Gli indocili

Gemea estatica, offesa dai colpi fidati del suo concubino

Mani sudicie di seme e rossetto purpureo sbafato

L'occhi immorali più di chella lingua sfacciata 

Smilze gambe spalancate nel ristoro delle gesta

Lui s'alzò ingozzato di estasi

Sguardò la giovane al pari del verro che mira il nutrimento

Lusingò chelle labbra con le dita

urtò le basse con la bocca e ricominciò

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Tags: #poesia