1. Solo uno schiavo
"Muovetevi, luride bestie." Sbraitò il mercante di schiavi, agitando in aria una frusta con fare minaccioso. Una delle sue possessioni, Nicholas, osò alzare lo sguardo per un secondo e si beccò una frustata sulla schiena in risposta. "Schifoso maiale, chi ti credi di essere per potermi guardare negli occhi? Sei solo una bestia pel di carota, un lurido verme che non può possedere neanche sé stesso. La prossima volta che farai una cosa del genere ti ucciderò."
Nicholas avrebbe tanto voluto chiedere un po' d'acqua all'uomo, ormai erano giorni e giorni che camminava incessantemente senza mai potersi riposare, ma decise saggiamente di rimanere in silenzio. Se quell'uomo si era arrabbiato per un semplice sguardo, chissà cosa avrebbe potuto fare se lui gli avesse rivolto la parola.
Guardò in basso, concentrandosi sui suoi piedi, ormai callosi ed insanguinati a causa della lunga traversata. Le sue braccia ed il suo collo erano incatenate ad una lunga e robusta serie di anelli metallici, che lo legava a sua volta agli altri schiavi.
Erano decine, forse centinaia, ma nessuno di loro aveva il diritto ad essere sé stesso. Non potevano parlare, lamentarsi, cercare di fuggire, perché se l'avessero fatto non ci sarebbe stato niente che li avrebbe potuti salvare dalla morte.
Alcuni schiavi lo erano sin da piccoli, strappati brutalmente dalle braccia dei loro genitori per essere venduti come merce al mercato. Altri, come Nicholas, lo erano diventati in seguito a causa delle vicessitudini della vita, ma anche a loro sarebbe capitato lo stesso destino.
"Fermatevi, stupidi sacchi di carne." Ordinò il mercante, tirando bruscamente la catena per fare segno agli schiavi di fermarsi. Finalmente erano arrivati a destinazione: il mercato, il posto dove sarebbero stati venduti a qualcuno da quell'uomo per un paio di spiccioli. Dopotutto la loro vita non valeva molto, solo un paio di monete a testa, tanto che probabilmente anche un cesto di frutta sarebbe valso di più.
"Che bel ragazzo!" Esclamò un vecchio dall'aspetto sgradevole, digrignando quei pochi denti gialli che gli erano rimasti. L'uomo si avvicinò a Nicholas con un'espressione maliziosa, iniziando a toccare per bene ogni centimetro del corpo del ragazzo.
"Lui è uno schiavo speciale." Disse il mercante, gonfiandosi il petto dall'orgoglio mentre elencava le qualità di Nicholas con un sorriso sornione sulle labbra. "È forte e resistente come un toro, sarebbe in grado di svolgere anche la più dura delle mansioni. Ma la cosa che lo rende speciale sono i suoi capelli: rossi come il fuoco, rari a tal punto che chiunque vorrebbe possederlo."
"E di grazia, quanto sarebbe il prezzo di questo bel giovanotto?" Il vecchio si fregò le mani, eccitato all'idea di poter comprare un qualcosa di così pregiato.
"Venti pezzi d'oro; lo so che è un po' caro, ma dopotutto non mi può biasimare. Uno schiavo simile è degno soltanto di un re, quindi il suo prezzo deve essere tale."
"Puah, ve lo potete tenere!" L'uomo si allontanò pestando i piedi, visibilmente irritato. Probabilmente pensava di cavarsela con un paio di monete di bronzo, il prezzo di qualsiasi altro schiavo.
Il pomeriggio passò velocemente, tra gente che provava a contrattare il prezzo troppo alto ed altri ancora che allungavano un po' troppo le mani sul corpo del povero Nicholas.
Finalmente arrivò la sera, e una presenza un po' diversa dalle altre fece la sua comparsa al mercato.
"Sto cercando qualcuno di abbastanza forte da poter diventare la mia guardia del corpo." Esordì con voce calma e fredda un ragazzo dai lunghi e lisci capelli neri, vestito con abiti pregiati che facevano ben intendere le sue nobili origini. Il ragazzo era circondato da due uomini possenti e robusti, che accentuavano ancor di più la sua corporatura esile e slanciata.
"Ma certo, Mio Signore, venga pure da questa parte. Ho molti schiavi che potrebbero fare al caso suo." Lo invitò con fare condiscendente il mercante, felice di aver finalmente trovato un cliente degno di quel nome, dopo un intero pomeriggio a scacciare via pezzenti e poveracci.
"Questo si vedrà." Il ragazzo iniziò a guardare con disinteresse gli uomini che gli venivano proposti dal venditore: certi erano troppo bassi, certi troppo deboli, altri ancora emanavano un odore sgradevole. Erano tutti difettosi in qualcosa, probabilmente nessuno di loro sarebbe stato in grado di svolgere in modo efficiente il compito di sua guardia personale. "Questi schiavi sono uno peggio dell'altro, non mi sarebbero di alcun aiuto. Non sono qui per perdere tempo, non ha davvero niente che potrebbe fare al caso mio?"
"Beh, forse sì. Ma le verrà a costare un bel po'."
"I soldi non mi mancano di certo, al contrario della pazienza. Farà meglio a mostrarmi qualcosa di veramente utile, altrimenti la impicco."
"Suvvia, non dica così. Penso proprio di avere lo schiavo perfetto per lei." Deglutì nervosamente il mercante, afferrando per un braccio Nicholas e costringendolo ad avanzare. "Guardi un po' che roba, questo non lo vedrà da nessun'altra parte. È uno schiavo dai capelli rossi e dagli occhi azzurri, cos'altro ci può essere di meglio?"
Il giovane nobile scrutò Nicholas con i suoi occhi rossi, che avevano un taglio così bello e particolare da farli sembrare crudeli e spietati. Effettivamente quello sembrava davvero un ottimo schiavo: forte, possente, con i muscoli ben sviluppati ed un faccino davvero niente male. I capelli rossi gli coprivano la fronte, conferendogli un'aria minacciosa e misteriosa allo stesso tempo, proprio quello che il ragazzo stava cercando.
"Lo prendo." Disse senza pensarci due volte, lanciando al mercante un sacchetto contenente ben quaranta monete d'oro. Non aveva chiesto il suo prezzo perché non gl'interessava neanche, dopotutto i soldi erano l'ultima cosa che gli mancava.
Si girò con fare altezzoso, senza neanche degnare il mercante di uno sguardo, e ritornò alla sua carrozza, mentre le due guardie che l'accompagnavano si occuparono di slegare Nicholas e trasportarlo con loro fino al castello reale.
Nicholas stette in silenzio per tutto il viaggio, ancora spaventato per quello sarebbe potuto accadergli in futuro.
Una cosa era certa: se quel ragazzo aveva speso così tanto per lui, di sicuro non l'avrebbe lasciato andare tanto facilmente.
Angolo Autrice
Cosa accadrà al povero Nicholas, tutto solo e sperduto in terra nemica?
Cosa avrà in mente il Principe per lui?
Grazie a tutti per aver letto il primo capitolo della storia, siete magnifici! Spero tanto che seguirete anche questa mia storia, ci si vede al prossimo aggiornamento.
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