In soffitta, seduto sul futon, senza camice, Louis sembrava più giovane della sua effettiva età.
-Sei preoccupato per la differenza di età? Perché sembri un ragazzino- gli disse Harry, porgendogli una lattina di Coca-Cola e sedendosi accanto a lui.
-Anche. Ma soprattutto, non so cosa tu voglia. Cosa ci vedi in me? Voglio dire... parliamoci chiaro. So di essere abbastanza piacente, e c'è tutta la questione del fascino della divisa. Ma tu sei giovane. Sei bellissimo. Hai tutta la vita davanti a te. Potresti avere chiunque, al tuo fianco. O è solo un chiodo scaccia chiodo? Perché ti dico già fin da subito che per me non funziona. Le storielle non fanno per me- mise le mani avanti Louis.
-Non lo so cosa voglio, Louis. Per tanto tempo non ho più voluto niente, e non sono più abituato a volere qualcosa. So solo che quando sono con te, mi sento bene-
-Ecco, vedi, le tue parole mi confermano che ti sei preso una cotta per il dottor Tomlinson. Non c'è niente di male, ma io non mi approfitterò di te-
Harry scosse la testa, prendendola tra le mani. Poi si portò via i capelli dal volto, tornando a guardarlo.
-Ti sembro uno di cui potresti approfittare?-
-Harry, ci sono tanti modi per approfittarsi di una persona. Non solo fisicamente. È ovvio che da quel punto di vista non potrei mai-
-Io vorrei sapere perché ti fai tanti problemi, Louis. Perché hai accettato di prendere un caffè con me. Perché hai reagito così sotto quel pianoforte- affermò Harry, indicando un punto dietro di sé.
-Ed io vorrei sapere cosa ti aspetti da me-
-Che tu esca con me, semplicemente e serenamente, e che vediamo insieme cosa ne possa venir fuori-
-Sei sicuro?-
-Certo, che sono sicuro. E non mi interessa altro. Al diavolo l'età, al diavolo il tuo lavoro-
Louis lo osservò. Era così bello... con gli occhi di nuovo accesi, pieni di vita. Non era più il ragazzo spento ed assente che aveva conosciuto.
-Ok. Però ad una condizione- sparò a zero Louis.
-Quale?-
-Devi re-indossare la coccinella un'ultima volta-
-Questo è un colpo basso, e da te non me lo aspettavo- reagì Harry, ma Louis lo placò.
-Di cos'hai paura? La scelta è sempre aperta, non è che una volta deciso, debba per forza essere così per sempre. E non è un colpo basso. Ci sono cose che non puoi sapere di me, che condizionano quello che sono. Questo gesto mi darebbe la fiducia di cui ho bisogno per crederti-
-Mi chiedi tantissimo, Louis, e lo sai. Ci devo pensare. Nel frattempo... possiamo vederci?-
-Certo. Va bene- confermò Louis, ed Harry lo abbracciò.