6. Cambiamento Radicale
Mason
«Cosa diavolo ti è saltato in testa, Emily?»
Gli occhi blu della ragazza roteano e dalle sue labbra scappa un sospiro esasperato. «La smetti di fare sempre la stessa domanda?»
Le lancio un'occhiata di disapprovazione. «Forse non ti rendi conto del casino che hai combinato.»
«Ci guardano tutti» si intromette Carter. «Sei diventata una celebrità, Emy.»
Emily ignora l'osservazione di Carter. Con il capo alto e la postura fiera, continua a camminare, sotto gli sguardi curiosi dei Guerrieri che parlottano tra loro. Io e Carter la seguiamo lungo il corridoio. Siamo diretti a lezione e le pupille insistenti degli altri studenti ci graffiano il corpo.
La notizia della ragazza che stanotte è entrata in Accademia ha già fatto il giro dell'istituto, generando caos tra gli abitanti dell'edificio. Ognuno abbozza ipotesi sull'identità della nuova arrivata e si ferma a scrutare indiscretamente Emily, tra bisbigli e borbottii. Dopotutto, è stata proprio lei a permettere l'ingresso di una sconosciuta nella nostra scuola.
Quando ci ha raccontato per filo e per segno l'accaduto, anche noi siamo rimasti stupiti. Nessuno entra in Accademia. Le barriere impediscono l'accesso a chiunque non abbia il nostro sangue.
«Lei com'era?» Carter ricomincia con l'interrogatorio. Sta sommergendo Emily di domande e, a giudicare dall'espressione irritata di lei, suppongo che stia per spazientirsi.
«È una normale adolescente, Carter» risponde, secca. «Né un extraterrestre, né una creatura mitologica. Una ragazza.»
«Se è così normale come dici, perché l'hai portata qui?» le chiedo, di nuovo, con un chiaro nervosismo nella voce.
Trovo che la sua decisione sia stata pessima. Non capisco cosa l'abbia spinta ad accompagnare qui un'umana: Emily è sempre stata riflessiva e ponderata. Non commetterebbe mai una simile imprudenza, non senza motivo. Peccato che non voglia spiegarmi le sue ragioni.
Emily si blocca e si gira a guardarci. Afferra me e Carter per il polso e ci trascina dietro l'angolo deserto del corridoio, lontano dalle orecchie ficcanaso dei Guerrieri.
«Ascoltatemi bene» esordisce in tono perentorio, lasciandoci. Nelle sue iridi color oltremare splende una luce di stizza. «Quella ragazza è normale solo fuori. L'ho portata qui perché intorno a lei c'era un'energia strana, troppo forte per una persona comune. Capite? Non è umana. Sono quasi sicura che sia un'Arcandida.»
La sua affermazione finale aleggia in bilico tra me e Carter per qualche secondo, soffiandoci addosso sconcerto e scolpendo i nostri lineamenti in cipigli esterrefatti.
«Perché non ce l'hai detto subito?» domanda Carter, interrompendo il mutismo.
«È assurdo. È follia, Emily» commento. «Lo sai che non può esserci un'Arcandida a piede libero per New York. Ci siamo trasferiti tutti qui.»
«Forse è fuggita durante la guerra. Magari si è rifugiata in città con la sua famiglia» ipotizza Carter.
«Rimango del parere che tutto ciò sia impossibile» mi impunto ostinatamente. Quelle riguardanti la nostra comunità sono le uniche certezze che ho: non permetterò a una ragazzina qualunque di demolirle.
«Beh, lo vedrai con i tuoi occhi, quando si sveglierà» ribatte Emily.
Sono sul punto di proseguire la discussione, ma lo squillo del suo cellulare smorza le mie parole. Emily recupera il dispositivo dalla tasca e sbuffa, leggendo in nome del mittente della chiamata.
Accetta la telefonata, portando il cellulare all'orecchio. «Sì, Mark?»
Io e Carter manteniamo il silenzio, mentre lei conversa con Mark. Recepisco qualche frase pronunciata dall'uomo, in tono vagamente inflessibile. Emily risponde confermando, nonostante l'espressione infastidita che le piega i lineamenti diafani del viso. Quando termina la telefonata, posa il cellulare e ricolloca i suoi occhi blu su di noi.
«Mark vuole vedermi. Vuole sapere di nuovo com'è andata ieri sera» ci comunica. «È meglio che lo raggiunga. Sta dando di matto.»
Ci saluta e la osserviamo allontanarsi, svoltando dietro l'angolo del corridoio. Io e Carter riprendiamo l'andatura verso la nostra classe, immersi entrambi nei nostri pensieri.
«Secondo te, è così improbabile che la ragazza sia un'Arcandida?» mi chiede Carter.
