Capitolo I: Domenica 24 gennaio 2016

Seduta davanti al computer, Nives stava girando svogliatamente per Facebook; nessuna delle amiche con cui chattava abitualmente era disponibile: Lorraine era a Manchester, dove stava cercando casa per sistemarsi definitivamente con il suo fidanzato Scott; Beatrice era impegnata in una gara nazionale di equitazione, e comunque i loro rapporti si erano diradati da quando, alcuni mesi prima, aveva incontrato il nuovo istruttore del centro di ippoterapia con cui collaborava spesso e si era innamorata, ricambiata. Nives era felicissima per entrambe le sue amiche, anche se questo significava inevitabilmente un certo allontanamento. Quanto a Raffaella, con la quale l'amicizia si era invece rinfocolata dopo il soggiorno elbano di Nives assieme a Richard, era in visita dai genitori a Roma. Inoltre, quella sera Richard stava girando in notturna, per cui non poteva parlargli e vederlo via Skype. Ad ogni modo, avevano chiacchierato la sera prima; Richard le aveva raccontato che quel giorno lui e parte del cast, assieme al produttore esecutivo ed al responsabile della Epix, l'emittente televisiva che produceva la serie, avevano partecipato ad un evento di beneficenza, un cocktail party per raccogliere fondi a favore di un'associazione di pet therapy per bambini con problemi relazionali. Lui era sempre in prima linea con la beneficenza per aiutare i più giovani e pertanto la cosa non l'aveva sorpresa, tutt'altro.

Scorrendo distrattamente la bacheca di un gruppo internazionale di fan di Richard – molto vivace e simpatico – Nives incappò in un filmato relativo proprio a quell'evento. Incuriosita, lo aprì: era la registrazione ufficiale, che era stata mandata in diretta via streaming – sempre a pagamento e sempre per beneficenza – ora resa pubblica e gratuita. Nives ingrandì a tutto schermo e cominciò a guardare, cercando di individuare Richard; non fu difficile, dato che con la sua alta statura svettava sulla folla dei presenti. Era bellissimo, in completo scuro, ben rasato e sorridente; al suo fianco c'era la sua collega co-protagonista della serie, Michelle Forbes, una donna bruna dai lineamenti duri che era stata istintivamente antipatica a Nives fin dalla prima volta che l'aveva vista, ai tempi in cui aveva partecipato alla serie di fantascienza Star Trek: The Next Generation. Richard gliene parlava in maniera del tutto normale, tuttavia lui era il tipo che cerca di andare d'accordo con tutti o, se ci sono divergenze o dissapori, di risolverli nella maniera più pacifica possibile, quindi non era un indicatore sicuro.

Michelle sorrideva a trentadue denti mentre Richard le parlava; poi gli infilò il braccio sotto il suo e lo trascinò verso il buffet, dove si mise a riempire un piatto di stuzzichini, che poi gli porse. Richard lo accettò, ma lo vide aggiungere delle cose che lei aveva evitato; l'attrice rise in maniera forzata e poi riempì un altro piatto per se stessa.

A quel punto l'inquadratura si spostò, andando a cercare le altre celebrità presenti, tra cui molti attori e attrici di nazionalità tedesca che Nives non conosceva; impaziente, perché l'atteggiamento di Michelle l'aveva infastidita, la donna scorse velocemente in avanti fino a ritrovare Richard, con lei che non si era scollata di un millimetro, anzi adesso gli stava molto vicina, parlandogli evidentemente a bassa voce, con un'aria intima che urtò decisamente i nervi di Nives. Le sembrò che lui avesse un'espressione di circostanza, cortese ma distante, che la rassicurò sul fatto che l'evidente tentativo di flirt della collega non stava sortendo effetto.

