Capitolo I: Febbraio 2016 e mesi seguenti

Nives proseguiva con le presentazioni del suo romanzo, che stava ottenendo sempre più successo; il sabato successivo al suo fine settimana a Berlino andò alla Mostra del Libro e del Fumetto di Osimo, in provincia di Ancona. Qui, una giornalista della famosa rivista letteraria online Delos, le propose un'intervista esclusiva durante il Salone Internazionale del Libro di Torino, a metà maggio, un'occasione molto prestigiosa che poteva preludere addirittura ad un'ospitata televisiva su un'emittente nazionale. Nives era consapevole che anche il fatto che fosse la fidanzata di Richard Armitage giocava un certo ruolo in tutto questo, ma fu comunque una grossissima soddisfazione per lei e, ovviamente, per la casa editrice. Richard fu felice ed orgoglioso di apprendere del suo crescente successo come scrittrice.

Una sera di metà marzo, Nives e Richard stavano parlando via Skype.

"Com'è andata, oggi?" domandò la donna.

"Mina e io abbiamo girato una scena a letto", le disse, riferendosi alla storia d'amore tra Daniel ed Esther, i rispettivi personaggi in Berlin Station. "Il riscaldamento nel teatro di posa non funzionava e faceva così freddo, che a un certo punto il regista ha interrotto le riprese per farci tutti una cioccolata calda..."

"E meno male!" esclamò Nives. "Altrimenti rischiavi di congelarti il... naso!" aggiunse ridacchiando. Era sempre un po' gelosa delle attrici che giravano scene d'amore col suo uomo, ma nel caso di Mina – conosciuta di persona e felicemente sposata – sapeva di non aver bisogno di preoccuparsi; se c'era un pericolo, era rappresentato dalla Forbes che Nives, nonostante il confronto vittorioso, non era certa che avesse deciso di demordere dal suo proposito di conquistare Richard.

Anche lui sghignazzò, consapevole che lei si stava riferendo a tutt'altra appendice. "No, tranquilla, quello era ben coperto..." dichiarò, facendola ridere ancor più forte. Ovviamente, gli attori indossavano un cache sex durante le riprese più audaci, che vestiva i genitali appena lo stretto necessario da salvare il pudore.

"Per fortuna", replicò Nives, riprendendo fiato. "Trattamelo bene, o potrei dispiacermi..."

"Non vorrei mai!" esclamò lui, stando al gioco. "Ne ho la massima cura, credimi!"

Risero ancora di quel discorso strampalato, poi Richard cambiò argomento. "Il mese prossimo andremo una settimana alle Canarie", le disse, "per girare alcune scene ambientate a Panama."

"Oh! Dove starete, di preciso?", domandò Nives, che due anni prima era stata a Tenerife, proprio il mese prima d'incontrare Richard la prima volta.

"A La Palma", rispose lui, riferendosi a una delle isole minori. "La cosa divertente è che siamo quasi alla fine delle riprese, ma le scene che gireremo là appariranno proprio in apertura della prima puntata."

"Magie del cinema, in questo caso della televisione", scherzò Nives.

"Già... come trasformare le Canarie in Panama", reiterò Richard, divertito.

C'era soltanto un'ora di differenza di fuso orario, così non ebbero grosse difficoltà a comunicare, durante la settimana di permanenza di Richard a La Palma; quando tornò a Berlino, vi rimase ancora qualche giorno. Le riprese terminarono con puntualità tedesca, come l'attore si divertì a definirla, venerdì 22 aprile.

Il giorno seguente di buon'ora prese un aereo alla volta di Treviso per andare a trovare la sua dolce ragazza italiana; mentre attendeva l'imbarco, twittò il suo addio a Berlino, esprimendo i suoi ringraziamenti per l'ospitalità tedesca, ricevendo come al solito una valanga di apprezzamenti e commenti; salì a bordo sorridendo, contento della calorosa risposta del suo fandom.

