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Osservai quei palazzi così alti, erano tutti molto colorati, con colori come il rosa pastello, il giallo pastello e il verde pastello, insomma, avevano tutte quelle tonalità molto strane agli occhi di me e Mary, che siamo sempre abituati a vedere la città grigia e spenta.
Le finestre dei palazzi avevano i bordini bianchi ed erano tutte di forma ovale, le porte invece erano tutte uguali a quella da cui siamo entrati.
Le automobili invece erano tutte a forma di parallelepipedo, erano tutte con gli stessi colori dei palazzi.
Le persone che camminavano per strada erano tutte così felici, e sussurravano qualcosa al nostro passaggio.
-Mi scusi signor...
-'Kennel, Kabil Kennel, dammi del tu." Disse subito l'uomo
-In che senso noi due siamo i tuoi eredi?
-Adesso vi spiegherò tutto con calma.
Fece segno con la mano ad una macchina e questa si affiancó a noi, Kabil ci aprí la porta e la macchina ci portò verso il cuore della città, un'enorme piazza, con al centro una fontana di marmo bianco decorata con delle statue che rappresentavano degli angeli.
Rimasi estasiato vedendo quella fontana, era una vera e propria opera d'arte.
Il mio stupore non passó inosservato, Kabil lo notó subito e mi spiegò la funzione della fontana.
-É un simbolo della nostra città, oltre a portare l'acqua serve come allarme, mi spiego meglio, molti anni fa, quando fu costruita non smise mai di far uscire acqua dai 4 angeli. Un giorno però, l'acqua smise di fuoriuscire e un grande incendio colpì tutta la città, quindi una leggendo narra che quando smetterà di uscire l'acqua allora arriverà una catastrofe.
-E tu ci credi?
Chiese impaziente Mary, come se si fosse anche lei interessata alla storia.
-No, non sono così superstizioso, però non posso contraddire i cittadini.
-Senti Kabil, come funziona la vostra città? Cioè, avete regole? Un parlamento? Diverse regioni??
-La nostra città è tutta questa, ci sono circa 10.000 abitanti, le regole sono scritte in un grande libro che è custodito a palazzo, posso accedervi solo io e guardarlo solo io. Io sono il re, io decido e io faccio le regole, però chiedo comunque ai cittadini se sono d'accordo o meno, cerco di andare incontro ai loro bisogni senza lasciare nessuno indietro. Non faccio distinzione tra ricchi e poveri, se qualcuno ha bisogno, non vedo perché io non lo debba aiutare.
Il discorso continuò fino all'arrivo al grande palazzo, proprio come quello all'interno delle favole che mia mamma mi raccontava quando ero piccolo piccolo.
Tenendo per mano Mary camminammo dietro a Kabil e rimasi molto meravigliato.
Ci fece accomodare nella sala comune, era grossa quanto un campo da calcio, ed era allestita in stile medievale, con quadri, armature e spade appese al muro.
Kabil andò verso una parete, la toccò e fece un passo all'indietro, la parete si giró e comparve una libreria, da cui prese un libro e lo aprí davanti a noi e lesse ad alta voce il paragrafo.
-Gli eredi della città sono coloro che saranno in grado di superare l'indovinello del libro, e che riusciranno a giungere fino alla porta della città di diamante. Gli eredi sono due, un ragazzo ed una ragazza, i quali, uniti in matrimonio dovranno portare avanti il regno fino a nuovo ordine, se rifiutano di salire sul trono, non avranno più modo per tornare a casa.
Mary mi guardó un po' impaurita e le accarezzai la mano per tranquillizzarla.
-Non pensi che sia una cosa un po' folle? Cioè, non per offendere la vostra cultura, ma non abbiamo l'età per sposarci, o meglio, io vado ancora al liceo.
-Capisco le vostre preoccupazioni, ma se non diventate gli eredi, non potrete più tornare a casa.
-Ma quanto dovremo stare qui? Cioè io ho già speso un sacco di tempo lassù!!
-Ragazzo, mantieni la calma, da quando sei bloccato lassù, il tempo si è fermato, e anche qui il tempo lassù è come se si fosse bloccato, il tempo che passate qui, non avrà effetto. Non so dirti quanto dovrai stare qui, la profezia dice questo, e sono 5000 anni che aspettiamo ciò.
-Ma mica non era superstizioso?
Intervenne Mary su tutte le furie, ma nonostante ciò l'uomo continuava ad essere tranquillo.
- Certo, lo sono, ma questa è una cosa scritta nel libro da 5000 anni, non da 10 o 20 anni, come quella stupida fontana, abbiamo bisogno di voi e del vostro aiuto.
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