Poggiò la fronte sul vetro fresco della finestra. Quella finestra, attraverso la quale, aveva vissuto la vita di ogni singola persona che aveva visto. Era tornata al punto di partenza. Chiusa nella sua camera, chiusa in se stessa, come le margherite quando il sole cala. Triste, sola, delusa....
Chiuse gli occhi per un istante e una lacrima bagnò il suo viso. Si sentiva così dannatamente stupida! In fondo doveva credere alle dicerie che circolavano sul conto di quel ragazzo e a sua madre, che altro non voleva se non il suo bene.
Si allontanò pian piano dalla finestra aiutandosi con le mani e si avvicinò al letto, sul quale si sedette. Si portò le ginocchia al petto e ci appoggiò la testa. Rimase per vari minuti in quella posizione, finché sentì dei piccoli ticchettii provenire dalla finestra. Quando si avvicinò notò dei piccoli sassi sul davanzale. Aprì la finestra e un altro sasso urtò la sua fronte lasciando una piccola ferita. Alex scosse la testa e si portò la mano sulla parte arrossata. <Scusa non era mia intenzione colpirti> si giustificò Gabriel davvero mortificato,mentre se ne stava in piedi sul prato  <ma dove eri finita! Questi giorni ti ho cercata e ogni volta che venivo qui Johanna mi diceva che eri altrove. Ti sei stancata di me? Mi stai evitando?>continuò parlando a raffica. La ragazza non rispose e richiuse la finestra. Poi sentì un tonfo e vide un frutto spiaccicato sul vetro e una grossa chiazza arancione. Alzò gli occhi al cielo e la riaprì. <Ma cosa ti prende? Cosa ho fatto? Ti prego dammi una spiegazione!Sei irragionevole, se proprio ti sei stancata di me dimmelo o se sei arrabbiata per qualsiasi cosa io abbia fatto ti chiedo scusa a prescindere, ma almeno parlami. Sono stato male in questi giorni, mi hai lasciato senza un motivo. Pensavo che durante l'appuntamento fosse andato tutto per il verso giusto, proprio non riesco a capire cosa ti sia preso...> disse passandosi nervosamente una mano tra i capelli. "Sparisci! Non voglio più vederti!".
<Come? E per quale motivo?> domandò accigliato. Non ricevette nessuna risposta e Alex gli diede le spalle e si allontanò lasciando, questa volta, la finestra aperta. <TI AMOO...> urlò a squarciagola il ragazzo all'estero. <Mi hai sentito Alexandra Miller?! Io ti AMOO> continuò imperterrito e diventando paonazzo in volto, come se gli facesse male, come se esprimere i suoi sentimenti ed aprirsi ad una persona gli causasse dolore. Ad un tratto notò la ragazza uscire dalla porta d'ingresso e andare con passo sicuro e deciso verso lui. Quando lei gli fu vicino, gli schioccò un forte schiaffo sulla sua guancia lasciando una chiazza paonazza sulla pelle. "Io ti odio, le persone come te mi fanno ribrezzo!". Gabriel rimase basito, non si aspettava quella reazione dalla sua dolce Alex. La guardò negli occhi, ma a differenza delle altre volte, scorse in essi solo rabbia e odio.
Il mondo gli crollò addosso e una parte di lui, quella parte che aveva sempre custodito in un guscio, quella parte impenetrabile e impermeabile ad ogni minimo sentimento crollò sparpagliandosi in mille cocci. Ma non lo diede a vedere. Sul suo viso non vi era traccia di emozioni. Era del tutto inespressivo. Poi un sorriso amaro gli si dipinse sul volto e se ne andò...

HOLA RAGAZZE!
QUESTA STORIA NON STA RISCUOTENDO MOLTO SUCCESSO PER QUESTO VI CHIEDO DI AIUTARMI PLEASE :( POTETE FARMI PUBBLICITÀ?
comunque cosa ne pensate di questo capitolo? Gabriel ha confessato i suoi sentimenti e Alex ha reagito molto male. Voi cosa avreste fatto?
Continuate a leggere perché ci saranno molti altri avvenimenti che vi stupiranno!
Baci
Lila <3