Di nuovo l'inquadratura li lasciò per concentrarsi su altri ospiti e di nuovo Nives usò il comando avanti veloce per cercare Richard. Stavolta lo trovò che parlava con Rhys Ifans e Leland Orser, due altri suoi colleghi di Berlin Station; Richard sembrò chiamare qualcuno dall'altro lato del tavolo e una giovane donna dai corti capelli biondi si girò, illuminandosi di un sorriso; Nives non la riconobbe ed immaginò che fosse un'altra sua collega del telefilm. La donna si avvicinò rapidamente, posizionandosi vicino a lui, sul volto un'espressione adorante che Richard non parve notare affatto. Nives strinse le labbra: un'altra che gli ronzava attorno? Ma lo sapevano, che era fidanzato? Per lei, un uomo occupato era off limits, e se per caso si accorgeva che le piaceva, faceva in modo di restargli lontano il più possibile, ma evidentemente costei e la Forbes non si facevano i suoi stessi scrupoli. Forse si illudevano, perché Richard era sempre gentile con tutti, e il suo atteggiamento da gentleman britannico, in particolare nei confronti delle donne, poteva venir preso per corteggiamento; ma lei, Nives, quando le era capitato di venir corteggiata da qualche uomo già accoppiato, aveva sempre fatto in maniera di rendere evidente la propria mancanza di interesse, perfino quando l'uomo le piaceva. Non avrebbe mai accettato la corte, vera o presunta, di un uomo sposato o fidanzato...

Quando l'inquadratura si spostò altrove, Nives fece come prima e andò avanti veloce per cercare di nuovo Richard; ora stava ballando, disco music da quanto si capiva, attorniato da un nugolo di donne, tra le quali Michelle e la tipa bionda. Lui rideva e ballava un po' con tutte, senza dare particolari preferenze; alcune di loro parevano letteralmente divorarlo con gli occhi e Nives sentì una gran voglia di applicare a costoro alcune tecniche particolarmente micidiali di Tai Chi. Poi la musica cambiò, virando su un lento, e Michelle si buttò al collo di Richard, premendo il proprio corpo contro di lui; prontamente, l'uomo ristabilì la distanza corretta per la danza e – troppo gentile per piantarla in mezzo alla pista – cominciò a ballare con lei; l'attrice posò la testa sulla sua spalla e lui la lasciò fare, rimanendo però eretto e muovendosi con una rigidezza insolita. Nives capì che era seccato, anche se dal suo volto non traspariva traccia di fastidio.

Quella Forbes meritava una lezione, decise Nives: quando sarebbe andata a Berlino, di lì a meno di tre settimane, avrebbe pensato al modo migliore per farlo. Lei non era un tipo geloso, a dispetto della fama delle donne italiane, ma se qualcuna credeva di poter impunemente provare a portarle via Richard, si sbagliava di grosso.

Il filmato terminò; scossa e rattristata, Nives lo chiuse. Non ne avrebbe fatto parola con Richard, non voleva turbarlo; ma avrebbe detto il fatto suo alla Forbes, poco ma sicuro!

Martedì 26 gennaio 2016

Allibita, Nives fissò la risposta di Michelle Forbes ad un tweet di Richard, dove in pratica lo esortava a passare alla dieta vegana. Personalmente, Nives non aveva niente contro tale regime alimentare – su cui si era informata perché da qualche tempo una sua amica vi si era dedicata, prevalentemente per motivi etici – però quel mettersi in mostra della Forbes, specialmente dopo averla vista flirtare sfacciatamente con Richard, la irritava oltremodo. Questa tizia stava facendo davvero di tutto per rendersi insopportabile ai suoi occhi...!

Ma che stronza!!!! scrisse indignata Raffaella, quando le raccontò della cosa; era andata a guardare il tweet incriminato ed era furibonda quanto l'amica. Quando la incontri a Berlino, falla nera!

Puoi scommetterci che lo faccio, rispose Nives, con quieta ferocia. La concio per le feste, stai sicura... le spezzerò le gambine! concluse, citando una celebre battuta del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo. Verbalmente, ovvio... non voglio certo finire in galera per lesioni gravi, anche se mi piacerebbe spezzarle le gambe fisicamente...

Puoi sempre spingerla giù dalle scale... suggerì la romana, aggiungendo una faccina da diavoletto sghignazzante; ovviamente, non intendeva consigliarle per davvero un atto che poteva procurarle grosse noie legali.

Ho le mani che mi prudono dalla voglia di riempirla di sberle, confessò Nives, ma non farò niente che possa danneggiare la produzione, e quindi Richard. Però le darò una lezione coi fiocchi, stanne certa.

Cielo, se penso che qualcuna potrebbe fare lo stesso con Jerry, vedo rosso... scrisse Raffaella.

