61. L'Annuncio della Speranza

Bridget

Di tutti gli sguardi puntati su me e Ryan, soltanto uno è capace di percorrermi il corpo di scosse e brividi.

Mi ci vuole uno sforzo enorme per non incontrare le iridi nere di Mason, che non mi abbandonano un solo attimo, mentre percorro il tragitto dall'entrata della Sala al palco, insieme a mio fratello.

Mark ci aspetta sulla struttura di legno, impaziente di dare il via alla cerimonia. Giurerei di aver visto i suoi occhi glaciali sciogliersi e commuoversi al nostro arrivo. Nonostante la rabbia che provo nei suoi confronti, non posso fare a meno di pensare a quanto dev'essere stata dura, per lui, aspettare questo momento, dopo anni di morti e speranze che si affievolivano in sbuffi di vento.

Gli abitanti dell'Accademia sono seduti e trepidanti, vestiti di abiti eleganti e gioielli che scintillano sotto il lampadario di cristallo. La prima fila è occupata dall'Esercito. Noto con stupore che anche Carter ed Emily indossano la giacca azzurra. Mi appunto mentalmente di chiedere loro spiegazioni, dopo.

Scorro gli occhi sugli altri membri principali, sette in tutto, fino ad arrivare a Mason. Incurva le labbra insù, di pochissimo, ma quel sorriso accennato basta per darmi sicurezza.

Il direttore ordina silenzio e si prepara a parlare, posizionandosi davanti all'asta del microfono. Io e Ryan ci mettiamo poco dietro di lui.

«Ultimamente, ci ritroviamo sempre riuniti qui. Di solito, questo accade per qualche tragedia, che non manca mai. Ogni volta che perdiamo un Guerriero, perdiamo un briciolo di speranza. Va avanti così da sedici anni. Dopo un po', tutti ci siamo domandati "Ma perché continuiamo a fare questo?". Bene, oggi voglio fornirvi la risposta. Il motivo per cui ci battiamo contro il male da tutto questo tempo, sono i due ragazzi che vedete alle mie spalle. Loro sono i figli di Den e Selene. La conoscete tutti, la storia. È la prima cosa che avete imparato. E, ne sono certo, molti di voi hanno pensato spesso che sono stati ingiusti ed egoisti. Seth ha rovinato la loro vita e, come un effetto domino, tutti ne siamo rimasti scottati. Non è colpa loro, ma di quell'uomo che tutti noi ci stiamo impegnando a sconfiggere. Con la formazione di un nuovo Esercito, abbiamo fatto un enorme passo avanti verso il nostro obiettivo. Adesso, ne faremo un secondo. Quello più importante. Quello che darà, finalmente, una svolta alle nostre vite. Abbiamo atteso l'arrivo del Principe e della Principessa con ansia. Questa sera, sono immensamente felice di annunciare una nuova speranza: Bridget e Ryan Kelley.»

Mark ci cede il posto al microfono, mentre dalla platea si sollevano rumorosi battiti di mani. Ryan mi fa intendere, con un cenno, che devo essere io a parlare. In fin dei conti, sono io quella che è stata strappata via dalla propria normalità, per poi trovarsi catapultata qui.

Cerco due gemme scure come la notte, tra la folla, che mi infondono serenità. "Puoi farcela", urla lo sguardo di Mason. Sì, posso farcela.

«Non avrei mai potuto immaginare che la mia vita avrebbe preso questa piega. Da un giorno all'altro, è cambiato tutto. Sono arrivata in Accademia - che, all'inizio, mi sembrava peggio del carcere - e mi sono unita a voi. Tra queste mura ho riscoperto me stessa. Ho capito cosa conta davvero. In pochi mesi, mi sono adattata alle vostre complicate abitudini. Rischiate la vita ogni giorno, per seguire i vostri ideali, e vi ammiro tanto. È partito tutto dai miei genitori. Sono stati puniti perché si amavano, ma siamo noi a dover trovare una soluzione. Io e mio fratello, un giorno, prenderemo il loro posto. E, lo giuro su me stessa, faremo di tutto per essere all'altezza di questo compito. Saremo le guide di cui avete avuto sempre bisogno. Aspettate la giustizia da anni, volete il vostro regno indietro da anni, desiderate vendicarvi da anni. Adesso, potete ottenere tutto ciò. Vi ringrazio con tutto il cuore di avermi accettata. Vi dico grazie, perché siete riusciti a farmi sentire parte di qualcosa. Posso promettervi che la nostra storia avrà un lieto fine, e che lo troveremo insieme.»

