Capitolo XVII: Domenica 23 agosto 2015
Capitolo XVII: Domenica 23 agosto 2015
Mentre era nel dormiveglia prima di svegliarsi, in quella fase dove il cervello è aperto anche su piani diversi da quello fisico, Nives si ritrovò immersa in un laghetto circondato da un bellissimo bosco, con una piccola cascata che si riversava nello specchio d'acqua con un suono molto rilassante. Non era sola: si sentì abbracciare da dietro da un'alta figura maschile che la strinse amorevolmente a sé. Anche senza vederlo, lei intuì che era Richard... no, era Aryon, e lei era Nerwen. Aryon le depose un bacio sui capelli, poi assieme nuotarono verso un labbro di roccia vicino alla cascata, dove lei si sedette e schiuse le gambe, invitando il suo principe elfico a fare l'amore con lei, cosa che accadde con grande emozione e piacere di entrambi...
Con un sospiro soddisfatto, Nives si svegliò, scoprendo di non trovarsi in quel piccolo, magico specchio d'acqua, bensì a letto, ma sempre tra le braccia del suo amore, tornato ad essere semplicemente se stesso, Richard Armitage. Sentendo tremolare la propria intimità proprio come se avesse appena avuto un orgasmo, Nives ripensò alla scena vissuta nel mondo onirico, sicuramente provocata da quella, assai simile, sperimentata la sera prima nel mondo reale. La suggestione e la delizia erano così forti, che decise di inserirla senz'altro nella sua fan fiction tolkieniana, riservandola per un momento speciale tra i suoi personaggi.
Richard stava ancora dormendo, così si alzò piano piano per non disturbarlo e si recò tentoni in bagno, dove socchiuse il balcone. Il sole era appena sorto e i toni rosati dell'aurora stavano sbiadendo, sostituiti dall'azzurro intenso del cielo elbano. Il pensiero che quella era l'ultima giornata di vacanza sull'isola colpì Nives. Erano state due settimane stupende, dal primo all'ultimo giorno; ma purtroppo, parafrasando Chaucer (*), anche le cose belle devono finire, pensò. Quella consapevolezza inevitabilmente la rattristò, ma solo per un attimo: con fermezza, Nives scacciò la sensazione, decisa a godersi ogni minuto del presente, senza farsene rovinare l'incanto da quel che sarebbe accaduto l'indomani.
Dopo essersi data una sistemata, tornò in camera e scivolò nuovamente accanto al fidanzato.
Richard si svegliò poco dopo. Sentendolo muoversi, Nives sollevò la testa dalla sua spalla e gli depose un bacio sul petto.
"Buongiorno, mio bel ragazzo britannico", gli disse a bassa voce.
"Buongiorno a te, mia dolce ragazza italiana", ricambiò piano lui. Anche se non lo vedeva nel buio della stanza, Nives sentì il suo sorriso nella voce. "Dormito bene?"
"Benissimo, grazie", rispose lei. "E tu?"
"Oh, ho dormito meravigliosamente bene", le confidò l'attore con una bassa risata di gola, terribilmente sexy. "Te l'ho già detto che è stato il più bel compleanno della mia vita?" aggiunse, accarezzandole il fianco.
"Sì, me l'hai già detto..."
"Non penso di averti ringraziato abbastanza", proseguì lui, stringendosela addosso. "Voglio dimostrarti esattamente quanto ti sono grato..."
Ancora eccitata dal sogno dolcemente erotico che aveva avuto, Nives non si dispiacque affatto della dimostrazione molto efficace che seguì.
OOO
Dopo colazione, i quattro amici si dedicarono al tiro con l'arco.
"Vecchio mio, sei decisamente migliorato", Jerry elogiò Richard, guardando il suo ultimo tentativo, andato molto vicino al centro.
"Decisamente", ammise l'attore inglese. "Ti ringrazio tantissimo, Jerry. Non sarò certamente mai un arciere neanche passabile, ma almeno, adesso prendo il bersaglio", concluse con una risata.
Tornarono in casa a cambiarsi per la piscina, fecero un rapido tuffo e poi si sdraiarono al sole, anche se ben presto dovettero ripararsi con le tende; era leggermente meno caldo, da qualche giorno a quella parte, ma le temperature continuavano a rimanere torride.
