15 ~ Fuoco Incrociato

Mano Invisibile, cieli di Coruscant , qualche tempo prima

La battaglia comparve davanti a lui appena uscì dall'iperspazio, era esattamente come la ricordava, un'esplosione unica.

Non ci mise molto a localizzare le firme di forza dell'altro Anakin e di Obi-Wan, erano in testa ad un gruppo di caccia che puntavano dritti dritti alla Mano Invisibile, ma l'ex Sith sapeva che presto sarebbero stati sganciati dall'ammiraglia una serie di droidi insetto, aveva poco tempo.

-Li ho tutti addosso! Levatemeli di torno - affermò la voce di uno degli uomini di Obi-Wan da un canale aperto.

L'ex Sith sapeva che in quel momento il suo alterego più giovane stava dicendo al suo maestro che sarebbe andato in soccorso di quel soldato e che Obi-Wan gli avrebbe risposto:

"No, fanno il loro lavoro per permetterci di fare il nostro"

Anakin ridacchiò a quel ricordo e pensò che lo avrebbe aiutato lui quel soldato.

Senza pensarci  due volte puntò la sua nave verso lo stormo di caccia separatisti che stavano inseguendo il mal capitato.

Iniziò a sparare in sequenza e a ripetizione un fuoco di fila impossibile da schivare per le navi nemiche.

Lui non era una nave autorizzata e non portava simboli di alcun tipo, questo disorientò non poco le navi sia separatiste che repubblicane, distrazione che Anakin usò per puntare all'ammiraglia.

Doveva precedere Anakin ed Obi-Wan o il suo viaggio sarebbe stato vano e non poteva accettarlo non ora che la Forza gli aveva dato una seconda chance.

Sparò ai generatori degli scudi evitando i colpi che provenivano dai cannoni, sentiva la presenza di Palpatine e di Dooku, i Jedi non potevano avvertire la presenza Sith del Cancelliere, ma Anakin sì, perché sapeva come scivolare tra gli scudi del suo ex maestro e quindi era a conoscenza della sua posizione.

Gli scudi andarono in frantumi sotto i suoi occhi, mentre qualcuno gracchiava alla sua radio di identificarsi, non ci mise molto a capire che quella voce era di Obi-Wan.

Per un attimo il cuore gli si fermò nel petto, e la sua mente venne riportata indietro al loro duello su Mustafar, quando il suo maestro lo aveva abbandonato tra le fiamme che lo stavano lentamente bruciando.

Aveva odiato Obi-Wan in quel momento, ma non poteva biasimarlo, il suo maestro era troppo legato alle regole dell'ordine Jedi per riuscire a gettarsele alle spalle.

-Nelle lande da dove vengo mi chiamano Elendil, è un onore conoscervi maestro Kenobi - affermò l'uomo alla radio.

Obi-Wan non rispose, probabilmente ora lui ed Anakin erano alle prese con i droidi insetto.

L'ex Sith prese fiato e si infilò nell'hangar centrale della Mano Invisibile.

Recuperò il fucile e balzò fuori dall'abitacolo colpendo i droidi lì presenti con la spada laser, la cui lama color ametista sembrava brillare più del solito.

Quella spada rappresentava perfettamente l'uomo che era diventato, poiché Anakin non si considerava più un Sith, ma nemmeno un Jedi, ma semplicemente un uomo.

L'uomo che aveva in sé Luce e Oscurità. Non sarebbe mai potuto essere un vero Jedi, come non sarebbe mai potuto essere un vero Sith, perché lui stava nel mezzo.

Lasciò da parte i pensieri filosofici e si diresse all'ascensore, non prima di essersi coperto di nuovo la bocca con il bavero.

Iniziò ad armeggiare con i tasti dell'ascensore, sapendo che presto i droidi presenti sulla nave gli sarebbero stati addosso.

Si infilò nell'ascensore e, appena la porta si chiuse sentí una voce metallica dire :

-Getta le armi! Gettale ho detto! -

Anakin sbuffò sonoramente e si mise a fare a pezzi tutti i droidi lì presenti, dopo qualche secondo era circondato da un cumulo di rottami fumanti.

-Accidenti, non me lo ricordavo così - dichiarò rivolto a se stesso Anakin.

Spense la spada laser appendendola di nuovo al fianco e aspettò che l'ascensore arrivasse a destinazione, sperando che non si bloccasse come l'ultima volta.

Il destino era dalla sua parte, tanto che arrivò esattamente dove doveva.

Si ritrovò in un grande spazio privo di oblò e di nicchie, davanti a lui si stagliava la porta di metallo dietro alla quale vi erano Darth Tyranus e Darth Sidius, avvertiva le loro presenze nella Forza come due stelle oscure, grandi e potenti, senza un minimo di luce.