Essendo la primavera e l'estate un periodo di grande lavoro per la ditta per cui lavorava, Nives non se l'era sentita di chiedere molti giorni di ferie, sapendo che avrebbe messo in difficoltà l'azienda; così, approfittando del fine settimana lungo, dove il lunedì 25 aprile era festa nazionale italiana, aveva domandato soltanto il martedì. Richard sarebbe poi ripartito mercoledì mattina presto, prendendo un taxi fino all'aeroporto di Treviso.

Trascorsero quei quattro giorni tra molti abbracci appassionati, ma domenica trovarono anche il tempo di pranzare con Luigi, il papà di Nives, che oramai si era affezionato all'attore britannico e aveva cominciato a guardare i suoi lavori che erano stati doppiati in italiano, come Nord e Sud e Strike Back, oltre a mettersi a seguire la serie Robin Hood che stavano ritrasmettendo su RAI 4, così ebbero modo di parlare dei personaggi che aveva interpretato; Richard fu molto felice che il suocero lo apprezzasse anche dal punto di vista professionale.

Durante il suo soggiorno da lei, come si era ripromessa Nives lo mise al corrente della scenata che la Forbes le aveva fatto a Berlino. Richard non era uno stupido ed aveva capito perfettamente che la collega aveva delle mire su di lui, ma si era limitato a non darle bado e si era sentito piuttosto infastidito dal fatto che, ciò nonostante, lei continuasse a stuzzicarlo; ora si infuriò – cosa assai rara, dato il suo carattere generalmente pacato – e dichiarò che l'avrebbe sistemata lui, ma Nives lo esortò a rimanere professionale perché, dopotutto, doveva avere ancora a che fare con lei per la promozione della serie e per la première, che era prevista a fine settembre, nonché per la già annunciata seconda stagione della serie. Naturalmente aveva ragione, così l'attore britannico decise che si sarebbe limitato a non rispondere alla collega o, se costretto a farlo per non apparire incivile, a farlo col minimo di parole indispensabile.

Il prossimo impegno di Richard sarebbe stato a Londra: seguendo il suggerimento di Nives che lo esortava a interpretare qualche parte brillante, aveva accettato di fare un film su una band di rockettari quarantenni, intitolato Midlife Crisis; avrebbe terminato le riprese a fine luglio e poi sarebbe stato libero fino al 22 agosto, giorno in cui avrebbe cominciato le prove per un nuovo lavoro teatrale, stavolta a New York. Avrebbero quindi potuto trascorrere qualche settimana insieme e lui la invitò a venire con lui nella Grande Mela. Nives fu lietissima di accettare: aveva sempre desiderato visitare quella mitica metropoli ed inoltre era molto curiosa di vedere la casa di Richard.

"Però so quanto ti piace il mare", commentò l'inglese, rivolgendole il suo adorabile piccolo sorriso. "Che ne dici di Miami?"

Nives rimase a bocca aperta. "Mi porteresti a Miami?!" trasecolò. Il suo volto illuminato di una gioia fanciullesca fece sorridere Richard, che annuì, e lei proseguì. "Adorerei andarci! È il set di una delle mie serie tv preferite, CSI Miami, così come New York per il terzo spin off del franchise CSI... Avendo già visitato Las Vegas, la location della primissima serie, potrei fare l'en plein!"

Il sorriso di Richard si allargò. "Allora è deciso. Quando torno a casa, sento la mia agenzia di viaggi preferita perché trovi una sistemazione, tipo un villino proprio sulla spiaggia, con una bella piscina per me che non amo tuffarmi in mare. Un po' come all'Elba", concluse.

Nives era al settimo cielo. "È assolutamente perfetto", affermò. "Un altro sogno che si avvera", aggiunse poi a bassa voce. "Sempre per merito tuo..." gli prese il volto tra le mani e lo baciò a perdifiato. "Ora lasciami ringraziarti come si deve..." ridacchiò poi.

