Al cuor non si comanda

E sto abbracciato a te senza chiederti nulla, per timore che non sia vero, che tu vivi e mi ami.
-Pedro Salinas-

Apro gli occhi e sei davanti a me io con la testa poggiata sul tuo petto, tu con il tuo braccio pieno di cicatrici per chissà quale strano motivo, poggiato sul mio corpo, ancora dormi e io cerco di alzarmi senza fare rumore quando ad un tratto sento la porta spalancarsi e tento di coprirmi con il cuscino.

Giorgia:"Dio Michele un altra volta?" Si copre gli occhi con la mano mentre Michele si sveglia e si mette a ridere.

Michele:"Buongiorno anche a te mamma" mi guarda e sorride.

Giorgia:"Puoi dire tu alla tua amica di vestirsi e uscire, sta arrivando tuo padre per il Brunch della domenica e sarebbe carino se vi vestisse"

Michele:"Si mamma va bene se esci mi vesto" chiude la porta borbottando qualcosa che palesemente non comprendo.

Helene:"Dio che imbarazzo" mi rimetto velocemente le mie cose.

Michele:"Tranquilla fa così con tutte" probabilmente si accorge da solo dell'affermazione appena fatta e sgrana gli occhi.

Helene:"Eh già.. " si avvicina.

Michele:"Non intendevo quello che pensi.."

Helene:"No tranquillo ci mancherebbe" rassetto la mia roba e apro la porta mentre lui infila i suoi boxer e sbatte.

Michele:"Dai Hel io ci provo ma tu non mi aiuti" mi tira a sé.

Helene:"Ci provi? Mi hai appena paragonata a chiunque"

Michele:"Dai rimani qui per pranzo ti faccio conoscere mio padre, saresti la prima giuro" mi guarda con gli occhi speranzosi di una risposta positiva mentre io sospiro.

Helene:"Va bene ma.."

Michele:"Ma cosa?"

Helene:"Guardami, ti sembra un abbigliamento da "Brunch domenicale con papà "?" Si mette a ridere.

Michele:"Se apri il mio armadio puoi trovare qualcosa da donna" lo guardo allibita.

Helene:"Secondo te indosso qualcosa di qualche puttana che ti sei portato a letto?" Sorride compiaciuto.

Michele:"Questo o quel pezzo di stoffa che hai addosso Helene" Apro il suo armadio e afferro una canottiera bianca e un paio di jeans.

Helene:"Una doccia?"

Michele:"Infondo al corridoio a destra, se vuoi ti accompagno"

Helene:"No grazie" mi appresto ad andare a fare la doccia quando alla vista  si Simone nel corridoio sbianco.

Simone:"Dio siete imbarazzanti.." continua a camminare dritto mentre io letteralmente rimango senza riuscire a parlare, mi merito probabilmente il suo odio e mi fa stare male anche se non dovrebbe.

Mi preparo e mentre cerco di capire in quale parte della villa devo avviarmi perdendomi mi trovo davanti una biblioteca enorme che mi incuriosisce quindi decido di entrarci quando sento la voce della madre di Michele.

Giorgia:"Signorina non è di qua l'uscita"

Michele:"Non deve uscire resta con me"

Giorgia:"Sta per arrivare tuo padre non mi sembra il caso di far rimanere il tuo trofeo settimanale a pranzo"

Michele:"È la mia fidanzata mamma" mi guarda e gli sorrido.

Giorgia:"E la ragazza dell'altra settimana chi era allora?" Il mio sorriso lascia spazio a uno sguardo disgustato.

Michele:"Finiscila" le risponde con rabbia.

Giorgia:"Allora accomodatevi pure ai piani inferiori mentre vado ad accogliere tuo padre"

Helene:"La ragazza dell'altra settimana?! Grazie signora ma penso tornerò a casa mia" Gli grido mentre lui sorride innervosito e si gratta la testa.

Michele:"Dai tu te la stavi facendo con mio fratello ho una scusa plausibile"

Giorgia:"Simone? Santo cielo"

Michele:"È una lunga storia mamma"

Giorgia:"Non è di mio interesse" se ne va blaterando qualcosa.

Helene:"È fottutamente imbarazzante Michele" sbuffa.