Anakin si assicurò il fucile sulle spalle, controllò il blaster e la spada laser, prese un respiro profondo ed entrò.

Oltre la sala era grande, con un balcone rialzato che dava sul resto della stanza dove il Cancelliere era legato ad una sedia e Dooku al suo fianco che interpretava il suo ruolo di carceriere.

-Tu chi sei? - domandò Dooku.

Anakin non rispose si limitò ad iniziare a scendere le scale con passo abbastanza lento e cadenzato come se non si sentisse per niente minacciato dalla presenza dei due Sith.

-Sei sordo, per caso?

Da sotto il bavero, Anakin sentí un sorriso comparirgli sulle labbra, non si sentiva in quel modo da secoli, finalmente padrone del suo destino.

Non era più lo schiavo dell'imperatore, non era più il servo di nessuno, non avrebbe dovuto rispondere a nessuno per le sue azioni, solo a sé stesso e alla sua coscienza.

Non avrebbe più dovuto sopportare terribili punizioni inferte da Palpatine perché non era riuscito a compiere una qualche missione.

No, finalmente, dopo anni, era padrone di sé stesso.

Era questa la vera libertà, non l'assenza totale delle regole, ma l'essere consapevole che ad ogni azione corrisponde una conseguenza.

Anakin da giovane non lo aveva compreso, essendo nato schiavo la sua idea di libertà era alquanto distorta.

L'arrivo al tempio Jedi e le rigide regole dell'ordine non lo avevano certo aiutato a capire la differenza tra schiavitù e libertà, anche perché l'ex Sith se ne rendeva conto solo in quel momento, lui era stato schiavo per tutta la vita.

Prima su Tatooine, poi dell'ordine Jedi e infine di Palpatine.

Lui che voleva solo essere libero.

E ora, lo era.

-Oh no, conte le mie orecchie sentono benissimo, ho molti nomi  Grampasso, oppure Elendil, qualcuno osa chiamarmi Aduial "Secondo Crepuscolo" oppure Gildor, il Signore delle Stelle, ma nessuno di essi è il mio vero nome. Il quale non ho intenzione di rivelare. - affermò Anakin mettendo mano alla spada laser e accendendola.

-Uno Jedi! - Dooku accese la spada e si gettò sul suo avversario.

-Oh no, non più! - affermò l'ex Sith.

Anakin aveva imparato a conoscere il conte, sapeva esattamente come avrebbe reagito.

Le spade si incrociarono provocando lampi ametista e cremisi sui volti dei duellanti, mentre Palpatine cercava di capire chi si nascondesse dietro quel bavero, ma gli era impossibile perché anche la presenza nella Forza di quel misterioso guerriero era celata.

I due contendenti ora giravano in cerchio, come studiandosi, ma l'ex Sith stava solo giocando, non era lui la preda, lui era il cacciatore.

Ora fu Anakin ad attaccare per primo, Dooku si trovò spiazzato, con due colpi l'uomo lo disarmò, con il terzo lo uccise.

Anakin vide il Cancelliere irrigidirsi sulla sedia, l'ex Sith sapeva di aver appena mandato in fumo una parte fondamentale del piano di Palpatine e ne era felice, perché tutto ciò che poteva danneggiare il futuro imperatore era per lui fonte di gioia.

Il Cancelliere l'avrebbe pagata, per tutto il male che aveva fatto a lui e alla sua famiglia, ma non era quello il momento, la vendetta era un piatto da servire freddo.

E lui era disposto ad aspettare.

Si avvicinò a Sidius con la spada ancora accesa e si chinò su di lui, felice che non potesse riconoscerlo.

-Vi ucciderei con molto piacere ora, ma non sono così stupido - si allontanò appena e tolse le manette che legavano l'uomo alla sedia.

-Restate qui e presto i Jedi mandati in vostro soccorso vi troveranno - gli voltò le spalle e fece per andarsene.

-Dimmi chi sei! - il Cancelliere stava tentando di usare il trucco mentale e di forzare i suoi scudi mentali, ma Anakin non glielo avrebbe mai permesso.

-Chiamatemi Elendil, ricordatevi questo nome, Darth Sidius perché ci rincontreremo e la prossima volta non sarò così indulgente - lo minacciò Anakin andandosene.

Angolo Autrice : Continuiamo con Anakin e le sue missioni suicide 😅😅😅 ho voluto dargli un po' di miticità dandogli qualche soprannomine in stile Tolkien :) fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo 😍 una stellina è gradita il commento ancora di più :)

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