Capitolo 11
<Ah, quindi mentre io vado a lavorare tu vedi quel ragazzaccio? Lui entra in casa nostra!?> urlò la donna portandosi una mano tra i capelli. "Gabriel non è un cattivo ragazzo " lo difese Alex. <Ah,no! Lo sappiamo entrambe ciò che dice la gente sul suo conto! Frequenta ragazzi poco raccomandabili, si comporta da ribelle, distrugge tutto ciò che incontra...e Johanna, Johanna era d'accordo con tutto questo? Lei gli permetteva di entrare in casa nostra!?> "ma lui era già venuto qui, ricordi la cena?". < Si tratta di un altro contesto, Alexandra! C'ero anch'io quel giorno, non eravate soli! Adesso è meglio che io vada, spero che la notte ti porti consiglio e che domani mattina tu sia pronta a scusarti con me. Con Johanna parlerò molto presto, e tu smetti di pensare a lui!> " non posso" rispose abbassando lo sguardo, "sarebbe come smettere di pensare". <Tu no puoi amare una persona che a malapena conosci! Non sai niente di lui> " so tutto ciò che conta" <ovvero?> "che mi ama" <lui non ti ama> rispose la donna alterandosi. "Ma tu cosa ne puoi sapere dell'amore?! Quando papà era in vita tu non facevi altro che dedicarti al tuo lavoro. Lo anteponevi a tutto!" <dopo tutto quello che faccio per te... è questo ciò che provi per me? Odio? Rabbia? Dio Alex io lavoro ogni giorno per farti stare bene, per garantirti una base economica e nonostante la sera sia distrutta vengo nella tua camera per chiacchierare un po'...e tu non fai altro che disprezzarmi?> urlò mentre le lacrime le solcavano il volto. La ragazza si pentì amaramente di ciò che aveva detto. Vedere sua madre in quelle condizioni la faceva star male. <Chi non porta addosso le cicatrici delle ferite d'amore, ride di chi le porta>disse guardando sua figlia negli occhi. <Ti proibisco di vederlo!!> le ordinò prima di chiudere, con un tonfo, la porta alle sue spalle.
Sua madre era la persona più importante, era il suo punto di riferimento: le aveva dato la vita, l'aveva cresciuta, le aveva impartito delle lezioni quando lei aveva smesso di andare a scuola a causa dell'incidente, aveva preso il posto di suo marito nell'azienda...ma non poteva permetterle di farle questo. Gabriel era un bravo ragazzo e lei ne era perdutamente innamorata, anche se non lo conosceva affatto. Grazie a lui era persino uscita di casa, per ben due volte!
Decise che avrebbe continuato a vederlo, anche senza il consenso di sua madre. Per una volta avrebbe infranto le regole e se ne sarebbe infischiata dei suoi ordini.
***
Non riusciva a chiuder occhio, le coperte, ormai, erano un'ammasso disordinato sul letto e il cuscino,troppo caldo, era stato lanciato sul pavimento. Si alzò e andò verso la scrivania, prese il diario dal primo cassetto, si sedette e iniziò a scrivere.
Perché questo litigioso amore, o amore odiato, tutto quanto dal nulla fu creato, vanità seria, pesante leggerezza, disarmonico caos di forme belle...
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