Capitolo 12
Jane era sdraiata nel letto mentre la levatrice la visitava. La gravidanza iniziava a notarsi ma la pancia non era sviluppata abbastanza nonostante fosse della ventiduesima settimana.
-Lady Jane, il bambino è molto piccolo ma sembra essere forte. Avete preso le erbe che vi ho prescritto?
-E che m'importa delle tue erbe? Erano schifose se vuoi saperlo.- Disse Jane urlando esasperata. Quando la levatrice era arrivata per visitarla, si era appena svegliata e l'aveva irritata il modo in cui l'aveva strattonata per poterla visitare.
-Sentite milady...voi sarete una contessa ma anche io sono una donna libera quindi se vi va bene il mio comportamento io posso continuare a visitarvi, ma se non vi aggrada posso andarmene molte persone chiedono di me e il lavoro non mi manca. Inoltre penso che i sentimenti siano reciprochi perciò non mi addolorerà lasciarvi qua mentre voi continuate a lamentarvi.- disse la levatrice seccamente.
-Come osate, megera.- proferì Jane infuriata.- Sembrate Emma, siete uguali. Siete tutte delle megere tali e quali a lei. Badate bene, levatrice, vi prentirete di questo disonorevole affronto. Ti voglio fuori immediatamente.- la levatrice fece un sorriso amaro e uscì dalla stanza piano chiudendo dietro di se la porta mentre nella sua mente si faceva spazio il desiderio di vendetta. Jane le aveva portato via tutto e se ne sarebbe pentita. Jane dal letto a tarda mattinata dopo aver fatto colazione, non si sentiva particolarmente in forze ma voleva comunque fare una passeggiata nel giardino intorno al castello. Il giardino era molto esteso ma alcuni punti non furono mai toccati infatti vi era una fitta vegetazione. Jane si sedette sul prato umido e si rilassò per alcuni istanti che le parvero infiniti mentre pensava. Quando era stata l'ultima volta che suo fratello le aveva scritto? Circa tre mesi fa, ed era stato molto evasivo. La informava che stava bene a York con Emma e che il loro figlio sarebbe nato a Londra, il fatto è che non le importava della sua stupida vita coniugale. E per di più citare Emma come se fosse la donna più importante della sua miserabile vita le aveva fatto arrovellare il cervello. Forse era anche invidiosa, d'altronde Emma ha avuto tutto: dei genitori, un amorevole fratello, una dote ricchissima e per finire un marito premuroso. Ma che ne poteva sapere lei della vita di Emma? Praticamente niente. E forse era stata una sciocca a comportarsi come una ragazzina davanti a lei. In più tutti l'accusavano di aver fatto dei torti ad Emma, anche l'anziana duchessa francese, che di buono non aveva niente, si era permessa di minacciarla. Ebbene lei non c'entrava in tutto quello che era successo ad Emma e sicuramente Eric c'entrava più di lei. Ovviamente lei aveva confidato qualcosa sullo stato di Emma a qualcuno ma, da quando aveva scoperto che era incinta, aveva lasciato da parte quei genere di affari. Vide una cameriera correrle incontro e si fermò davanti a lei affannando.
-Lady Jane.- disse la cameriera facendo fatica a parlare.- La stanno cercando.
-Posso sapere chi mi desidera?- chiese lei incuriosita.
-Un forestiero, penso. Anche se è vestito abbastanza bene, come un principino.- Jane la guardò dubbiosa poi si alzò dal prato dirigendosi verso il castello. Quando arrivò,però, trovò suo marito chiacchierare amabilmente con suo padre Stephan mentre stavano entrando dentro il castello.
-Mi avevate detto che c'era qualcuno.- disse Jane alla cameriera delusa.
-Ve l'assicuro, lady Jane. C'era uno sconosciuto che voleva avere un colloquio con voi. Di più non posso dire.- disse la cameriera con l'aria sconsolata. Jane con un scrollata di spalle entrò dentro il castello lasciando la cameriera sola mentre parlava ancora del forestiero. Stavano servendo il pranzo quando Jane entrò nella sala da pranzo.
-Ti stavamo aspettando.- disse il padre mentre si stava sedendo.
-Suppongo che debba scusarmi per il ritardo.- disse lei mentre metteva a posto la sua "postazione".
-Supponi male.- Henry le rivolse un sorriso forzato.- Non c'è bisogno che tu debba scusarti. Ormai bisogna tener conto delle tue esigenze in questo castello.
-Già...notizie di mio figlio?- chiese Stephan ai due presenti. Henry negò e Jane lo guardò con gli occhi assottigliati.