All'una e mezzo si apprestarono a consumare il solito rapido pranzo, ma si accorsero ben presto di avere poco appetito tutti quanti. Finora non ne avevano parlato, ma oramai la vacanza di Nives e Richard era agli sgoccioli: quello era infatti l'ultimo giorno, e poi infine l'indomani mattina si sarebbero congedati. Ad un certo punto, Nives depose la forchetta con cui stava cincischiando nella sua macedonia e sospirò.
"Raffi, Jerry, io..." cominciò, poi s'interruppe ad arrossì, ma si diede della sciocca: erano tutti adulti e vaccinati, e soprattutto Raffaella e Jerry erano suoi amici, e pure intimi, così proseguì, guardando il fidanzato. "Richard e io abbiamo soltanto ancora questo pomeriggio per stare qui insieme... vi dispiace se lo passiamo per conto nostro...?"
Raffaella ripensò alle tre settimane passate senza Jerry. Le era sembrato che le mancasse un pezzo di sé, e quindi comprendeva benissimo che la coppia di amici desiderasse trascorrere le ultime ore di vacanza soli soletti, in vista dei lunghi mesi che avrebbero dovuto rimanere separati.
"No che non ci spiace", disse quindi. "Vero, Jerry?"
"Assolutamente", concordò l'arciere americano, poi guardò la moglie con espressione birichina. "Potremmo seguire il loro esempio..."
Raffaella finse di scandalizzarsi.
"Jerry Runner!" esclamò. "Sei proprio un monellaccio!" poi assunse un'aria birichina quanto quella del marito. "Quest'idea mi attrae parecchio..." dichiarò a bassa voce. Sghignazzarono tutti come due coppie di adolescenti che stessero pianificando di approfittare dell'assenza dei genitori per darsi alla pazza gioia.
"Propongo di finire di mangiare", disse poi Richard, prendendo la mano di Nives. "Dobbiamo pur costruirci una riserva d'energia", concluse con un sorrisetto da marpione che fece nuovamente sghignazzare tutti.
Terminarono quindi il pranzo, poi si recarono di sopra nelle rispettive camere e trascorsero il resto della giornata a fare l'amore con passione e tenerezza.
OOO
Marcella aveva preparato a casa il roastbeef secondo la ricetta che le aveva passato Richard, in modo da averlo già pronto solo da riscaldare; lo tagliò a fettine, irrorandole con la salsa, e le impiattò con patate arrosto e un misto di verdure al vapore, nella più tipica tradizione britannica. Con il piatto, Salvo servì il Gambellara di Verona portato da Nives, uno degli abbastanza rari abbinamenti di vino bianco con carne rossa, determinato dal sapore delicato di quest'ultima.
Con l'aiuto del buon cibo e del buon vino, il loro umore leggermente velato dalla malinconia dell'oramai prossima separazione si alleggerì, e mangiarono e bevvero con piacere, anche se il tono della loro conversazione rimase meno vivace del solito.
Quando ebbero terminato, Richard andò in cucina a complimentarsi con Marcella.
"Sembra in tutto e per tutto il roastbeef che fa mia madre", dichiarò in inglese, poi si sforzò di tradurre in italiano al meglio che poteva. "Roastbeef come mia mamma."
La cuoca comprese perfettamente.
"Oh, grazie, signor Richard, sono davvero felice che le sia piaciuto", gli rispose in italiano, sorridendo. In passato, a Capri dove aveva lavorato in alcuni alberghi di grande prestigio, le era capitato di incontrare personaggi famosi, ma mai le erano parsi tanto alla mano come questo attore inglese, al punto da venire in cucina solo per farle i complimenti. "Ora torni di là, Salvo sta per arrivare con il dessert", lo esortò poi.
Come ultima portata, Marcella aveva scelto l'ananas, servito tagliato a triangoli con una spruzzata di bourbon e decorato con foglioline di menta, un dopo-pasto che mandò in estasi i palati di tutti e quattro i commensali.
Quando Salvo tornò per ritirare i piattini, Raffaella chiese il caffè, ma con sua sorpresa il cameriere scosse la testa.
"Stasera vorrei proporvi la mia crema caffè", annunciò. "L'ho preparata appositamente oggi pomeriggio, mentre mia madre era occupata con il roastbeef."
"Fantastico!" Jerry approvò con entusiasmo. "Richard, devi sapere che Salvo fa una crema caffè strepitosa."
