CAPITOLO 35
35
August Mercier avrebbe dovuto chiamare il Cardinal Poletti per metterlo al corrente dei nuovi sviluppi, ma non ne aveva nessuna voglia. La sua mente era invasa da troppi pensieri contrastanti e lui si sentiva invaso da una strana e intensa adrenalina.
La voce di Natalia aveva risvegliato nel suo profondo quell'antica e furibonda passione che li aveva tenuti uniti nelle lontane terre di Russia e in più lo aveva anche messo di buon umore in merito alla ricerca del tesoro.
L'idea quindi di ascoltare la voce stridula di Sebastiano gli dava letteralmente il voltastomaco.
Molto meglio spedirgli un messaggio. Lui non avrebbe gradito, e si sarebbe forse infuriato, ma a lui non interessava.
Anzi, la cosa lo stuzzicava come lo strano accordo con Natalia.
Ripensò di nuovo a lei.
Era confuso. Non che non fosse contento di come era andata la telefonata, il fatto era che stava ancora valutando e soppesando le sue parole.
Sapeva benissimo che se Natalia aveva deciso di agire in quel modo lo aveva fatto perché aveva un suo tornaconto personale. Nessuno fa mai niente per niente, figuriamoci una donna come lei.
Doveva solo scoprire quale, ma, per il momento, gli stava bene così. Da una parte avrebbe potuto agire allo scoperto senza il rischio di compromettere la sua reputazione agli occhi dei Filadelfi mentre dall'altra sarebbe rimasto a un passo dal tesoro, seguendo da vicino i progressi di Natalia.
Già... ma i progressi ... Fin dove era giunta?
Era sicuro che fosse molto avanti nella ricerca e non riusciva a scrollarsi di dosso la sensazione che gli nascondesse molto di più di quanto gli aveva detto al telefono.
Al diavolo!
Si alzò e prese il cellulare componendo il messaggio per Sebastiano così da distogliere la mente da quei foschi pensieri.
Ho parlato con Natalia Romanova. Telefonata molto interessante.
Sono venuti fuori alcuni sviluppi nuovi che potrebbero accelerare il ritrovamento di ciò che sappiamo. Non è quindi più necessario che tu mandi qualcuno per darmi una mano.
Ho deciso di seguire la vicenda di persona, con l'aiuto del mio uomo.
Credo che sia la scelta migliore, quindi stai tranquillo perché è tutto sotto controllo. D'ora in avanti però è meglio se comunichiamo solo tramite messaggio in modo tale da non rischiare di compromettere l'operazione e/o la copertura di entrambi.
Mi terrò in contatto.
A.M.
Lo rilesse un paio di volte. Sì, direi che così può andare.
Soddisfatto cliccò quindi su invio.
E anche questa è fatta.
A quel punto si mise comodo sulla sedia. Prese in mano il volume di Ségur rimirandolo con occhi bramosi e lo aprì.
Le mani gli tremavano, ma cercò comunque di maneggiarlo con la massima delicatezza e iniziò finalmente a sfogliarne le pagine, immergendosi anima e corpo in quella lontana e intensa avventura qual era stata la campagna napoleonica in Russia.
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