Lily- Un magnifico banchetto

Ero cosí emozionata che le servette ebbero difficoltà ad allacciarmi il corpetto, tanto tremavo! E come non essere emozionati? Re Aragorn sarebbe arrivato a Hogwarts fra poche ore, con la regina, i figli e tutta la corte. Avevo sempre sognato di vedere dei veri nobili del sud, e la sola idea di incontrare il re mi faceva venire il capogiro. E ci sarebbe pure stato suo figlio, il principe Eldarion, ed ero impaziente di conoscerlo. Mi guardai allo specchio con fare critico. Avevo scelto un grazioso abito rosso scuro con ricami dorati, i colori della nobile Casa Potter. I miei occhi erano verdi come quelli di mio padre, solo i miei capelli rosso fiamma rivelavano la mia metà Weasley. Ma il re non avrebbe giudicato mia madre per essere una Weasley, vero?

Suo fratello, quasi-lord Ron Weasley, aveva dato mia madre in adozione ai Potter, ammetendo che per una donna era meglio essere cresciuta in un altro posto. Io avevo conosciuto i Weasley quando ero già grandicella, e li vedevo di rado. Bisogna sapere che, delle otto Case che avevano giurato fedeltà a re Aragorn, la casa Weasley si era comportata in modo assai strano. Lord Ron era arrivato in ritardo alla cerimonia, dicendo che la sua sveglia si era rotta e quindi non si era svegliato in tempo. I  suoi cinque fratelli (Meno Ginny, ovviamente) avevano iniziato ad ingozzarsi quasi subito senza lavarsi le mani prima, e quei due gemelli identici, i sir Fred e George, avevano fatto esplodere dei fuochi d'artificio nella sala del Trono di Piade. Per coronare il tutto, lord Ron pronunciò il giuramento di fedeltà solo per metà, perchè poi crollò ubriaco sul pavimento, e la cosa non venne più ripresa. Cosí non si seppe mai se i Weasley fossero davvero uno degli otto protettori, e la terra da allora si chiamò i Sette Regni (E Mezzo). Tuttora, i Weasley vengono reputati incapaci e poveri, ed in effetti la loro terra ed i loro prodotti lasciavano a desiderare. Io, Lily Potter, ero cosí felice di essere nata e cresciuta sotto i vessilli della rispettabile Casa di mio padre!

Qualche tempo dopo, l'intera famiglia era schierata davanti alle porte del castello. Mia madre era magnifica nel suo vestito verde smeraldo, mio padre indossava un farsetto rosso con ricamati dei fulmini dorati, come sul vessillo della sua Casa. I miei fratelli, James e Albus, indossavano dei bellissimi mantelli porpora. Finalmente, in lontananza vedemmo una colonna avanzare. Era guidata da due uomini alti, mori e identici, tutti vestiti di bianco. Dovevano essere Elrohir ed Elladan, pensai emozionata, i fratelli gemelli della regina e membri della guardia reale. Dietro ai gemelli veniva trascinata un'enorme casa su ruote, dove probabilmente viaggiava la regina. Dietro veniva un'enorme orda di soldati, servi, animali e quant'altro. Finalmente, il corteo giunse davanti a Hogwarts. Elrohir ed Elladan  si spostarono, le porte della casa su ruote vennero aperte ed uscí il re. Era proprio come lo descrivevano le canzoni, alto, moro, nobile. Tutta la corte di Hogwarts si inchinò, e mio padre si alzò quasi subito. Re Aragorn sorrise e si strinsero in un forte abbraccio. "Benvenuto a Hogwarts, maestà.", annunciò Harry Potter. Aragorn rise e gli diede una pacca sulla spalla. "Harry, Harry, quanto tempo. Lady Ginny, che onore. Splendida come sempre." Baciò delicatamente la mano a mia madre, poi la sua attenzione si spostò su di me, Albus e James. "I tuoi figli! Per Manwë, quanto sono cresciuti. E questo é il futuro lord di Hogwarts, giusto?", aggiunse il re poggiando una mano sulla spalla di James, che annuì e chinò un po' la testa.
Intanto, dalla casa su ruote erano usciti una donna stupenda, dai lunghi capelli corvini e gli occhi luminosi. La regina Arwen Undòmiel sorrise gentilmente e salutò i presenti. "Questi sono i nostri figli", spiegò, mentre la porta della casa a ruote si apriva per la terza volta. "Eldarion, futuro re dei Sette Regni (E Mezzo)." Il principe era bello da mozzare il fiato, sorrise e fece una piccola riverenza. "E le nostre figlie Lothiriel e Alassë." Le due ragazzine avevano più o meno la mia età, Alassë qualche anno in meno, ed erano belle come la madre. Dopo le solite introduzioni d'etichetta, la corte del re venne fatta entrare e il castello iniziò a preparare il banchetto. Re Aragorn e mio padre si ritirarono a parlare di cose private, la regina Arwen e i figli scomparvero e cosí rimasi sola con i miei fratelli. "Il principe non é bellissimo?", esclamai emozionata. James sbuffò. "Voglio proprio vedere se riuscirà a battermi in duello." -"Ce la farà.", ribattei convinta. "Non vedo l'ora che arrivi stasera", si intromise Albus, "Arriverà anche Sirius dal muro." In quel momento la mia septa bussò e disse che dovevo prepararmi per il banchetto. Mi acconciai i capelli, profumai e lavai, e finalmente la tanto attesa serata arrivò.

La sala grande era rumorosissima, e risuonava di festa. Io ero al settimo cielo perché Eldarion era seduto vicino a me- e mi riempiva di attenzioni, chiaccherando e facendo domande su di me. Al momento del dolce, mi imboccò perfino di meringa, e quasi non riuscivo a parlare dall'emozione. Albus era seduto vicino ad Alassë, James vicino a Lothiriel. Entrambi parlavano con le loro vicine, ma Albus era più concentrato a discutere con Sirius Black, giunto dal muro per fare visita a mio padre. Quest'ultimo era seduto alla destra del re, mentre lady Ginny e la regina erano ai lati dei due. C'erano anche altri personaggi importanti sulla nostra pedana rialzata: Un uomo dalla capigliatura rossa coperto di cicatrici e vestito di bianco, che doveva essere ser Maedhros, figlio di Fëanor e comandante della guardia reale. Maedhros stava parlando con Sirius Black, probabilmente per ricevere notizie sul fratello, Caranthir, anche lui nella confraternita. Albus Potter ascoltava interessato. Poi si voltò verso di me, parlando forte per farsi sentire sopra al frastuono. "Mi hanno invitato ad entrare nei Guardiani.", annunciò, con gli occhi che brillavano.

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