41 ~ Preoccupazioni

Coruscant, appartamento di Padmé Amidala, adesso

Il comlink di Padmé iniziò a squillare nello stesso momento in cui, i gemelli nella sua pancia, avevano iniziato a scalciare all'unisono, come per darle un tacito messaggio.

Era successo qualcosa al loro papà, e Padmé si sentiva stranamente tesa, come non lo era da tempo e fu in quel momento che tutti gli anni trascorsi sotto copertura come ancella tornarono a galla.

-Cosa c'è piccoli? - domandò la donna mentre prendeva in una mano il com e con l'altra si accarezzava il pancione.

Padmé rispose al com e la figura olografica di Leia comparve davanti alla donna.

La senatrice notò subito l'espressione preoccupata della figlia e iniziò a preoccuparsi.

Che i bambini nella sua pancia avessero avvertito qualcosa  essendo strettamente legati a quelli più grandi?

-Leia cosa succede?

-Mamma non ho tempo per spiegarti, vieni il più velocemente possibile al centro medico. Si tratta di papà - affermò la ragazza prima che la voce le si rompesse.

-Arrivo subito - la senatrice si cambió in fretta, mettendosi un abito non troppo artificioso e non preoccupandosi di sceglierne uno abbastanza largo per nascondere il pancione, non le importava delle apparenze in quel momento.

Sentiva che c'era qualcosa di teso nell'aria e non solo perché i bambini avevano deciso di muoversi insieme, ma anche perché non aveva avuto notizie di Anakin, di James, Luke e Leia da quando si erano separati qualche ora prima.

Ignorando le sue ancelle che le chiedevano dove stesse andando, Padmé salí sullo speeder che trovò parcheggiato vicino al suo appartamento e si diresse velocemente verso il centro medico.

La guerra aveva lasciato ferite anche su Coruscant, ovunque si vedevano macerie dovute agli attacchi e persone che uscivano dalle case rimaste in piedi per assicurarsi che il peggio fosse passato.

Padmé aveva già visto, in parte gli effetti della guerra, ma non pensava che le facessero quell'effetto.

Avrebbe voluto urlare tutta la sua indignazione e la sua, rabbia per non essere riuscita a fermare quella carneficina ancora prima che questa cominciasse.

Lei era una senatrice avrebbe dovuto fare di più, invece non ci era riuscita e questo la faceva arrabbiare.

Quando giunse in vista del centro medico la tensione che l'aveva accompagnata fino a quando aveva lasciato il suo appartamento divenne più forte.

Parcheggiò vicino all'entrata e appena scese dallo speeder un capogiro la costrinse ad appoggiarsi alla fiancata del mezzo per non svenire.

Non doveva essere così precipitosa, il parto era vicino, avrebbe rischiato molto se si agitava troppo.

Dovette rimanere ferma un attimo prima di riprendere la sua marcia verso il centro medico.

Dentro era un formicaio di persone, tra medici e infermieri, che correvano da una parte all'altra della struttura, troppo impegnati ad assistere i feriti dai combattimenti.

-Senatrice Amidala - un medico corse verso di lei.

-Dottore, sto cercando, James di Jakku - dichiarò la senatrice incurante dell'occhiata che l'uomo in bianco dette al suo pancione.

-Certo, per di qua - l'uomo la condusse lungo un corridoio isolato rispetto agli altri.

-È lì dentro - dichiarò il medico indicando la stanza davanti alla quale era fermo Anakin, il più giovane.

-Ani! Stai bene? - fu la prima cosa che disse la donna appena fu abbastanza vicina per non essere sentita da altri.

Appena la vide Anakin le  gettò le braccia al collo.

Il suo sposo stava bene, allora perché Padmé si sentiva così tesa?

-James - fu l'unica cosa che disse il ragazzo indicando la porta della stanza davanti alla quale era fermo.

-Mamma - Luke comparve da dietro una porta con in mano un bicchierino di plastica con dentro del caf che tese ad Anakin.

-Tieni, ne hai bisogno tanto quanto noi - affermò il giovane.

Anakin accettò il bicchiere di caf appoggiandosi alla parete.

Dietro Luke comparve Obi-Wan con un braccio al collo, ma senza altre ferite, Leia con il vestito bianco sporco di polvere, ma stava bene.

Tutti loro stavano bene, e questo fece sorridere Padmé.

Ma il sorriso della senatrice si spense in fretta quando guardò gli occhi di suo marito, dei suoi figli e di Obi-Wan.

-Dov'è Anakin?

Il più giovane fece per rispondere ma venne interrotto da un medico che usciva in quel momento dalla stanza.

-Dottore! Come sta? - domandò Luke cercando di sembrare calmo.

Il dottore, un uomo calvo, con gli occhi verdi scavati dalle occhiaie, guardò prima il ragazzo poi tutti gli altri, per poi sospirare e dare la diagnosi.

-Ha perso molto sangue, la ferita era profonda, ha bisogno di una trasfusione immediata, oppure lo perderemo. - dichiarò il medico asciugnadosi la fronte imperlata di sudore.

Luke si sentí mancare. Aveva già visto morire suo padre una volta, non ci teneva a ripetere l'esperienza.

-Lo faccio io - dichiarò Anakin guardando il dottore risoluto.

Il suo alterego aveva fatto così tanto per lui che era giusto che lui ricambiasse il favore.

-Messer Skywalker, non so nemmeno se voi e il signor James avete lo stesso gruppo sanguigno. Mi servirebbe un figlio o un fratello - rispose il medico, ma Anakin non aveva intenzione di cedere.

Luke e Leia erano esausti, non avrebbero retto una trasfusione senza riposare almeno un attimo, no doveva farlo lui.

-Dottore la prego.