Michele:"Polemizzi tutto, pure quando cerco di essere una brava persona tu crei polemiche" mi risponde innervosito.

Helene:"La polemica se ne va"

Michele:"Finiscila di parlare e scendi sotto cosa ti costa?"

Helene:"Mi costa che appunto ho avuto una relazione con tuo fratello e non riesco a presentarmi come la tua ragazza guardandolo negli occhi"

Michele:"Non da un problema a me e ne da uno a te? Vi siete solo baciati Hel" si mette a ridere fino a che il mio silenzio gli fa cambiare espressione.

Helene:"Si.." aggrotta le sopracciglia.

Michele:"Perché vi siete solo baciati vero Hel?" Mi afferra il braccio con forza.

Helene:"Più o meno si" mi strattona dentro la biblioteca e chiude la porta.

Michele:"Cosa cazzo significa più o meno? Che cosa avete fatto?" Inizio ad arrossire quando sento aprire la porta.

Simone:"Niente, non ha fatto nulla, lasciala in pace" riprendo finalmente a respirare.

Michele:"Chi ti ha interpellato?"

Simone:"Gridi, non parli, gridi" lo guarda schifato

Michele:"Cosa avete fatto a Parigi?"

Simone:"Niente che ti interessi" sorride compiaciuto.

Michele:"Ti prendo a schiaffi" si avvicina a lui.

Simone:"Provaci" lo spinge mentre provo a mettermi in mezzo.

Helene:"Basta siete ridicoli" li guardo entrambi.

Simone:"Quelli ridicoli siete voi qua" Michele si mette a ridere mentre Simone se ne va.

Helene:"Che cazzo ti prende?"

Michele:"Cosa avete fatto a Parigi?"

Helene:"Cosa hai fatto tu con qualsiasi altra fottuta ragazza che hai conosciuto?" Mi guarda.

Michele:"Andiamo, ti riporto a casa" mi tira dal braccio.

Helene:"Smettila cazzo ci torno da sola" lo spingo e affretto il passo per andarmene.

Michele:"Hel.." prende a cazzotti il muro.

Scendo le scale e incrocio lo sguardo di Giorgia e Simone mentre senza salutare mi incammina verso il cancello che non riesco ad aprire quando sento il rumore di una moto.

Michele:"Sali" alza la visiera e mi guarda.

Helene:"Lo sai che mi fa paura.."

Michele:"Anche io ti faccio paura eppure su di me ci sali" dai suoi occhi arricciati ai lati capisco che sta ridendo, mi porge la sua mano la afferro e salgo sulla moto. Guida fino ad una spiaggia spegne la moto e scendiamo.

Michele:"Quando sono nato mia madre morì, mio papà era disperato ma comunque già all'epoca era innamorato di una altra donna che purtroppo apparteneva ad un altro uomo"

Helene:"Può capitare non tutti gli amori sono ricambiati."

Michele:"Il loro era più che ricambiato l'unico problema era il fidanzato di lei cioè un noto boss mafioso, Vincenzo Damiani, il loro amore era quasi folle tanto che mio padre fu ucciso da Vincenzo con 8 colpi di pistola e per la somiglianza a mio padre che la portava incondizionatamente ad amarmi lei  pregò il suo Vincenzo di adottarmi, lui lo fece per evitare il chiacchiericcio della gente fingendo che io fossi loro figlio naturale e a lui sta bene così"

Helene:"Quindi tu sei orfano?"

Michele:"Eppure Vincenzo preferisce me a Simone per qualche strano e malato motivo"

Helene:"Mi dispiace.."

Michele:"Oramai sono abituato, sai benissimo che significa perdere chi ami"

Helene:"Già.." affetta il mio volto.

Michele:"Hel io ti amo più della mia stessa vita e la tua assenza è più logorante di qualsiasi cosa mi sia mai successa nella mia vita, per quanto tu possa non credermi per via dei miei atteggiamenti io senza di te non so stare"

Helene:"Michele.."

Michele:"Mi rendi così vulnerabile che potresti spezzarmi con un dito non te ne rendi conto" afferro la sua mano che perde sangue per via di ciò che è successo precedentemente.

Helene:"Vieni" prendo dell'acqua dal mare e gliela verso sulla mano mentre lui mi guarda sorridendo.

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