Potrebbe succedere, considerò la vicentina, ma non ho alcun dubbio che Jerry ti sia fedele e che non darebbe retta a nessuna che ci provasse con lui.

Così come Richard nei tuoi riguardi! Non preoccuparti troppo di questa Michelle del piffero!

Il fatto è che lui è troppo gentiluomo per metterla al suo posto...

Non ho dubbi che troverà una maniera da gentiluomo per farlo!

In quel momento trillò il segnale di Skype e in un angolo del monitor comparve il contatto di Richard.

Richard mi sta chiamando, scrisse rapidamente Nives, prima di rispondere.

Sullo schermo comparve il volto sorridente dell'attore. "Buonasera, amore", la salutò in tono intimo.

"Buonasera a te, mio bel ragazzo britannico", lo ricambiò lei, sorridendogli di rimando. "Come stai?"

"Tutto bene, e tu?"

"Più o meno..."

Lui corrugò la fronte. "Che succede?"

"Quella tua collega, Michelle Forbes: ma che cosa vuole, obbligarti a diventare vegano??" rispose lei briosamente, celando il proprio fastidio sotto un'apparenza scherzosa.

Richard sbottò in una risata. "Sta provando a convertire tutti quanti, me e gli altri del cast e della troupe", le raccontò. "Per curiosità ho provato la cucina vegana e ti dirò, non è per niente male... ma la carne mi piace troppo per cambiare dieta."

"Anche a me piacciono gli hamburger di soia e le bistecche di seitan", rivelò Nives, dimostrando la propria conoscenza di quel regime alimentare, "ma neppure io ho intenzione di cambiare. Dille che ti lasci in pace, almeno su Twitter: hai visto che valanga commenti, sia pro che contro, e i tuoi fan che a momenti si scannano per difendere una posizione o l'altra..."

"Infatti sto pensando di cancellare il tweet... non mi piace quando i miei fan litigano", ammise l'attore.

"Sono fan stupidi", affermò Nives. "Ciascuno ha diritto alle proprie idee e a esprimerle, non capisco e non capirò mai quelli che saltano addosso a chi non la pensa come loro."

"Vale lo stesso per me... Comunque non preoccuparti, la sistemo io a modo mio..."

Lei gli credette sulla parola, pertanto l'argomento si esaurì lì e proseguirono a parlare d'altro.

"Visto il successo che abbiamo avuto nella raccolta di fondi per la pet therapy", disse Richard, "la produzione ha deciso di organizzare un evento in proprio, a favore di un'associazione che si occupa di incentivare lo sport tra i ragazzi disabili. Alcuni del cast faranno da intrattenitori, Leland ad esempio farà le bolle di sapone giganti, Michelle canterà, cose così insomma... e poi ci sarà una cena elegante con ospiti paganti."

"Che splendida idea!" esclamò Nives, colpita: aveva visto molte volte delle gare con atleti disabili e si era sempre emozionata moltissimo nel vedere che cosa fossero capaci di fare in barba alle loro limitazioni fisiche; trovava meraviglioso che qualcuno promuovesse lo sport tra i giovani handicappati.

"Purtroppo hanno scelto una data in cui non potrò partecipare", proseguì Richard, "ovvero sabato 13 febbraio, proprio durante la tua visita."

Nives aggrottò la fronte: era ovvio che lui desse la precedenza a loro, per poter stare insieme da soli il più possibile, ma le dispiaceva che lui rinunciasse a una cosa tanto meritevole.

"Beh, ma possiamo andarci insieme..." cominciò a dire, poi le venne un'idea: e se approfittava dell'occasione per dare una lezione alla Forbes? "Anzi, se me lo permettono, potrei esibirmi anche io con la danza del ventre, che ne dici?"

"Ma... sicura che non ti secca?" indagò lui.

"Ma certo che non mi secca", gli assicurò lei, "altrimenti non te l'avrei proposto."

Venne ricompensata da uno dei suoi splendidi sorrisi. "Sei proprio una donna fantastica", le disse a bassa voce. "Grazie, a nome di quei ragazzi disabili..." lei fece un gesto come per schermirsi, ma lui scosse la testa per bloccarla. "La generosità non è mai scontata. Dai, mi informo e ti faccio sapere..."