Le mie parole incoraggianti scaturiscono lacrime e sorrisi che mai avrei pensato di ricevere, conditi da applausi ed esclamazioni gioiose.

«Vuoi aggiungere qualcosa?» bisbiglio a Ryan, allontanandomi dal microfono.

«A questo punto, direi che possono iniziare i festeggiamenti» dichiara mio fratello, prendendo per pochi secondi il mio posto.

Tutti gli invitati si trovano d'accordo. Si alzano dalle sedie e si dirigono verso il banchetto che hanno preparato le addette alla cucina, a ridosso della parete sinistra della Sala. Le sedie vengono spostate per fare spazio al centro, illuminato da un lampadario di cristalli pendenti.

Io, Ryan e Mark scendiamo dal palco per lasciare spazio a un gruppetto di Guerrieri che si occupa della musica.

«Sei stata notevolmente brava, Bridget» si complimenta il direttore. «Hai la stoffa della Regina, sai?»

«La ringrazio» mormoro in risposta.

Mi rivolge un sorriso tiepido e, in seguito, si dilegua per unirsi al ricevimento, mentre io rimango interdetta e immobile.

«Forza, sorellina, abbiamo un sacco di gente da salutare» mi annuncia Ryan.

Mio fratello mi trascina da una parte all'altra della Sala Principale. Persone che si congratulano con noi, che ci ringraziano per il sostegno, che mi fanno complimenti per il discorso. I muscoli facciali mi si sono indolenziti a furia di sorridere a tutti.

«Siete stati bravissimi, ragazzi» esordisce qualcuno, alle nostre spalle.

Sul volto di Ryan si fa strada un sorriso. Un sorriso che esprime felicità da ogni angolazione. Ci giriamo e incontriamo gli occhi scuri della Guerriera.

Mackenzie, fasciata da un abitino bianco, ci fa un sorriso smagliante. Per la prima volta, le sue iridi emanano emozioni pure, e non recitate, come mi è sempre parso. Il colore del vestito la fa sembrare un angelo sceso dal paradiso, con le iridi e i capelli corvini.

Lei e Ryan si guardano dritto negli occhi, comunicandosi emozioni e parole silenziose.

«Vi lascio da soli» mi affretto ad andarmene, per lasciare loro un po' di privacy. Se così si può definire, visto che siamo sommersi da gente.

Adocchio Carter, Emily e Alexandra davanti al buffet. Raggiungerli risulta più difficile del previsto: vengo bloccata ogni due passi da qualcuno, che si ferma a dedicarmi lodi e lusinghe. Non appena arrivo in prossimità dei tavoli colmi di cibo e bevande, le braccia di Alex mi stringono.

«Sei stata eccezionale!» grida, per sovrastare il chiasso delle voci e della musica. «Poi, sei uno schianto con questo vestito. Annie ha davvero superato se stessa.»

Le do ragione e mi districo dal suo abbraccio soffocante. La mia migliore amica indossa l'abito color lavanda che le ha fornito la sarta e ha raccolto i capelli con il ferma capelli di diamanti. È davvero bellissima, e non sono l'unica a pensarlo, dato che Carter, al suo fianco, la sta praticamente divorando con gli occhi.

Il Guerriero distoglie gli occhi verdi dalla sua ex-ragazza e mi cinge i fianchi con il braccio, tirandomi a sé in una stretta affettuosa. «Eccola qua, la mia Rossa. Devo dire che te la cavi con le parole incoraggianti.»

«Da quando tu ed Emily siete nell'Esercito?» gli chiedo.