"Mi spiace, ma non so cosa sia", ammise candidamente l'attore.
"Un tipico semifreddo napoletano", spiegò Salvo. "A base di caffè, con un tocco di cioccolato. Noi la chiamiamo il caffè del nonno."
"Sembra delizioso. Davvero, Salvo, lei e Marcella mi avete viziato vergognosamente!" sorrise Richard. "Non so proprio come farò a tornare alla cucina normale."
"Assuma un cuoco italiano!" rispose Salvo con umorismo, facendolo ridere. Il cameriere tornò in cucina per preparare rapidamente quattro coppette, che poi servì decorate con un chicco di caffè al centro.
"Assolutamente squisito", dichiarò Richard dopo aver assaggiato il semifreddo.
"Di solito non mi piace mescolare il gusti del caffè e del cioccolato", disse Nives, "Ma per la crema caffè di Salvo faccio un'eccezione: è semplicemente troppo buona!"
Finita la cena, le due coppie si sistemarono nel salotto esterno a fare due chiacchiere mentre Marcella e Salvo rigovernavano; quando ebbero terminato, madre e figlio si recarono a salutare cordialmente gli ospiti, che ancora una volta li ringraziarono per il trattamento che avevano loro riservato in quelle due settimane.
Non appena Marcella e Salvo si furono congedati, Richard e Nives augurarono la buona notte ai padroni di casa, che non li trattennero, ben consapevoli come i due fidanzati desiderassero trascorrere tutto il tempo possibile assieme, da soli.
Inutile dire che Nives rimandò la visione in streaming di Hannibal ad un altro giorno.
Lunedì 24 agosto 2015
L'indomani mattina, Richard e Nives si alzarono più presto del solito per fare le valigie, poi scesero in cucina, trovando Raffaella e Jerry che li stavano già aspettando con la colazione pronta. Nives aveva prenotato il traghetto delle 11.30, ma come per l'andata, arrivando più presto avrebbero potuto prenderne uno precedente, in modo da poter essere a casa nel tardo pomeriggio ed avere ancora qualche ora per stare insieme prima di andare a dormire. L'aereo per Londra partiva l'indomani da Venezia alle 16.15, quindi avrebbero trascorso anche la mattinata insieme, e poi sarebbe inevitabilmente giunta l'ora del commiato. Per quanto temporaneo, né Nives né Richard riuscivano ad evitare di sentirsi rattristati.
Prima della partenza degli amici, Jerry usò l'apposito bastone e scattò un selfie di tutti e quattro, sullo sfondo del meraviglioso blu zaffiro del mar Tirreno. Col permesso di Richard e Nives, la foto sarebbe stata stampata, incorniciata e appesa in sala, per dimostrare agli eventuali increduli che il famoso attore era veramente stato in visita alla Tenuta d'Altariva, apprezzandone gli eccellenti vini. Se poi a qualche dipendente fosse sfuggito che la coppia non era soltanto stata di passaggio ma s'era fermata come ospite dei padroni di casa, poco male, tanto sarebbe già stata lontana.
Richard chiese anche una foto di lui e Nives, da postare sul proprio profilo Twitter a beneficio dei fan, sempre avidi di notizie riguardanti il loro beniamino e la sua fidanzata.
Si scambiarono abbracci affettuosi – anche Richard e Jerry, che per cultura usavano molto meno quelle effusioni rispetto alle compagne italiane, ma in quelle due settimane erano diventati amici inaspettatamente intimi, proprio com'era accaduto a suo tempo a Raffaella e Nives – e poi venne il momento di caricare i bagagli e avviarsi.
"È stata la miglior vacanza della mia vita", dichiarò Richard, stringendo un'ultima volta la mano a Jerry. "Non solo per l'ovvio motivo d'aver potuto stare con Nives, ma per te e Raffaella, per la vostra fantastica ospitalità. Grazie di cuore, di tutto quanto."
"È stato un grandissimo piacere", gli assicurò l'arciere. "Spero che sia possibile ripetere."
"Dobbiamo assolutamente ripetere", affermò Raffaella con decisione. "La nostra casa è sempre aperta, per voi."
"Grazie" disse Nives, abbracciandola ancora una volta con immensa gratitudine.