Mercoledì 27 gennaio 2016

Richard fu di parola: il giorno seguente cancellò il tweet, e quello dopo ne pubblicò uno con un disegno spiritoso in cui lo si vedeva sdraiato su un mucchio di cibo, l'aria estatica, ed il suo commento @mishkaforbes torno ai miei burger.

Se Michelle non era una stupida, pensò Nives, divertita ed ammirata, avrebbe capito l'antifona: con il consueto garbo, ma non di meno con fermezza, Richard faceva capire che non era interessato a convertirsi alla dieta vegana.

La reazione dei fan fu entusiasta e per una volta compatta, senza che i vegani si risentissero o i non-vegani infierissero. Lei stessa si espresse scrivendo nei commenti Mia nonna diceva sempre che la salute passa per quello che si mangia, per cui cibo sano = buona salute, qualsiasi regime alimentare si scelga. Lui la ritwittò col commento Tua nonna aveva perfettamente ragione, e molti altri fecero lo stesso; Nives si immaginò la Forbes che rosicava e sogghignò, soddisfatta per aver vinto quel round. Tuttavia non le bastava: intendeva vincere il combattimento, ossia metterla al suo posto per quanto riguardava la propria relazione con Richard Armitage. Lui le aveva confermato che poteva partecipare alla festa di beneficenza con il suo numero di danza del ventre: sarebbe stata l'occasione perfetta...

Venerdì 12 febbraio 2016

L'aereo di Nives atterrò a Schönefeld con cinque minuti di anticipo, ossia alle 20.15; al ritiro bagagli fu fortunata, essendo la sua valigia tra le primissime ad uscire sul carosello dei bagagli, così alle otto e quaranta era già su un taxi diretta all'hotel Radisson. Nuovamente la sorte le fu favorevole e, trovando poco traffico, arrivò all'albergo in meno di venti minuti. Richard quella sera finiva tardi, dovendo girare nuovamente in notturna, e non prevedeva di arrivare prima delle dieci o dieci e mezzo, così Nives, dopo essersi registrata, salì nella suite dell'attore e con calma disfece le valigie, riponendo la sua roba. Trovò che lui le aveva già fatto posto nell'armadio e nel comò; apprezzò molto la sua premura, che la emozionò perché è in piccoli gesti come quelli, molto più che in gesti grandiosi, che si vede quanto una persona tenga a te.

Quando ebbe sistemato tutto, fece una doccia e indossò la camicia da notte di seta viola con vestaglia abbinata che lui le aveva regalato per il loro primo anniversario d'amore, poi scostò il piumone del letto ed accese le abatjour, spegnendo la luce principale della camera, così di creare un'atmosfera più intima. Infine si dispose ad aspettarlo; aveva cenato a bordo dell'aereo, per cui non aveva fame – se si escludeva quella per lui, naturalmente. Nell'attesa, si accomodò sul divano del piccolo soggiorno, a leggere sull'e-reader Nord e Sud di Elisabeth Gaskell, ma non riuscì a concentrarsi, troppo eccitata dalla prospettiva che, di lì a poco, avrebbe avuto finalmente di nuovo Richard tra le braccia... dentro di lei... di nuovo uniti nella carne come lo erano nel cuore e nei sentimenti. Chiuse gli occhi, immaginando il momento in cui lui l'avrebbe amata, con passione ma allo stesso tempo con tenerezza, e sentì un caldo brivido percorrerla tutta.

Fortunatamente l'attesa non fu lunga: pochi minuti dopo udì lo scatto della serratura; in fretta, depose l'e-reader assieme agli occhialini da presbite che da qualche mese aveva dovuto adottare e si alzò.

Richard entrò, in jeans e maglia di pile grigio chiaro, il parka blu scuro aperto sul davanti e un cappellino da baseball in testa; scorgendola che lo guardava sorridendo, le sorrise a sua volta e si affrettò a chiudere la porta alle sue spalle.

Nives gli corse incontro, buttandogli le braccia al collo non appena lui si girò.

"Bentornato", gli mormorò, prima di sigillare le sue labbra con un bacio.

Lui gettò via il cappellino, la circondò con le braccia e la strinse contro il proprio corpo, immergendo la lingua nella sua bocca invitante in un modo così sensuale da farla fremere da capo a piedi, mentre un gran calore le fioriva tra le gambe. Cielo, possibile che gli bastasse così poco per farla smaniare dalla voglia di lui...? Eppure era così.

