Il giorno del tuo sedicesimo compleanno, tua sorella maggiore Carla entra in camera tua con una scatola.

Si siede sul letto e ti guarda sorridendo.

"Tempo fa mi hai chiesto delle spiegazioni, oggi è il giorno adatto per spiegarti tutto. Hai appena compiuto 16 anni. La nostra famiglia non è una famiglia normale, è una famiglia "speciale", diciamo. Le donne della nostra famiglia si tramandano poteri magici da secoli, ma solo una donna per ogni nucleo familiare ha il diritto di essere una maga a vita. A 16 anni inizia, se lo vorrai, il tuo percorso per diventare una fata. Una ragazza di quell'età deve essere istruita dalla donna della sua famiglia che in quel momento ha scelto di essere maga. I poteri ti verranno conferiti, se lo vorrai, al termine di questo percorso.

Ci sono delle condizioni però. Le donne della nostra famiglia possono diventare fate dall'età di 16 anni, ma nel momento in cui accettano i poteri, rinunciano all'amore nei confronti di qualsiasi essere mortale. Possono innamorarsi esclusivamente di un mago, di qualunque età. Se ci sono più donne nella stessa famiglia che aspirano a diventare fate, la più "vecchia" in carica trasmetterà il proprio sapere alla più giovane e qualora ritenesse che questa più giovane sia in grado di usare meglio i poteri rispetto a lei dovrà farsi da parte immediatamente. Per diventare maga, invece, bisogna rinunciare del tutto all'amore in nome di una sottospecie di castità magica. Per questo ci sono poche maghe e molte fate. Se una donna rimane vedova ed era stata maga può ritornare a esserlo.

Nostra nonna è una potente maga, conosce tutti gli incantesimi di questo mondo. Lei è l'eccezione che conferma la regola. Mamma voleva diventare maga, ma si è sposata e ha dovuto rinunciare ai suoi poteri.

Io sono una maga dall'età di 16 anni, ho dovuto rinunciare a tutto per diventarlo, ma credo molto in te e nelle tue capacità e sarà un onore per me insegnarti tutto quello che ho imparato. Credo che alla fine di tutto mi farò da parte e ti lascerò i miei poteri, tu sei una ragazza in gamba e penso che sarai anche una buona fata. Devi credere di più in te stessa".

Carla ti fa una carezza e ti sorride.

"Lo so, noi due non si va tanto d'accordo, però magari ci potremmo riavvicinare di più con questa cosa, sempre se tu accetti.... Non te lo dico mai, ma ti voglio bene.... Ho vegliato tante volte su di te e sulla tua vita... Sai, io sono una fata del tempo, mi occupo delle vite delle persone.... Le conosco tutte, dall'inizio alla fine, so quello che faranno e come moriranno.... Le fate e le maghe hanno il dono dell'immortalità".

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