Vivian Surace mi ha parlato e mi ha chiesto di organizzarle la festa. Sono contento solo perché è una ragazza Emo che riesce comunque ad ignorare le minchiate che sparano di solito gli altri.
Non è importante come si veste una persona rispetto a come si comporta.
Nonostante lei veda il lato negativo in ogni cosa, riesce a vivere completamente la sua vita.
Si veste sempre con leggins e maglie nere, indossa felpe in cui entrerebbe dalle due alle tre volte e i capelli castano chiaro sono sempre tenuti a bada da una fascia nera.
Il colore più "vivace" che le ho mai visto addosso in 5 anni che la conosco è il bianco.
Lei è l'unica a sapere la verità su di me.
Sono un ragazzo fragile e con molti problemi, tra i quali l'autolesionismo.
"Coglione!" Mi distrae da tutti i miei complessi.
Questo è Nicholas, il mio migliore amico.
Non lo capisco, è sempre in cerca di una ragazza seria, ma appena ne trova una, decide di spezzarle il cuore.
"Coglione..."
"A che pensavi?" Mi dà una pacca sulla spalla e si affianca a me.
"A quanto vorrei menarti"
Inizia a ridere.
"Cazzo ridi che se non fossimo a scuola non sai che ti farei"
Aumenta di poco il passo e supera il cancello.
Ormai l'orario è concluso. Sono uscito dallo stretto portone con gli altri ragazzi che facevano laboratori o che erano stati messi in punizione per uno starnuto.
"Ti aspetto" mi dice con voce da gradasso.
"Arrivo" rispondo.
CAROLINE POV
Grazie a dio il corso di recitazione è già finito, saranno passati dieci minuti e io sono ancora dentro.
Mi sono seduta nell'aula di Matematica, al primo banco.
Immagino il signor Erl che spiega l'equazione della retta perpendicolare all'asse X. Una cosa abbastanza banale, per quale avrebbe fatto giri di parole e diverse battute squallide.
Mi giro solo per gustare il brivido dell'aula vuota.
Mi volto di nuovo verso la lavagna. Guardo il nero.
Mi alzo da lì a poco, non voglio pensare a niente, poangerei.
Lo so, prima era una dura, ma appena sono sola... beh... sono una sfigata.
Piango per ogni cosa. Sto molto male perché mio padre non vuole che io mi iscriva alla Mihada e non sa niente di me, non sa che sono nel corso di teatro, né in quello di canto, né in quello di danza, né che faccio pallavolo, né che ho la media del 9.98 e né che io mi taglio.
Esatto, io: Caroline Benson, capitana delle ragazze pom-pom, la ragazza che è più invidiata nell'intero istituto, sono autolesionista e bulimica.
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