Una vacanza catastrofica

Sono già passati diversi giorni da quando Jeremy, insieme a Dakota, si infiltrò di notte a scuola di nascosto per avere qualche informazione in più sulla ragazza. 

Allora Jeremy, in un nuovo giorno, scordato di vedere le foto sul telefono, lo prese, aprì la foto che aveva scattato in segreteria, e su quei pochi fogli notò che c'era scritto che: la ragazza si chiamava Zoey ed era stata trasferita in quell'Università per fare soltanto una settimana di tirocinio ed adesso è stata rispedita a Brescia.

Su quel foglio non c'era altro a parte i suoi dati anagrafici in cui si accorse che avevano pochi anni di differenza.

Il prossimo passo sarebbe stato quello di scovarla, ma l'interesse di Jeremy con la ragazza di nome Zoey stava diminuendo, insomma non si ricordava nulla di lei a parte i suoi capelli.

I giorni passavano e arrivato un nuovo fine settimana Jeremy insieme ai suoi due coinquilini Harold e Richard decide di andare al mare; la ragazza di Jeremy voleva tanto andare con loro ma andava a dormire dai suoi familiari in quei due pochi giorni e non poteva dirgli di no.

Arrivato anche Sabato mattina, i tre ragazzi prendono un'autobus e Jeremy, dopo aver sentito i suoi genitori per telefono che gli consigliavano di stare attento, decide di non prenotare una notte in hotel anzi di dormire fuori in spiaggia per tutta la notte nascondendo il fatto ai suoi genitori.

Non faceva caldo, per un bagno in mare, infondo l'aria era umidiccia e il sole era coperto da tante nuvole passeggiere.
I ragazzi non avevano fatto caso a controllare le previsioni, ma nessuno di loro avrebbe potuto immaginare della pioggia che cadeva sulla spiaggia in quel fine settimana.

Una volta arrivati, di prima mattina i tre ragazzi non esitarono un secondo a tuffarsi in acqua, non c'erano molte ragazze e neanche molte persone ma l'importante per quei due giorni era divertirsi alla pazza gioia, anche se il tempo non era perfetto.

Per il pomeriggio i ragazzi avevano tanto voluto mangiare qualcosa al chiosco lì di fronte ma purtroppo oltre a dei drink e dei gelati non aveva nulla di commestibile per l'ora di pranzo; in quel momento allora presero del cibo da un camioncino ambulante.

Si avvicinava la sera e i ragazzi dopo aver passato la giornata sotto il sole, si diressero verso gli scogli e lì provano a schiacciare un pisolino.
Verso le due di notte sentirono una pioggia che cadeva sugli scogli e sui loro corpi, e Harold cominciò ad avere dei dolori forti allo stomaco, forse dovuto al cibo fornito dal camioncino ambulante ma un urlo fece balzare in piedi i ragazzi.

L'urlo non proveniva dagli scogli ma dalla spiaggia e poco dopo Richard notò che un uomo inseguiva un gruppo di ragazze e sembrava che stava cercando di inseguirle; Jeremy si diresse in quella direzione e notò subito che quella persona che stava inseguendo le ragazze aveva un'arma da fuoco, allora il ragazzo fece dietrofront come un vigliacco.

I due coinquilini di Jeremy erano fermi, immobili e lo erano ancora di più quando all'improvviso sentirono il rumore di ben tre spari di pistola e quando l'uomo ferì il gruppo di quelle tre ragazze, con un colpo di pistola, a lunga distanza colpì Richard, uno dei due coinquilini di Jeremy, dritto nel petto lasciando gli altri due ragazzi di stucco.

Dopodiché l'assalitore scappò gettando la pistola in mare.

Arrivarono i carabinieri e l'ambulanza sul posto e Richard fu trasportato, insieme alle tre ragazze, nell'ospedale più vicino dato che aveva un proiettile conficcato nel petto.

Jeremy e Harold scossi dell'episodio decidono di andare nell'ospedale in cui avevano trasferito il loro amico Richard per assisterlo.

Nell'alba di prima mattina furono comunicati i primi risultati e soltanto un ragazzo stava lottando tra la vita e la morte, questo era Richard.
Invece le tre ragazze purtroppo non ce l'avevano fatta a sopravvivere.

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