ridosso della parete destra, in pietra.
- Ho notato all'inizio del libro che ci sono parti in cui Lea si rivolge a Beatrix prima dandole del Lei e poi del Voi.
"la sua famiglia la aspetta, quindi alzatevi dal letto che vi aiuto a prepararvi"
Consiglierei di rivedere i primi capitoli a questo proposito e fare molta attenzione in quelli a seguire.
Su una linea simile:
-Nel capitolo 8
È possibile sorvolare sul fatto che Lea chiami la principessa signorina, ma se il trattamento scelto per Beatrix è Sua Altezza, non va assolutamente bene che la guardia reale la appelli come "Vostra Grazia".
Ci tengo a precisare che utilizzare Sua Grazia al posto di Sua Altezza non è un errore in sé. Infatti per rivolgersi a tutti i sovrani d'Inghilterra prima di Enrico VIII e quelli di Scozia fino al 1707 si era soliti usare l'appellativo di Sua Grazia.
Però bisogna che si scelga un trattamento e rispettarlo in tutta la narrazione.
-Nel Capitolo 6
Suor Christine si rivolge alle principesse dicendo:"Buongiorno Vostre Altezze"
Capisco che la questione sia un po' ostica (io stessa ho impiegato un po' di tempo per riuscire a destreggiarmi tra titoli e trattamenti), ma è scorretto.
Sua Altezza al plurale diventa le Loro Altezze (stessa regola vale per Sua Maestà).
- È necessario che venga fatta una revisione della punteggiatura.
Molto spesso il soggetto è separato dal verbo e compreso tra due virgole.
Esempio:
-Nel capitolo 4
"[...] presa dalla fretta di fuggire, la principessa, non aveva però pensato alle ripercussioni negative che la sua avventura avrebbe comportato."
- Attenzione poi ai pronomi personali e a quelli relativi.
Esempio:
"[...] Re Theodore nutriva un grande affetto per i suoi figli ed in particolare per Henry e Beatrix, quest'ultima infatti le ricordava la defunta sorella con cui aveva avuto un profondo legame."
Qui ci sono due errori.
1) Le ricordava dovrebbe essere gli ricordava, sicché il Re è un uomo (almeno per quanto ne sappiamo xD)
2) Defunta sorella con cui dovrebbe essere con la quale, dal momento che si tratta di una donna.
-Attenzione al si pronome riflessivo e al sì avverbio di affermazione.
Molto spesso l'autrice utilizza il pronome al posto dell'avverbio.
- Esorto, inoltre, a fare molta attenzione ai tempi verbali.
Talvolta si passa dall'utilizzo del passato a quello del presente senza alcuna logica.
Esempio:
-Nel capitolo 6
"Chi è il Tempo?" chiese confusa la bambina.
Un innaturale tuono interruppe Mezzanotte che stava per dare una risposta.
Non è ancora il momento.
- In fine, consiglierei di adeguare il registro linguistico dei dialoghi al contesto storico e culturale di riferimento.
Talvolta si ha l'impressione che il modo di esprimersi dei personaggi sia eccessivamente moderno.
VI ▪️ Parere personale
La storia mi è piaciuta molto e non vedo l'ora di leggere la versione ampliata e revisionata (l'autrice, infatti, mi ha già comunicato che se ne sta occupando).
Non potrei aggiungere altro senza rischiare di ripetermi, ma sono certa che impegnandosi molto e curando meglio le descrizioni, i tempi narrativi ed evitando sciocchi errori di grammatica questo romanzo possa far strada.
All'autrice: Spero che la mia recensione non ti abbia in qualche modo offesa. Ci ho tenuto particolarmente a dedicarmi alla stesura di questi consigli perché, ribadisco: la storia marita moltissimo. Tu, oltretutto, hai una bella penna. Forse un po' acerba, ma l'allenamento migliora la scrittura come tutte le altre cose. Ho intravisto un enorme potenziale. Sia per ciò che riguarda la trama in sé che per il tuo stile. Hai una buona padronanza linguistica e ricchezza lessicale, pertanto sono sicura che riuscirai ad alzare in modo esponenziale il livello del tuo bel racconto.
Lou🖤
Ai lettori: Questo è un romanzo consigliato per tutti coloro che amano il fantasy epico e l'avventura. Sono certa che l'autrice ci riserverà grandi sorprese!
Lou🖤
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