Quello di cui non si rendeva conto, nella sua innata modestia, era che lei faceva altrettanto effetto a lui. Infatti Richard sentì immediatamente la propria virilità cominciare a gonfiarsi e irrigidirsi in un'erezione che in pochi istanti gli fece sembrare i jeans insopportabilmente stretti. Si strappò alle labbra ingorde di Nives per ansimare. "Piccola, così finirai lunga distesa sul letto in un attimo...!"

"Proprio quello che voglio...!" esclamò lei, sentendosi infiammare ancor di più alla consapevolezza di quanto lui la desiderasse. Quasi due mesi e mezzo di astinenza si stavano facendo sentire in entrambi loro.

"Ne sono felice", gemette lui, prima di tornare a impadronirsi sua bocca morbida in un bacio rovente; lei lo contraccambiò con uguale ardore, strattonando il suo parka per toglierlo di mezzo. Richard si mosse per agevolarla e il pesante indumento cadde a terra, seguito un attimo dopo dalla maglia. Sempre più eccitato dall'evidente desiderio di lei, l'attore si liberò anche della sottostante t-shirt, rimanendo a torso nudo, poi si strinse Nives addosso per tutta la lunghezza del suo corpo.

Contro il ventre, lei sentì il duro bozzo della sua mascolinità inturgidita. "Cielo, Richard!" gemette. "Sto morendo dalla voglia di fare l'amore con te..."

Lui le abbassò la vestaglia dalle spalle e di chinò a baciarle il collo, la gola, il petto. "Anch'io...!" ansimò. "Non ce la faccio a trattenermi... ti prego, fermami se sono troppo irruente..."

"Potrei essere io, quella troppo irruente", ribatté Nives con voce rauca, lasciandosi scivolare dalle braccia la vestaglia; pochi attimi dopo anche la camicia da notte cadde a terra, ammucchiandosi attorno alle sue caviglie, e lei rimase con le sole mutandine.

Richard tornò a stringerla, posandole le mani sul fondoschiena per spingerla contro di sé; lei gli passò le braccia attorno alla vita, strusciandosi addosso al suo solido corpo maschile, facendolo gemere.

Con una mossa repentina, Richard la sollevò in braccio e la trasportò in camera, dove la depose seduta sul bordo del letto, le scostò le gambe e vi si inginocchiò in mezzo. Chinò la testa e tornò a prenderle avidamente la bocca, mentre con una mano le circondava un seno e ne accarezzava la punta inturgidita con il pollice attraverso la seta della camicia da notte.

Nives, aggrappata al suo collo, gli affondò le dita nei capelli, intrecciando la lingua con la sua in un bacio incandescente; poi Richard le lasciò le labbra e le tracciò una scia di baci sulla gola, sul petto, sul seno, fino a prendere un capezzolo tra le labbra e mordicchiarlo.

"Mi sei mancato da morire..." gemette Nives, gettando la testa all'indietro.

"E tu... a me..." mormorò Richard, passando all'altro seno per riservargli lo stesso trattamento. Intanto una mano vagò in basso e si infilò sotto l'orlo dei suoi slip; sfiorò i riccioli che ornavano l'accesso al suo scrigno segreto, ne trovò il fulcro e cominciò ad accarezzarlo abilmente, strappandole un'esclamazione di piacere. Con soddisfazione, sulle dita percepì il suo calore che aumentava.

Nives si sentì andare a fuoco e cominciò a tremare, il respiro sempre più irregolare. "Richard... Richard..." sospirò, quasi in una cantilena.

"Nives..."

L'uomo si scostò, afferrò l'indumento intimo ai lati e cominciò ad abbassarlo; lei si mosse in modo da permettergli di sfilarlo. Poi Richard la prese per le spalle e, guardandola negli occhi, la fece adagiare sul materasso. "Adesso ti assaggerò... e poi ti farò l'amore fino a farti urlare..."

Alle sue parole, pronunciate con quella sua voce baritonale resa roca dal desiderio, Nives sentì fremere le proprie profondità femminili, smaniose di essere colmate da lui. "Sì..." ebbe appena il tempo di bisbigliare, prima che Richard le sollevasse le gambe e se le passasse sopra le spalle, per poi chinarsi su di lei e cominciare ad accarezzarla intimamente con le labbra. "Ah!" esclamò, sussultando per il piacere.

