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Ero al campo al fiume a vedere l'allenamento dei ragazzi.Stavano migliorando a vista d'occhio e ormai erano diventati bravissimi;ciascuno di loro aveva uno spirito guerriero.
Ero seduta in panchina intenta a guardare le loro mosse,con Kaori sulle gambe,quando la palla andò a finire piuttosto in alto.Fu allora che una figura sbucò dai cespugli e colpì la palla con una tecnica micidiale,che conoscevo fin troppo bene,la "Spada micidiale".Divenni subito tesi,tanto che Kaori se ne accorse e mi chiese cosa fosse successo.Non risposi.
L'uomo toccò terra e potei vederlo meglio;era proprio lui,il ragazzo che moltissimi anni fa mi aveva rubato il cuore, l'italiano Paolo Bianchi.
Si avvicinò a Mark e lo salutò calorosamente.Le uniche parole che mi uscirono dalla bocca fu il suo nome,in un sussurro.Lui si girò e mi sorrise,poi si avvicinò.Tolsi la ragazzina dalle mie gambe e mi alzai in piedi.
"Hey,vedo che non sei cambiata molto."
In effetti aveva ragione,l'unica cosa che era cambiata in questi anni erano i capelli,più lunghi e con una frangetta laterale.
Lui invece era cambiato molto:i capelli erano più corti,tagliati sotto;il fisico era diventato più scolpito e gli occhi erano l'unica cosa che non erano cambiati,ma erano sempre bellissimi.
Rivolsi lo sguardo più lontano e vidi un Arion sul punto di esplodere.
Paolo all'improvviso mi abbracciò e il mio ragazzo uscì dal campo tutto infuriato.Mi sciolsi da quell'abbraccio e gli corsi incontro,bloccandolo per il braccio.
"Tornatene dall'italiano."Mi disse in tono brusco.
"Andiamo,non essere geloso.È solo un mio amico che non vedo da molto."
"Amico?Sai,ti ho vista come lo guardavi."
Si liberò dalla presa e continuò a salire le poche scale che dividevano il campo dal resto della strada.Mi affrettai a raggiungerlo e pararmi davanti a lui.
"Smettila!Lui non mi interessa minimamente."Mi avvicinai."L'unica persona che mi interessa sei solo tu."E avvicinai le mie labbra alle sue.
"Se avete finito noi dovremmo continuare l'allenamento."Urlò Samguk facendoci segno con la mano di tornare.
Arion mi prese la mano e tornammo al campo,lui tornò ad allenarsi e io rimasi in piedi a guardarli.
"Allora...cosa hai fatto in tutti questi anni?"Mi chiese Paolo affiancandosi vicino a me.
"Sono tornata in Giappone,ho continuato a giocare a calcio e cose così."

Quando finì l'allenamento andai a fare una passeggiata per il centro della città e in ogni negozio che mi attirava.Comprai una maglietta,un pantaloncino e un paio di scarpe.
Durante il ritorno a casa il cielo di incupì e il rumore dei tuoni si sentiva benissimo.Feci appena in tempo a ripararmi sotto un albero che cominciò a piovere.
"Che bello!"Dissi sarcastica.
Vidi in lontananza una persona conosciuta che arrivava da questa parte.
"Ti serve un passaggio?"Mi chiese quando fu vicino.
Annuii con la testa e mi riparai sotto il suo ombrello,mentre mi accompagnava a casa.Restammo in silenzio per tutto il tragitto,probabilmente molto imbarazzati.
"Per quanto riguarda ciò che è successo quasi quindici anni fa..."Dicemmo insieme e arrossimmo.
"È storia passata,giusto?"Chiese.
"Giusto.Adesso ognuno penserà alla propria vita."Risposi.
Arrivammo davanti a casa mia e la pioggia cessò.Mi accompagnò alla porta ma lì vicino scivolai su una pozzanghera e lui mi prese al volo.In quel momento ricordai ciò che successe quindici anni prima circa.

Flashback
Ero inseguita da tutta l'Orfeo,che mi aveva vista palleggiare sulla spiaggia.Mi ero da poco trasferita in Italia dopo che con la Raimon sconfiggemmo gli alieni.Ero travestita da ragazzo,in modo che nessuno capisse il mio vero aspetto.
Stavo correndo per non far vedere a loro la verità;il terreno era scivoloso a causa della pioggia avvenuta la notte prima.D'improvviso scivolai dentro una pozzanghera e il capitano della squadra,Paolo,mi prese al volo.La scivolata fece cadere il cappuccio.
Fine flashback

Ora eravamo nella stessa situazione.
"Ne ero sicuro."Sentimmo dire.
Ci girammo;Arion ci stava guardando con aria schifata.
"Non è come pensi."Dicemmo.
Paolo tolse le braccia e caddi a terra,dolorante.
"Posso spiegarti."Dissi alzandomi.
Lo guardai;avevo le braccia incrociate e l'aria infastidita.Cercai di formare il dialogo prima nella mia mente ma niente.
"Ascolta..."

Scusate per il capitolo di cacca ma questo è il meglio che sono riuscita a scrivere tra scuola,sport e malattie.Perchè ho avuto la febbre,si.Comunque da questo capitolo in poi ci saranno molti flashback (credo) che riguarderanno quello che successe in Italia in un tempo remoto.Vi assicuro che non saranno pensati al momento,ma sono pezzetti di film mentali che mi facevo in quarta e quinta elementare quando spiegavano,quindi quando ho inventato il personaggio.
Un'altra cosa.Scrivetemi a quale personaggio avete pensato quando è arrivato con l'ombrello,sono curiosa.
Buonanotte❤️.

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