Nella mezz'ora successiva, Richard godette di ringraziamenti molto, molto gradevoli...

OOO

Il giorno seguente la partenza del fidanzato, Nives stava chattando con la sua amica dell'Elba.

Allora, com'è andata stavolta? domandò Raffaella, aggiungendo un cuoricino trafitto da una freccia.

Magnificamente... Ogni volta che ci troviamo, è sempre più bello! rispose Nives con una faccina dagli occhi a cuore.

È molto dura non poter stare insieme spesso e a lungo come vorreste, commentò la romana. In compenso, ogni volta che vi rivedete è stupendo...

Hai proprio ragione! concordò Nives. Richard mi ha invitata da lui a New York, per quest'estate. Sono curiosissima di vedere la Grande Mela!

Quindi non verrete a trovarci...?

No, temo proprio che quest'anno non verremo all'Elba...

Peccato! Ma NY è stupenda, ci sono stata molti anni fa coi miei. Ci sono tantissime cose da vedere!

Sì! Voglio attraversare il ponte di Brooklyn, visitare la Statua della Libertà, salire in cima all'Empire State Building e passare una giornata al Metropolitan Museum, insomma tutti posti più iconici, scrisse Nives e mise una faccina con gli occhi a stella. Staremo lì una settimana, poi andremo a Miami! Richard sa quanto mi piace il mare e mi ha proposto la Florida. Sbaglio, o Jerry ha vissuto qualche tempo da quelle parti?

Non sbagli! Ci ha abitato per diversi anni, era precisamente a Fort Lauderdale, pochi chilometri a nord di Miami. La famiglia ha ancora la casa; quando non la usano per le loro vacanze, la affittano. Jerry e io ci siamo stati per la luna di miele, dovevamo sempre tornarci ma alla fine non l'abbiamo più fatto... Ehi, mi sta venendo un'idea malsana...

In che senso, malsana??

E se la casa dei Runner fosse libera in agosto? Ci verreste con noi??

Come due giorni prima, quando Richard le aveva proposto Miami come meta balneare, Nives rimase a bocca aperta. Per un attimo non seppe cosa dire, o meglio scrivere, poi cominciò a battere rapidamente sulla tastiera. WOW! Sarebbe stupendo! Non solo Miami, ma insieme a voi! Ovviamente non posso parlare anche per Richard, devo prima sentirlo...

Naturalmente, fu d'accordo Raffaella. E comunque anch'io devo sentire Jerry se è d'accordo, e se la casa è effettivamente libera. Inoltre dobbiamo organizzare le cose qui a Altariva, sia per la conduzione degli affari, sia per l'organizzazione del consueto evento enogastronomico mensile. Ti faccio sapere al più presto!

Quando venne a sapere del progetto, Jerry vi aderì subito e con entusiasmo: si era trovato benissimo con Richard e gli piaceva molto l'idea di trascorrere altro tempo assieme a lui e a Nives. S'informò immediatamente presso la madre, che gestiva gli eventuali affitti della loro casa in Florida, e si rivelò che effettivamente era libera nel periodo indicato da Nives, ossia la seconda e la terza settimana di agosto. Visto che Richard era libero da impegni lavorativi, stavolta Nives era intenzionata a rimanere con lui tutte e tre le settimane delle proprie ferie, a costo di dormire sulla scrivania per colpa del jet lag, il primo giorno di rientro al lavoro; ma Marisa, la sua datrice di lavoro, una volta venuta a conoscenza della cosa la invitò a prendersi un paio di giorni in più e rientrare il mercoledì, in modo da riprendersi tranquillamente dal cambiamento di fuso orario. Ancora una volta, Nives si rese conto di quanto fortunata fosse ad avere una datrice di lavoro così comprensiva.