Salutando dal finestrino dell'auto, Richard e Nives lasciarono la Tenuta d'Altariva e si diressero alla volta di Portoferraio. Arrivarono al porto in tempo per l'imbarco del traghetto delle 10.30, così ne approfittarono.
Essendo lunedì, non trovarono molto traffico, che di domenica sarebbe stato invece molto intenso, specialmente allo snodo di Firenze. Alternandosi alla guida come avevano fatto all'andata, il viaggio di quasi cinque ore – oltre a una mezz'ora di pausa per pranzare con dei panini – avvenne senza intoppi, e quindi prima delle cinque e mezzo giunsero a casa di Nives. Come faceva sempre, la donna mandò un sms a Raffaella per avvisarla che erano arrivati sani e salvi, e poi chiamò il padre per fare altrettanto. Luigi fu ben felice di sentire la figlia; le raccomandò di salutargli tanto Richard e di dirgli che sperava di averlo ospite presto un'altra volta. Discretamente, non insistette ad invitarli a cena, ben consapevole che i due innamorati, ormai agli sgoccioli del tempo insieme, avrebbero preferito stare da soli.
Dopo una doccia, Richard e Nives si riposarono; per cena, ordinarono due pizze, e poi andarono a dormire, stanchi del viaggio, abbracciati come al solito.
Martedì 25 agosto 2015
Il giorno seguente, rimasero a letto fino a tardi a scambiarsi appassionate effusioni. Quando si alzarono per il brunch – era troppo tardi per la colazione, ma troppo presto per il pranzo, per cui fecero come a Cortina – Richard ricordò a Nives che le voleva rimborsare metà delle spese di viaggio, ossia carburante, autostrada e traghetto.
"Sciocchezze", Nives scrollò le spalle. "Se fossi andata da sola, come tutti gli altri anni, avrei speso gli stessi soldi. Eccetto il traghetto, ma per una persona in più, la differenza è irrisoria..."
"Non erano questi i patti", obiettò Richard. "Altrimenti, la prossima volta che ci dovessimo trovare in albergo, mi lascerai pagare la tua parte", la minacciò, agitando un dito come a dire no, non ci siamo. Messa alle strette, Nives cedette e, fatti rapidamente due conti, divise le spese esattamente a metà.
Il taxi prenotato da Richard arrivò puntuale. Certo Nives avrebbe potuto accompagnarlo in aeroporto, così avrebbero potuto stare insieme un paio d'ore in più, ma avrebbe significato doversi trattenere da baci e abbracci troppo intimi perché pubblici, e a nessuno dei due garbava l'idea.
L'autista non diede segno di riconoscere l'attore e caricò il suo bagaglio – inclusa la grande scatola contenente la foto formato poster che Raffaella aveva regalato a Richard –con professionale cortesia, mentre la coppia si salutava con un abbraccio.
"La vacanza più bella della mia vita", affermò Nives sottovoce, ripetendo quel Richard aveva detto a Jerry il giorno prima.
Richard aspirò il delicato profumo di muschio bianco della fidanzata.
"Anche per me", reiterò, anche lui a bassa voce. "Vorrei che fosse possibile trascorrere più tempo insieme", concluse con un sospiro.
"Non so perché, ma mi viene in mente una frase di Gandalf", disse la donna. "Tutto ciò che possiamo decidere, è come disporre del tempo che ci viene concesso..."
Richard rifletté su quella celebre frase che Tolkien aveva messo in bocca allo Stregone ne Il Signore degli Anelli, poi annuì.
"Il suo corollario potrebbe essere per farne il miglior uso possibile. E noi lo stiamo facendo, godendo di ogni istante che riusciamo a trascorrere in compagnia l'uno dell'altra."
"Hai perfettamente ragione..."
Entrambi soffocarono la tristezza – che diamine, non era certo l'ultima volta che si vedevano! – e si scambiarono un ultimo tenero bacio.
Infine, Richard salì sul taxi; sollevando gli occhi, guardò la fidanzata e mosse le labbra in un silenzioso ti amo. Lei lo ricambiò.
Il taxi si avviò; col magone, Nives rimase a guardare il veicolo che si allontanava. Ancora una volta, la lontananza fisica avrebbe pesato sul suo cuore. Poi un piccolo sorriso rischiarò il suo volto: la prossima volta che si sarebbero rivisti sarebbe stata ancora più bella proprio in virtù di questo...
(*) Poeta e scrittore londinese del XIV secolo
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top