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"Tu non farai mai la cantante"

Uno d'impatto risponderebbe "è il mio sogno, io ce la farò".

Ma quando te lo senti ripetere più e più volte dalle persone più vicine che hai, beh, inizi a perderci le speranze. 

Ho smesso di crederci, di scrivere i testi e di immaginarmi a cantare su un palco.

E ho smesso di voler imparare a suonare.

Succede questo, specialmente se hai 11 anni e quindi la mente abbastanza influenzabile.

Da lì sono passata a voler essere una pasticcera, poi una receptionist e tante altre cose.

Ma non per volere mio. Perché piaceva agli altri.

Perché avendo un padre cuoco, sarebbe stato orgoglioso di avere una figlia che segue le sue stesse orme.

Ho fatto quindi una scuola che mai mi è piaciuta.

Ma ho scoperto una cosa bella, che mi piaceva.

Lavorare al bar. Così ho preso questa strada. E ci sto ancora lavorando.

Ma tutti dicevano "il bar è pesante, non ti conviene lavorare".

E ovviamente mi sono iscritta a reception. Ma dopo ho pensato "chi se ne frega" e ho cambiato, iniziando a lavorare al bar.

Ma ancora non sono soddisfatta.

In questo momento sono sola, non ho amici e certi pensieri molto brutti mi invadono la mente ogni volta.

Non so più che musica ascoltare, cosa realmente voglio ma soprattutto non sto bene con me stessa, ho un fisico brutto, sono bassa, ho il sedere grande, il seno piccolo, la schiena storta, la pancia, le cosce grosse, la cellulite, le smagliature.

Insomma, sono sproporzionata.

"è di famiglia il fisico così"

Ed è vero.

Mia nonna e le mie zie ne sono la prova.

Ma io non riesco a starci in questo fisico.

Stavo optando per una gluteoplastica riduttiva e anche se poco, proporzionarmi.

Ho sofferto di bullismo dalle elementari fino alle medie.

E questo mi influenza molto.

Gli amici mi hanno lasciata, uno per uno, nel giro di un anno.

I miei familiari non fanno altro che giudicarmi e puntarmi il dito al minimo errore, mettendo da parte le soddisfazioni, che mi godo da sola.

Ogni giorno metto in lavatrice il solito paio di pantaloni e la solita maglia, che metteró il giorno dopo.

Dicendo questa piccola parte di me, voglio arrivare al punto che ho trovato una strada "giusta" per me.

È brutto essere soli, non avere nessuno con cui sfogarsi.

Così la facoltà di psicologia mi illumina.

Solo per un periodo.

Ora mi spiego meglio.

Ho conosciuto un programma, mai visto.

"è tutto programmato, non hanno senso queste cose"

Ecco il motivo.

Ma è una cosa abbastanza conosciuta, quindi più o meno so di cosa si tratta.

È un talent.

Dove si canta e si balla.

E si vince.

Si diventa famosi.

E si incontrano tanti personaggi famosi.

Ciò che ho sempre sognato insomma.

Ma ci passo indifferente.

Passano mesi, anni (2/3).

Incuriosita semore di più, lo guardo, senza dire niente a nessuno.

"non hanno senso queste cose"

E mi sono rotta le scatole di sentirmi dire sempre e solo cose negative su ciò che mi piace.

"fa canzoni per bambini"

"per due canzoni non si può considerare rapper"

"si droga"

"è depresso"

Quindi mi sono messa per conto mio.

È bellissimo.

Non mi piace la mia voce, ma canto lo stesso.

Sto optando per tornare a suonare, ma da autodidatta perché dopo sei mesi di lezione di chitarra "non abbiamo più soldi".

Ma aspetterò i 18 anni, così nessuno potrà fermarmi.

Se andassi ora, neanche verrei presa.

Magari so anche cantare, però voglio fare lezioni prima.

Il prossimo anno, quando avrò 16 anni compiuti, inizierò a lavorare.

E alcuni soldi li metterò via.

E con gli altri farò lezioni di canto.

Dopo il diploma, prenderò l'anno sabbatico.

E andrò a fare i provini per la scuola di Amici.

E se dovesse andarmi male quella strada, ho l'università di psicologia che mi aspetta.

Sono da sola, a sognare.

Ma se il destino mischierà bene le carte, riuscirò a realizzare il mio sogno più grande.

E io non vedo l'ora di vivere queste esperienze, scoprendo poi cosa succederà.

Niente è mai semplice, ma non immaginavo che sarebbe stato così tanto difficile.

Perché ora come ora, non so per quale motivo sono nata.

Mi domando spesso "io sono nata per cosa?"

Ma non ho ancora trovato una risposta.

Sono nata per soffrire?

O perché dopo tutto quello che sto passando, riuscirò ad essere ciò che voglio?

~Martina.

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