-Come posso avere notizie di mio fratello se è dall'altra parte del regno?- chiese Jane retorica.
-Mi è stata recapitata una lettera da lui quest'oggi.- dichiarò evasivo il marchese.
-E?- lo esortò a parlare la figlia.- Cosa vi ha scritto, misericordia?- disse lei spazientita.
-Oh...niente di importante. Mi avvisa che il bambino cresce sano e forte.- disse rivolgendo alla figlia un'occhiata.- Sembri perplessa.
-Oh padre, lo sono.- rispose lei pensierosa.- strano però che non vogliano farsi vedere...sembra quasi che nascondano qualcosa.- fece notare mentre mangiava la zuppa con i crostini. Stephan si pulì con un tovagliolo e le rispose.- Cosa dovrebbero nascondere? Jane, comprendo il tuo odio verso lady Emma più di ogni altra cosa ma non puoi supporre che lei abbia avuto un aborto.
-Io non ho parlato di aborto.
-Ti conosco e so cosa ti passa per la mente in quella tua sciocca mente.- replicò lui secco. Jane non rispose e si limitò a finire di mangiare la zuppa. Quando finì appoggiò delicatamente il cucchiaio nel piatto e si pulì con un tovagliolo.
-Con permesso, padre. Desidero parlare con il mio consorte.- disse Jane rivolgendo al padre un'occhiata.
-Venite, mia signora.- disse Henry offrendole il braccio. -Siete troppo prevedibile, moglie.- aggiunse sorridendole.
***
La porta si chiuse dietro di loro ed Henry si sedette in un vano riempendosi un bicchiere di brandy.
-Vi fa male rimanere in piedi, sedetevi.- proferì duramente Henry.
-Non credo che rimanere in piedi possa in qualche modo ostacolare la gravidanza.- gli rispose guardando spaesata la stanza.
-Chiedetemi allora ciò che dovete chiedere.
-Sapevate chi era, vero?- chiese Jane senza giri di parole.
-Si, l'ho capito facilmente di chi si trattava e con la stessa facilità l'ho fatto uscire dalla mia proprietà.
-Non era vostro diritto mandar via un gentiluomo che chiedeva di me.- disse lei alzando la voce.
-Allora posso dire che mi preoccupo per mio figlio?- alzò la voce anche lui.- Jane.- si alzò dal vano e le cinse le spalle.- Non posso permettere che la finta quiete di questa famiglia venga stravolta da quell'uomo. Sono egoista?-
-No,no mi rincresce di avervi turbato.- rispose Jane con lo sguardo fisso nel pavimento. Lo baciò velocemente e subito dopo fece un passo indietro.-Devo andare.- aggiunse per poi uscire velocemente dalla stanza e entrare nella grande biblioteca del castello.
Stava raccogliendo un libro dal pavimento quando sentì uno scricchiolo dalla porta. Jane si girò piano verso la porta e si avvicinò, aprì la porta ma non trovò nessuno nel corridoio. Richiuse la porta dubbiosa e tornò a mettere in ordine i libri. Un rumore forte alla porta la fece sussultare e si girò di nuovo verso la porta. Una figura alta e massiccia entrò dentro la stanza e Jane fece dei passi indietro.
-C-chiunque voi siate vi imploro...non fatemi alcun male.- implorò lei balbettando e indietreggiando, ma mentre faceva un altro passo indietro inciampò e cadde a terra. Quando il forestiero fu vicino a lei cercò di urlare ma lui le tappò la bocca.
-Possibile che non vi ricordiate di me?- chiese lui irritato. Lei lo guardò e subito si rese conto che i lineamenti del suoviso le erano famigliari, molto famigliari.
-Oh Signore. Edward?- chiese sbalordita.- Io-io non ci posso credere. Rammento come se fosse oggi quando mi è giunta notizia che eravate sparito.- disse con gli occhi lucidi.
-Sono io. Sono io.- sussurrò lui mentre le sfiorava la sua guancia.-Sono tornato.-
Finalmente sono tornata! In tutto questo tempo sono riuscita a scrivere poco e niente e ho approfittato delle vacanze natalizie per completare questo capitolo. Ma in questo capitolo è comparso un personaggio molto, molto IMPORTANTE. E le novità non finiranno qua!!! Adesso posso dire che siamo solo a metà della storia e nei successivi capitoli per i nostri protagonisti ci saranno tantissime altre novità. Detto questo,vi comunico che arriverà un altro capitolo presto.
Buone feste e ci vediamo al prossimo capitolo!!!
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