Situazione n 616

Sei in terzo superiore, anno in cui nei licei tra le varie materie entra anche filosofia. Sfortunatamente la vostra docente di filosofia ha dei problemi di salute piuttosto importanti e rimanete per qualche settimana senza insegnante, ma poi vi arriva finalmente un supplente.

Il vostro supplente di filosofia si fa subito distinguere: dice parolacce, parla di sessualità e spiega i filosofi a modo suo. Il suo metodo di insegnamento è alquanto particolare: niente verifiche scritte, niente interrogazioni, niente insufficienze: in ogni caso il voto minimo è un sei per tutti.

A parte due vostri compagni particolarmente appassionati di filosofia nessuno capisce niente: il professore non usa il libro, non spiega chiaramente e continua a parlare anche di altro, come ad esempio dei vangeli apocrifi o di quanto sia buona quella gelateria nei pressi dei bronzi di Riace... Alcune ragazze gli chiedono persino consigli per quanto riguarda la sfera sessuale.

Nemmeno tu (che hai sempre tenuto ad andare bene a scuola) e altri compagni studiosi riuscite a seguire lezioni del genere e nonostante le vostre richieste al professore di cambiare metodo lui non vi ascolta e vi dice "chi mi ama mi segua, chi vuole può uscire".

A quel punto gran parte della classe, sconcertata, inizia a uscire dall'aula nelle lezioni di filosofia successive e rimanere fuori per tutta l'ora.

Arrivate alla fine dell'anno praticamente privi di conoscenza filosofica, come se il programma del terzo non l'aveste proprio fatto.

Come reagite? E cosa raccontate alla nuova professoressa che vi assegnano l'anno successivo?

(suggerita da eveningshadows)

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