«Da ieri» risponde Emily. Porta la divisa azzurra e bianca e ha lasciato i capelli biondo-argento sciolti. Leggendo la scritta sulla giacca, capisco che ha ottenuto il ruolo di Tenente. «Hai fatto un bellissimo discorso, Bridget.»

«Vi ringrazio, ragazzi. Grazie per essermi stati vicini.»

Sono riconoscente a tutti e tre, perché mi hanno voluta al loro fianco quando non avevo più nessuno.

«Di niente, Rossa. Ti vogliamo bene» mi sorride dolcemente Carter.

D'un tratto, una mano si posa sulla mia spalla, facendomi sobbalzare e voltare con uno scatto. Davanti a me c'è una ragazza dalla chioma biondissima, accecante sotto la luce dorata del lampadario.

«Ciao, Bridget» mi saluta Tiffany, la voce debole e imbarazzata.

«Sì?» faccio, cercando di non apparire troppo acida.

Tiffany tiene gli occhi calati sulla punta dei suoi tacchi a spillo rossi, torturandosi le mani. Ha scelto un vestito dello stesso colore delle scarpe, che aderisce sulle sue forme e mette in evidenza la sua figura slanciata.

«Io... volevo chiederti scusa.»

Spalanco le palpebre per lo stupore. «Cosa?»

«Dire che sono stata una stronza invidiosa, da quando ti ho conosciuta, è poco. Sai quello che mi è successo, ed è solo grazie a Mason se l'ho superato. Poi se arrivata tu e me l'hai portato via. Ho sbagliato a fartene una colpa, perché al cuor non si comanda. È così che si dice, giusto? Beh, in ogni caso, mi dispiace da morire. Ti chiedo di perdonarmi. Ho deciso di aiutarlo nel suo stupido piano, ma non era mia intenzione farti star male, davvero.»

Noto che pronunciare queste parole le costa una fatica tremenda: non dev'essere facile accantonare l'orgoglio che possiede. Ha fatto uno sforzo enorme, solo per scusarsi con me.

«Non voglio essere tua nemica, Tiffany. Sarà complicato diventare amiche, ma proviamoci.»

I suoi occhi castano-verde si sgranano. «Quindi, mi perdoni?» esclama, senza nascondere il sollievo.

Annuisco e lei prova a trattenere un sorriso, mordendosi le labbra. Si schiarisce la voce e si ricompone, buttandomi uno sguardo altezzoso. «Bene. Ci vediamo.»

Poi, si allontana nel suo vestito color fuoco, ostentando ancora un velo di avversione nei miei confronti.

«Quella ragazza non la capirò mai» borbotto a me stessa.

Quando mi giro verso i miei amici, scopro che mi fissano in modo sconvolto.

«Che c'è?» chiedo loro, stranita dalle loro occhiate.

«Hai appena stretto un accordo con quell'arpia, Bree?» sbotta Alex.

«Non ho voglia di farmi dei nemici inutilmente» giustifico la mia scelta. «È tempo perso.»

«Non hai torto. Avere Tiffany come nemica è peggio che essere mandati in esilio» concorda Emily.

«Bree, qualcuno ti sta cercando» fa Alex, maliziosa, cambiando argomento.

Sposto lo sguardo sull'altra estremità della Sala Principale, dove Mason, che si scruta freneticamente intorno, sembra stia aspettando qualcuno.

«Che aspetti, Rossa? Va' dal tuo principe!»

Spazio Autrice

Allora, vi é piaciuto l'inizio della cerimonia? Il discorso di Mark racchiude un po' la storia dei Guerrieri, piena di sconfitte e tantissima speranza. Con l'arrivo di Bree e Ryan si è aperta una strada, una possibilità per sistemare tutto. E anche Bree, che é stata obbligata a entrare nel loro mondo, si sente finalmente pronta ad aiutarli, pronta a combattere Seth, pronta a trovare un lieto fine.

Fatemi sapere le vostre opinioni, mi piacerebbe un sacco❤

Xoxo🎤

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