La mano delicata di Alma inizia a scorrere sul palmo aperto di lui mentre si siede accanto a lui sul letto. Si sforza di trovare le parole mentre osserva il volto del suo amato. Inizia chiedendogli se si ricorda qualcosa del fatidico pomeriggio di tre giorni fa. Il ragazzo scuote la testa. Si sforza di ricordare qualcosa, ma le spine e gli aghi nella testa lo fanno desistere. Stringe forte la mano di Alma e le chiede con voce roca, frutto di una gola secca che non parla da giorni:

- Amore, cosa mi è successo, cosa ci faccio qui, stai bene?

- Marco, sei in ospedale", lo consola Alma piangendo, "i medici dicono che starai bene.

- Non ricordo nulla", risponde Marco nervosamente.

- È normale, tesoro, hai avuto un incidente d'auto tre giorni fa. La tua auto si è ribaltata tre volte sulla strada. Due pastori ti hanno trovato e hanno chiamato i medici. Sei stato quasi 5 minuti senza respirare. Se non fosse stato per i due pastori, saresti morto.

Alma scoppia in un pianto dirotto mentre abbraccia Marco. Lui la guarda e non esita ad accarezzarele i capelli mentre le ripete all'orecchio una frase come un mantra: Amore sono vivo, amore sono vivo, amore sono vivo... Si abbracciano entrambi e Alma annusa i capelli di Marco mentre piange ora in silenzio. Ha ragione, lui è ancora vivo.

- Come stai vita mia? - chiede Alma con più calma

- Sto soffrendo, mi sento un nonno", risponde Marco, cercando di sorridere.

- Non puoi essere lasciato solo, eh", lo rimprovera Alma mentre gli passa per la testa.

I medici hanno dovuto rasare la testa di Marco. Le lesioni al cranio hanno reso necessario un intervento chirurgico che è visibile in una lunga e sottile cicatrice sulla testa, cucita da più di 30 punti, che fa contorcere Marco dal dolore ogni volta che cerca di girarla. Ha ferite anche sulle braccia. Diversi grossi graffi trafiggono la sua pelle liscia e abbronzata. Provando a testare le gambe, Marco si accorge del forte dolore alla gamba sinistra. Sembra che sia immobilizzata da un gesso. Togliendo la coperta, vede con orrore che è appoggiata in una posizione innaturale. Il tremendo impatto dell'auto contro il muro aveva agganciato la gamba di Marco all'auto e questa si era contorta a ogni curva dell'auto.