La trista pellegrina
Un rammento di quel tempo
L'era freddo e 'l ciel protetto
Un sorriso magro, assorto
ben dipinto su chel volto
Ferma e austera alla stazione
nell'attesa del vagare
Dove recava flirtava scritto
s'un cartello posto in picco
Parma, sfavillava in albicocca
un brillio senza risposta
In quell'occhi stanchi e fissi
non bastarono riguardi
La valigia lunga e stretta
somigliava ad una cassa
Muto il vento e a fuoco spento
dileguò senza un lamento
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