Quanto a Richard, quando Nives lo mise al corrente dell'idea malsana avuta da Raffaella, si dichiarò entusiasta: anche lui si era trovato benissimo con gli amici della fidanzata e la prospettiva di trascorrere nuovamente con loro un paio di settimane di vacanza lo allettava. Non era una persona molto sociale, ma la discrezione dell'altra coppia lo faceva sentire completamente a proprio agio.

OOO

Il 23 giugno, Richard vinse – per il secondo anno consecutivo – il Saturn Award come miglior attore non protagonista, per il suo ruolo di Francis Dolarhyde in Hannibal. Dato che Richard si trovava ancora a Londra, il premio venne ritirato per lui dal produttore della serie Bryan Fuller.

Nives aveva appuntamento via Skype con Richard quella sera alle 19.00, ma non appena lesse la notizia su Twitter, gli fece subito i propri complimenti. Ovviamente lui la ringraziò pubblicamente chiamandola amore e in conseguenza a ciò Nives si vide arrivare una valanga di notifiche che la informavano di tutte le persone che stavano mostrando di gradire il suo commento e la risposta dell'attore. Poi la donna vide comparire un altro tweet di Richard, che stava rispondendo alle congratulazioni di Dawn French, sua collega in The Vicar of Dibley, che lo chiamava spiritosamente marito dato che quella serie si era conclusa proprio con il matrimonio dei loro personaggi. Nives si fece una risata, apprezzando il senso dell'umorismo dell'attrice inglese. Poco dopo Richard ritwittò i complimenti di Michelle Forbes, stavolta però senza rispondere motto, e Nives si innervosì: l'attrice americana lo chiamava spudoratamente diavolo sexy, ovviamente riferendosi al suo diabolico personaggio in Hannibal. Ancora una volta, la Forbes mostrava di non voler intendere ragioni, e Richard aveva elegantemente glissato, limitandosi a ritwittarla invece di rispondere come aveva fatto con Dawn French.

Ho una gran voglia di torcerle il collo! si sfogò Nives con Raffaella durante la pausa pranzo.

E io ti aiuto! rincarò la dose l'altra, infuriata quanto l'amica. Come osa, quella, importunare l'uomo di un'altra??

Non ha il minimo pudore, né la minima dignità, proseguì Nives, furibonda. Che brutta stronza! Gliene direi volentieri quattro, ma non voglio litigare con lei sul profilo di Richard.

Raffaella tardò qualche momento a rispondere, ponderando la questione. Conoscendo Richard, non hai bisogno di litigare con quest'infame fija de 'na bona donna, le scrisse. Hai certamente notato che alla French ha risposto, mentre si è limitato a ritwittare il commento della Forbes. Sta facendo il diplomatico non bloccandola, ma la ignora vistosamente. Lei forse non ci baderà, visto che ragiona con le ovaie e non col cervello, ma la parte dell'Armitage Army che sostiene te se ne accorgerà, credimi... Sta facendo una figura di e qui aggiunse l'emoticon della cacca.

Suo malgrado, Nives sbottò in una risata, che dissolse gran parte della sua rabbia. Era vero, non valeva la pena di prendersela: Richard si era comportato proprio come aveva detto, non le aveva dato bado e il ritweet era stato unicamente per non apparire del tutto incivile.

OOO

Accadde che, a causa di ritardi burocratici, Richard fu costretto a rinunciare alla partecipazione al film rockettaro, con gran dispiacere suo ma sopratutto di Nives, cui sarebbe piaciuto davvero tantissimo vederlo finalmente in un ruolo divertente, dopo tanti di drammatici fatti ultimamente. A quel punto, poiché si era ormai a metà luglio, l'attore pensò di anticipare il proprio rientro nella Grande Mela in modo da occuparsi di alcuni affari, risolvendoli prima dell'arrivo di Nives così da non sprecar neanche un minuto del tempo che potevano trascorrere insieme. Stabilirono così che, invece di passare per Londra per fare il viaggio insieme, Nives sarebbe andata direttamente a New York, dove lui l'avrebbe aspettata.

Vacanze americane in vista!

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