Il medico comprese che non sarebbe riuscito a fare cambiare idea al giovane.

-Va bene, venite-

Anakin lanciò uno sguardo a Padmé che gli prese la mano e gli lasciò un tenero bacio sulle labbra, fregandosene degli sguardi altrui.

Il ragazzo entrò nella stanza mentre Padmé rimase fuori con i gemelli e Obi-Wan.

-Cosa è successo? - domandò la senatrice.

-Io e Luke abbiamo salvato alcuni apprendisti Jedi e Ahsoka ci ha salvato da un attacco dei cloni che ci avrebbe ucciso sicuramente. Mentre eravamo sulla nave, papà è svenuto e lí ci siamo accorti che era ferito. Aveva già perso parecchio sangue, così siamo corsi qui. Ahsoka è andata su Naboo con i superstiti all'attacco al tempio Jedi. Dovrebbe tornare indietro a momenti. - rispose Leia, evidentemente la più lucida dei due gemelli.

Luke era emotivamente a pezzi e anche Leia lo era, ma, a differenza del fratello riusciva a mantenere una certa freddezza, non che non fosse preoccupata per la sorte del padre, perché lo era, ma riusciva a restare più lucida rispetto a Luke.

-Io sono arrivato solo adesso. Con Yoda abbiamo messo al sicuro il maggior numero di civili possibili, qualcuno è rimasto ferito, ma nulla di troppo grave. Molti membri dell'ordine sono caduti - Obi-Wan sospirò lisciandosi la barba rossa.

Padmé comprese che il maestro stava cercando di apparire tranquillo, ma stava fallendo miseramente.

La morte dei suoi compagni, sommata alla situazione precaria in cui versava l'ex Sith, il quale, nonostante le dure parole che aveva rivolto loro, li aveva salvati tutti, stavano mettendo a dura prova i nervi del maestro Jedi.

Un violento calcio, sicuramente Leia, strappò a Padmé un gemito.

-È inutile che ti chiedo se sia Anakin il padre, vero? - domandò Obi-Wan stemprando un po' la tensione che aleggiava in quel corridoio.

Padmé sorrise leggermente.

Obi-Wan era il migliore amico di Anakin, quasi un padre per lui, ed era giusto che sapesse la verità, anche se la senatrice non escludeva che il maestro avesse intuito che genere di sentimenti legassero lei e Anakin molto prima.

-Eccovi! - la squillante voce di Ahsoka fece voltare tutti.

La torguta correva verso di loro seguita da Yoda, il quale faticava a tenere il passo della giovane.

-Ahsoka - Padmé le si avvicinò e la ragazza la abbracciò forte per poi poggiare una mano sul pancione della donna.

-Sono felice per te e Anakin. Ma ora ditemi, come sta l'altro Anakin? - domandò Ahsoka notando l'assenza di entrambe le versioni del suo maestro.

-È dentro. James ha bisogno di una trasfusione immediata, ha perso troppo sangue. - spiegò Obi-Wan.

-E Anakin ha deciso di donargli il suo- rispose Padmé senza nascondere la sua preoccupazione.

-Fidarci del giovane Skywalker noi dobbiamo - intervenne Yoda.

Gli altri annuirono, aspettando con ansia un responso.

***
L'Anakin più giovane entrò nella stanza dove il suo alterego era sdraiato nel letto, con vari aghi infilati nelle braccia e la macchina che segnava il battito cardiaco.

-Dottore mi dica che è ancora vivo - dichiarò il ragazzo mentre fissava il viso pallido dell'ex Sith.

-Messer Skywalker il vostro amico è vivo, è solo sedato.

Anakin tirò un sospiro di sollievo, lo rassicurava, almeno in parte, che il più grande stesse bene.

-Venite, dobbiamo agire in fretta. È vero che è vivo, ma il suo stato di salute è precario, ha bisogno di sangue.

Lo Jedi annuì sdraiandosi su un letto vicino a quello dell'ex Sith.

-Scoprite il braccio, messer Skywalker. - ordinò il dottore.

Anakin tirò su la manica della tunica, peccato che scoprì il braccio prostetico.

-Intendevo quello umano - rise il medico cercando di mettere a suo agio il ragazzo, evidentemente in ansia.

-Giusto, ha ragione, dottore.

Il ragazzo a quel punto scoprì il braccio giusto mentre il medico procedeva ad impiantare un ago nella vena del ragazzo, il quale era collegato ad un tubicino collegato a una sacca di sangue o piastrine.

Anakin sperò che il suo gesto potesse aiutare il suo alterego.

-Ci vorranno quattro ore, più o meno.

-Devo rimanere lucido? - domandò il ragazzo.

-Non pretendo così tanto messer Skywalker, state donando sangue è normale se vi sentirete stanco.

Anakin annuì mentre sentiva le palpebre farsi pesanti.

Non se ne accorse nemmeno mentre scivolava in un sonno senza sogni.

-Messer Skywalker, messer Skywalker! Svegliatevi! Il vostro amico è fuori pericolo - la voce del medico riscosse il ragazzo dal sonno in cui era caduto.

-Sta bene? - domandò Anakin.

-È ancora addormentato, ma si riprenderà. Il vostro gesto gli ha salvato la vita - sorrise il medico.

Anakin sorrise. Il suo alterego stava bene e non poteva che esserne felice.

Angolo Autrice : Non uccidetemi *si nasconde dietro ad una riproduzione del muro di Berlino * lo so, lo so avevo promesso a pingoo00 e a DreamStar__ che Anakin non sarebbe morto e in effetti non è successo 😅😅😅 mi dispiace ma io adoro far venire il magone a chi legge le mie storie 😂 😂 😂 😂 a parte questo, spero che il capitolo vi piaccia :)

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