Ritrovando il suo sapore, Richard sospirò deliziato e schiuse i petali del suo fiore, percorrendo il solco che li separava con la punta della lingua ed assaporandone la dolcissima rugiada; udì i gemiti di Nives farsi più forti e pensò che fosse la musica più bella del mondo.

Senza fiato, Nives sentì Richard stuzzicare la sua femminilità, poi penetrarla con la lingua e pensò di star per esplodere. "Non... non ce la faccio più..." boccheggiò. "Ti prego... ti voglio, subito..."

Richard la gustò golosamente ancora qualche altro istante, poi staccò la bocca da lei e la guardò; la vide con la testa gettata all'indietro, gli occhi serrati, la bocca schiusa, i lunghissimi capelli scuri sparsi a raggiera sul materasso, una visione così sexy da farlo impazzire. "Ai tuoi ordini, mia regina", mormorò. Senza neppure perdere tempo a terminare di spogliarsi, si slacciò i pantaloni e li abbassò assieme ai boxer appena il necessario per liberare la torre della propria mascolinità, poi raddrizzò la schiena e, tenendo le caviglie di lei posate sulle spalle, si immerse nella sua calda cavità femminile; pur con la mente oscurata dalla passione, lo fece adagio, per darle il tempo di adattarsi alle sue dimensioni, memore che erano molte settimane che non consumavano il loro amore.

Era la prima volta che sperimentavano quella posizione; Nives lo sentì entrare in profondità dentro di sé, ma in virtù della sua attenzione, espressa nella lentezza del movimento, non provò alcun fastidio. Anzi: così, lui stimolava vigorosamente il suo punto interno più sensibile. Emise un alto gemito di gradimento, seguito da un altro più sonoro e poi da un altro ancora, in un crescendo che gli curvò gli angoli della bocca in un sorrisetto compiaciuto ed emozionato nella consapevolezza che le stava donando un piacere particolarmente intenso.

Dopo poche spinte, Nives sentì fremere la propria intimità, segnale dell'ormai imminente compimento. La sua bocca si schiuse su un lamento amoroso che crebbe di volume in pochi istanti, poi l'orgasmo la investì ed il gemito si trasformò in un grido.

Richard sentì i suoi muscoli interni stringersi attorno a lui e l'istante successivo fu travolto da un godimento così acuto da strappargli un grido, che si sovrappose a quello di lei.

Le sue contrazioni amplificarono quelle di Nives che, incredula, sentì il proprio piacere aumentare ad un livello tale da offuscarle la vista; inarcò la schiena e strinse convulsamente il lenzuolo, senza più fiato per gridare ancora, mentre il suo corpo veniva scosso da un tremore incontrollabile.

L'ondata del godimento si ritrasse lentamente, lasciandoli entrambi storditi. Richard sentiva la testa che gli girava e si sostenne sul bordo del letto; con delicatezza, abbassò le gambe di Nives lungo i propri fianchi, accompagnandole gentilmente finché i suoi piedi non toccarono per terra.

Riprendendo fiato, Nives tornò a rilassarsi sul materasso; aprì gli occhi ed incontrò lo sguardo luminoso del suo amante. "Mi... mi hai fatta urlare per davvero", disse in un soffio.

"Adoro sentirti urlare", rispose l'attore, stendendosi adagio sopra di lei, i gomiti ai suoi lati, le mani a coppa attorno al suo viso. "Ti amo..." le mormorò poi sulle labbra, prima di baciarla con la tenerezza che caratterizzava sempre i loro momenti dopo la passione.

"Anch'io ti amo..." rispose Nives, per poi baciarlo a sua volta.

"Anche tu mi hai fatto urlare, comunque", le fece osservare Richard, tra un bacio e l'altro.

"Ne sono contenta... mi è piaciuto molto, sentirti urlare..."

Si coccolarono ancora; poi, cominciando a sentire un po' di freddo, decisero che era il caso di infilarsi sotto al piumone. Richard si liberò degli ultimi indumenti prima di raggiungere Nives e tornare a stringerla a sé. Si scambiarono altre carezze ed infine si addormentarono abbracciati, pelle contro pelle.

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