30 ~ Parole pesanti

Coruscant, sala del consiglio dei Jedi, Tempio Jedi, qualche tempo prima

Ok, forse l'ex Sith si stava divertendo un po' troppo alle spalle dei Jedi, tuttavia non poteva immaginare vendetta migliore di quella che stava attuando.

-E comunque, maestro Windu, voi che per tredici anni mi avete trattato alla stregua di un rifiuto e che parlate tanto di moralità, vorrei mettere presente una cosa. Il codice vieta di uccidere un uomo indifeso e disarmato, voi, in tutta la vostra sapienza, siete stato il primo ad andare contro questa regola.

Quelle parole destabilizzarono l'arrogante maestro che, per una volta, si sentiva mettere al suo posto da uno che non aveva mai considerato.

Ormai la riunione era diventata un duello tra Anakin e Windu e, nonostante tutta l'autorità che Yoda aveva, non si mise in mezzo per sedare la lite.

Evidentemente anche lui era troppo curioso di sapere cosa Anakin avesse da dire per interromperli.

-E cosa avrei fatto? Sono proprio curioso di sapere cosa hai da dire - Windu si appoggiò allo schienale della poltrona con aria di sfida.

L'Anakin più giovane guardava il suo alterego troppo curioso per chiedere spiegazioni.

Il più anziano non ci mise molto a rispondere.

Si mise a raccontare cosa sarebbe successo qualche giorno dopo, non omise affatto il nome di Palpatine, omise però il suo ruolo in quella faccenda.

Non poteva rivelare di lui e Padmé, non voleva far soffrire Anakin più di quanto già non avesse sofferto a causa delle rivelazioni subite.

Quando arrivò alla parte del tentato arresto di Palpatine da parte di Windu e di altri tre maestri, si fermò un attimo per poi continuare, raccontando cosa era successo.

-Palpatine è riuscito a spezzare l'equilibrio tra Lato Chiaro e Lato Oscuro presente in voi maestro, poiché la tecnica di combattimento con la spada che usate, ovvero la settima, prende molte energie dal Lato Oscuro, per uno come Palpatine far arrivare qualcuno al punto di rottura è una passeggiata - finí di raccontare Anakin.

-Il Cancelliere sarebbe un Sith? - domandò Depa Bilaba con fare incredulo.

L'Anakin più anziano annuì.

-Quindi il Sith che ha ucciso Obi-Wan non era un maestro - intervenne Ka-di-Mundi.

-No era l'apprendista -

-Il maestro era Dooku - dichiarò Windu, che, a differenza degli altri membri era ancora scettico sulle parole dell'ex Sith.

-No, Dooku era un apprendista - rispose secco Anakin.

Ormai aveva cominciato non si sarebbe fermato ora.

-E ci vuoi far credere che Palpatine è un Sith?

L'Anakin più anziano stava perdendo la pazienza.

-Parlare con voi è come parlare al muro, nemmeno davanti ai fatti vi rendete conto della gravità della situazione. Se davvero la guerra è causata dai separatisti allora per quale motivo è così equilibrata? Nessuna guerra combattuta finora era così in equilibrio. - dichiarò Anakin.

-Cosa intendi? - domandò Windu, colpito dalle parole dell'ex Sith.

-Intendo dire che ogni volta che veniva conquistato un pianeta dalla Grande Armata Repubblicana, i separatisti conquistavano un pianeta appena ripreso dalla repubblica così si era costretti a tornare indietro, in un circolo vizioso che non finisce mai, tenendo la guerra in un equilibrio pericoloso atto a logorare entrambe le parti, perché i separatisti non volevano la guerra, volevano, semplicemente, che la loro organizzazione venisse riconosciuta dalla repubblica. Bastava un accordo diplomatico, invece si è scatenata una guerra. - dichiarò Anakin.

-Come si può fermare tutto questo? - intervenne Obi-Wan.

-Per prima cosa bisognerebbe far cessare la guerra. Dooku è morto e anche Grievous, i separatisti sono senza un vero e proprio leader. Ma non siamo noi a doverlo fare, esiste ancora un Senato ed è ora che faccia il suo lavoro.

-Prima hai detto che potresti elencare tutti i nostri errori, bene, ora voglio sentirli - dichiarò Obi-Wan.

L'Anakin più giovane non perdeva un movimento del suo alterego.

Il più grande guardò negli occhi uno per uno i maestri di fronte a lui e ad ogni maestro su cui gli occhi azzurri dell'Anakin più grande si posavano elencava tutti gli errori che avevano fatto.

Errori che non erano stati qualificati tali dai diretti interessati, tuttavia Anakin spiegò le conseguenze di quegli errori e allora non poterono più negare.

Quando arrivò ad Obi-Wan e Yoda l'Anakin più grande si fermò.

