9. Immaginazione

Teresa iniziò a baciare con passione e ardore le labbra di Nicholas, muovendosi sensualmente contro il suo corpo per donargli più piacere possibile. Era una donna davvero bella, con i lineamenti asiatici, i fianchi grandi e rotondi e la pelle scura. I suoi occhi neri e seducenti avrebbero fatto impazzire qualsiasi essere vivente, ma Nicholas l'aveva scelta per i capelli: lunghi, lisci e morbidi capelli setosi dal colore del carbone, così belli e curati che assomigliavano per davvero ai capelli di Julian.

Nicholas chiuse gli occhi, mentre la donna pian piano lo svestiva, tentando di ricostruire con la mente la faccia del suo amato Principe: vedere Julian in quello stato, con la pelle piena di succhiotti, lo aveva turbato non poco. Odiava il pensiero che qualcun'altro gli avesse potuto mettere le mani addosso, ma infondo cosa poteva farci lui? Era soltanto un misero servitore senza diritti, non poteva competere con l'odioso Duca Ludovic, che probabilmente era così ricco e potente da potersi permettere di compiere reati a destra e a manca senza affrontare le conseguenze.

"Mio signore, non posso continuare se non vi eccitate." Disse con estrema serietà la bella donna dai capelli neri, tastando con un dito il membro flaccido di Nicholas.

Al rosso, d'altro canto, non piacevano le donne. Almeno non del tutto: aveva già provato altre volte ad andare a letto con una ragazza, fallendo miseramente ogni volta. Di pagare un escort maschio, però, non se lo sognava nemmeno: quello di cui aveva bisogno in quel momento erano dei lunghi e setosi capelli neri, ed era sicurissimo che nessun uomo se li sarebbe fatti crescere a tal punto.

"Signore?" Insistette la ragazza corrugando le sopracciglia, mentre Nicholas finalmente uscì dal mondo dei sogni e alzò la testa per degnarla di uno sguardo.

"Mettiti a quattro zampe, per favore." Ordinò con tono calmo, mettendosi dietro di lei per poi penetrarla con un colpo rapido ma delicato. "E ti prego, non emettere alcun suono, altrimenti non sarò capace di immaginare."

"Immaginare?" Pensò Teresa senza però controbattere, decisa a rispettare la volontà del suo cliente. Gemette giusto un po' quando lui le entrò dentro, poi si morse il labbro e decise che non avrebbe più fiatato fino alla fine.

Vista da quella angolazione, la donna sembrava davvero la copia precisa di Julian; i morbidi capelli le ricadevano sulla schiena, dandole quell'aria maestosa e regale che il Principe possedeva in ogni istante della giornata. Nicholas raccolse ogni singola ciocca con le mani, tirandole a sè ed iniziando a muoversi con foga e desiderio, deciso a finire il più presto possibile.

Si era già pentito di aver fatto quella scelta, ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro: chiuse gli occhi e immaginò che al posto della ragazza ci fosse Julian, iniziando a prendere velocità finché, finalmente, non venne.

Non diede neanche a sè stesso il tempo di riprendersi che già si era rivestito, con ancora il fiatone e il cuore che gli batteva forte in petto.
La giornata era ancora lunga, doveva ritornare immediatamente a palazzo.

"È per il Principe Julian, vero?" Domandò Teresa con il respiro irregolare, stendendosi sul letto per riprendere fiato. Nicholas era stato davvero delicato con lei, ma le dimensioni del suo membro la avevano lasciata davvero senza il respiro. "Molti uomini o donne mi scelgono per i miei capelli neri, simili a quelli del Principe."

"Non parlare a voce alta, signorina. Alcune persone potrebbero ucciderti per essere stata troppo impudente." Sussurrò con voce gelida il rosso, rivestendosi completamente lanciandole una moneta d'oro. "Questa voglio dartela come mancia perché mi stai simpatica, ma credo che tu già sappia che non tutti i tuoi clienti saranno come me. Con certe persone è meglio non prendersi troppa confidenza, non si sa mai cosa possono fare."

"Già, ma io l'avevo già capito da prima che tu non sei come gli altri. Sei diverso, con lo sguardo malinconico e il tocco gentile di chi vorrebbe soltanto amare." Teresa afferrò la moneta senza fare troppi complimenti, senza staccare gli occhi dal ragazzo per nemmeno un secondo. "I miei clienti sono spesso luridi porci con la lussuria dentro agli occhi, tu invece sei differente. E delicato, molto delicato... Quasi come se lo stessi facendo con la persona che ami."

Ma Nicholas non rispose, si limitò semplicemente ad andarsene a testa bassa, in maniera rapida e agile per non farsi beccare da nessuno e arrivare il prima possibile a palazzo.
L'arrivo di Ludovic aveva scombussolato la quieta e semplice vita di corte, sicuramente la sera vi sarebbe stata una festa o qualcosa di simile per celebrare l'arrivo del futuro sposo del Principe, e lui non voleva di certo perdersela.

Entrò di soppiatto in camera sua, aprendo il vasto armadio che gli era stato concesso dal suo padrone ed iniziando a sfogliare tenute su tenute come se fossero le pagine di un libro. Si fermò soltanto quando trovò l'abito perfetto: bianco, con la cravatta argentata ed un lungo e candido mantello con pelliccia di ermellino ai bordi, roba che soltanto un re poteva permettersi.

La provò, sorridendo soddisfatto quando si accorse che gli calzava a pennello e ringraziando mentalmente Julian che gli aveva fatto quella generosa concessione, dopodiché chiamò la sua inserviente per domandarle del party di stasera.

"Sarà un ballo in maschera, Nicholas." Disse la donna tutta trafelata, che era corsa da lui in un millisecondo poiché preoccupata per la sua salute. "Dove sei stato, tutto il pomeriggio? Julian era in pensiero per te, non riuscivamo a trovarti."

"Julian era in pensiero per me?" Pensò il ragazzo con una punta di felicità, iniziando a frugare nel suo armadio per cercare una maschera adatta. "Margaret, ho un'idea per la festa di stasera, ma tu dovrai darmi una mano."

"Spero non sia una delle tue solite sciocchezze." Fece la donna roteando gli occhi in maniera esasperata, preparandosi mentalmente alla stupidaggine che Nicholas aveva in serbo per lei.

"Niente di sciocco, lo prometto." Gli occhi del rosso scintillarono di una strana luce quando lui finalmente trovò la maschera adatta: bianca e argentata, che copriva il naso e gli occhi in maniera da rendere irriconoscibile chiunque la indossasse. "Voglio che tu mi procuri farine fossili e cerussa, e ho bisogno che tu lo faccia prima di stasera."

"Oh cielo, che hai in mente? Niente di strano, spero..."

Nicholas rise, ravviandosi i capelli con la mano destra e sfoggiando il migliore dei suoi sorrisi. "No, voglio solo riprendermi ciò che è mio."

Angolo Autrice
Teresa è quel nuovo personaggio che tutti dovrebbero adorare~~~
Ci si vede al prossimo aggiornamento!

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