Pregiudiziali e discriminatorie,

le differenze non esistono,

almeno così dicono:

intanto, fioriscono comunità

in base ad esse.

Crisi di valori e di identità

e ricerca di uno stato di appartenenza

che dia senso al vivere:

tanti quanti sono i motivi per unirci

sono le ragioni per dividerci.

Il presente che si vuol cambiare

è fallace e va mutato:

ma ha una sua ragion d'essere

frutto di secoli di storia.

È stata compresa a fondo?

Esiste davvero il cosiddetto

progresso sociale

o il passato era

ed il futuro sarà

semplicemente diverso?

Esiste un mondo migliore

che sia migliore per tutti?

Universo in tasca,

navigazione

ed alta definizione,

il piede sospira

al Pianeta Rosso.

Intanto oceani di plastica,

bruma di polvere e

nuovi aridi deserti.

Macchina perpetua

è quella del progresso,

tenta di rimediare ai danni

che essa stessa ha causato:

ci riuscirà o il nostro

è un viaggio senza ritorno?

Forza biologica,

velocità di apprendimento,

carenza di preconcetti.

Forza della novità,

elevata flessibilità,

futuro dell'umanità,

la gioventù.

Ma intanto la vecchia guardia

tesse le fila nell'oscurità,

a tavolino studia le mode,

ipnotizza con i media.

Spesso la scuola

del pensiero formale

critico ed autocritico,

astratto ed analitico,

i-n-d-i-p-e-n-d-e-n-t-e,

è obsoleta e inefficace.

Le cose cambiano

è inevitabile:

ma che in direzione?

πάντα ῥεῖ, tutto scorre,

ma esiste il Vero Progresso?