-Maestro Kenobi, maestro Yoda, con voi voglio parlare in privato, anche con te Anakin - dichiarò l'ex Sith.

Yoda e Obi-Wan rimasero allibiti. Anakin non voleva rivelare i loro errori davanti al consiglio, non lo riteneva giusto.

Voleva affrontarli in privato dove poteva essere libero di parlare, senza che Windu lo giudicasse.

"Anakin? Cosa vuoi fare? Sai cosa succederà se Obi-Wan e Yoda scopriranno la verità su di me e Padmé?" la voce del giovane Anakin parlò alla mente del più grande.

"Non dirò di te e Padmé, ma dell'errore di mandare Luke contro di me sì" rispose l'ex Sith.

"Ed è per questo che vuoi parlare con loro in privato?" volle sapere l'altro.

"Sì, non voglio umiliarli davanti a tutto il consiglio, un minimo di rispetto per loro lo provo ancora, però non dirò nulla, se tu non vuoi" affermò il più grande.

"No, hai ragione, tu sei stato sincero con me fin dal principio è giusto che tu dica la verità." il più giovane sorrise sincero.

-Una cosa urgente a noi tu dire devi, giovane Skywalker, la seduta aggiornata è - settenziò Yoda, facendo capire a tutti quelli che non erano stati nominati dall'ex Sith di uscire all'istante dalla sala e di lasciarli soli.

Quando anche l'ultimo Jedi fu uscito Yoda fece cenno all'ex Sith di avvicinarsi.

-Tu tutto detto non hai, giovane Skywalker, molto dolore è in te. La Forza  sia Luce che Ombre intorno a te essa è. Tutta la storia raccontare tu devi - dichiarò Yoda.

-Se vi racconterò tutta la storia, pretendo di non essere giudicato e che prendiate atto che non sono l'unico ad aver sbagliato - rispose Anakin.

Obi-Wan annuì così come Yoda mentre l'altro Anakin si sedeva per ascoltare cosa avrebbe raccontato.

Il più anziano prese fiato e iniziò a narrare, non dando peso alle espressioni allibite dei maestri mentre il racconto procedeva, sottolineando i loro errori, cercando di far capire loro cosa bisognava correggere se volevano evitare di fare la fine che l'uomo stava raccontando.

Quando arrivò all'incontro tra Yoda e Luke Anakin si fermò osservando attentamente i suoi interlocutori.

-Non vi ho mai perdonato una cosa, aver mandato il mio bambino contro di me. Sapevate benissimo che avrebbe potuto morire nello scontro e questo mi ha fatto più male di quanto avessi mai pensato. Oltretutto avete addestrato Luke per uccidermi senza pensare al fatto che, così facendo, avreste messo il mio bambino sulla stessa strada su cui ero finito io per colpa della mia ignoranza per quanto riguardava il Lato Oscuro. Uccidere un apprendista non serve a niente se non uccidete il maestro. Il vostro errore più grave è stato questo. Voi volevate eliminare me, che ero il simbolo del vostro fallimento, ci avete provato usando Luke ma lui somigliava troppo a sua madre per permettere ad altri di decidere cosa era giusto e cosa no. - dichiarò l'Anakin più grande senza staccare lo sguardo dai due maestri, i quali erano allibiti.

-Hai infranto le regole del codice avendo dei figli! Hai una minima idea della gravità delle tue azioni? - domandò Obi-Wan.

A quel punto Anakin perse definitivamente le staffe.

-Insomma Obi-Wan! Ti racconto il tuo possibile futuro e tu l'unica cosa che sai dire è farmi notare il fatto che ho infranto il codice?! Ebbene sì l'ho fatto e sono felicissimo che sia successo, perché senza il mio Luke non sarei tornato indietro dal Lato Oscuro. Inoltre se l'odio è il sentimento su cui si fonda il sapere dei Sith, non dovrebbe essere l'amore il fondamento della dottrina Jedi? Voi confondete l'amore con l'egoismo. Amare qualcuno vuol dire mettere prima di te stesso quella persona, non pensate forse che il codice sia un po' troppo rigido? Quanti altri Jedi, oltre a me, si sono spezzati per colpa delle regole troppo ferree dell'ordine? - sbuffò l'uomo.

-Parole pesanti detto tu hai, giovane Skywalker, ma il tuo punto di vista comprendo io, la Forza Oscura diventata è. Sempre stato diverso da noi tu sei stato, impossibile per noi comprendere tu eri. Meditare sulle tue parole, io dovrò - e con queste ultime parole di Yoda, i due Anakin e Obi-Wan compresero che la loro riunione era finita.

Angolo Autrice : Eccomi qua con la seconda parte di questo capitolo che mi sono divertita a scrivere più di chiunque altro :) cosa ne pensate voi? 😉

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