«Finché non la vedrò con i miei occhi, non crederò alla storia di Emily.»
«La conosciamo da una vita, amico. Sai che non sbaglia mai.»
Sospiro, sapendo quanto abbia ragione. Emily, oltre a essere una delle Guerriere più professionali dell'Accademia, è anche la nostra migliore amica. Io, lei e Carter siamo inseparabili dall'età di cinque anni.
«Lo so, lo so, ma questa situazione scombussolerà la nostra vita, se è reale» asserisco.
Carter inarca un sopracciglio scuro. «Allora è questo, il problema? Non vuoi che le nostre esistenze si trasformino?»
Impreco sottovoce, perché mi ha già capito. Non posso nascondergli nulla, non a lui. «Sai che odio le novità. E questa ragazza sa tanto di cambiamento radicale. Porterà solo disastri.»
«Non l'hai neanche conosciuta.»
«È bastato il suo arrivo per sconvolgere l'intera scuola» gli rammento. «Non c'è bisogno di conoscerla.»
«Pensala come vuoi» si arrende di fronte alla mia cocciutaggine. «Ma non può essere così terribile come dici.»
La conversazione cade in seguito all'ultima frase pronunciata da Carter. Raggiungiamo l'ingresso della nostra aula, senza più fiatare. Oltre la porta spalancata, scorgo la cattedra vuota e le file di banchi occupate da studenti che chiacchierano.
Il mio migliore amico oltrepassa l'uscio. Notando che non lo seguo, si volta a guardarmi. «Non vieni?»
«Credo che andrò ad allenarmi. Non riuscirei a concentrarmi, in questo momento.»
Il ragazzo scrolla le spalle. «D'accordo. Ci vediamo dopo in mensa.»
Entra nella classe della professoressa di geografia arcandida e io ripercorro a ritroso il corridoio. Ho troppi pensieri per la testa: non sono in grado di sostenere una lezione teorica.
Scendo le scale, fino a giungere al pian terreno. Il primo livello dell'Accademia è adibito alle sezioni elementari e all'asilo, per i pochi bambini presenti. Il secondo e il terzo piano sono occupati dalle aule degli studenti più grandi, a partire dai dodici - età in cui si comincia l'addestramento da Guerriero - fino ai diciotto anni. Io e i miei migliori amici frequentiamo il settimo anno, l'ultimo.
Al piano terra si trovano i luoghi pubblici accessibili a ogni abitante dell'Accademia. La rampa di scale termina nell'atrio. È deserto, dato che tutti gli studenti sono a lezione. Tranne me, naturalmente.
Dall'imponente ingresso della scuola filtrano fasci di luce. Il sole penetra dalle vetrate colorate che formano i battenti del portone, sui toni del blu, modellate a disegnare lo stemma di Arcandida.
Giro a destra e proseguo in avanti, avendo come destinazione la palestra. Passo di fronte alla porta metallica dell'infermeria e svolto in un corridoio adiacente. Qui le pareti sono tappezzate di dipinti e l'aria profuma di antichità.
Me ne accorgo quasi subito. I miei piedi si arrestano. La mano corre ai bottoni del gilet, quasi in automatico. Li slaccio e agguanto il pugnale che tengo nella tasca interna. L'elsa gelida mi trasmette una sensazione di fredda sicurezza.
Dinanzi a uno dei quadri, c'è qualcuno. Una ragazza, a giudicare dalla costituzione esile e dalla cascata di capelli ondulati. Non ne scorgo il volto, dato che è girata di spalle, ma non indossa la divisa accademica.
Muovo un passo in avanti e vengo schiaffeggiato brutalmente da una folata di energia invisibile. L'aura emessa dalla sconosciuta mi ha ingabbiato in un globo di scariche nocive, fintamente buone. Tutto, intorno a me, grida pericolo.
Per questo, mi avvicino lentamente all'intrusa, a passi morbidi e cauti, stringendo tra le dita il pugnale d'argento dalla lama scintillante.
Spazio Autrice
Ciao readers! Eccovi il sesto capitolo, dal punto di vista di Mason, il nostro protagonista.
Abbiamo scoperto che è il migliore amico di Emily (la ragazza che ha salvato Bree nello scorso capitolo). Con loro c'è anche Carter, un nuovissimo personaggio. Sono sicura che lo adorerete, andando avanti.
A Mason non piace il fatto che Bridget sia entrata in Accademia. Non ha un buon presentimento su di lei. Alla fine del capitolo, poi, si imbatte in qualcuno di stranamente pericoloso. Chi sarà?
Ci vediamo nel settimo capitolo, con il risveglio di Bridget. Nel frattempo, lasciatemi una stellina e qualche commento, se vi va.
Xoxo⚡
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