🗣️ Salute Mentale

12 ottobre 2020

Scrivo questo con un certo ritardo rispetto alla data fissata internazionalmente per ricordare la salute mentale (ovvero il 10 ottobre). Ma non importa, perché di questo tema bisognerebbe parlare in qualunque momento dell'anno. C'è ancora tanto stigma circostante le patologie e i disturbi mentali. Per qualche motivo si fatica tuttora a riconoscerli come tali, a considerarli al pari delle altre malattie. Probabilmente perché sono più difficili da identificare e si tendono a confondere spesso con un semplice capriccio o un'inettitudine prettamente caratteriale della persona. Questo non fa che isolare ulteriormente chi ne soffre, oltre che indurlo/a a pensare di essere nel torto, che il problema sia alla sua portata e che se non riesce a risolverlo è perché è una persona inadeguata, inadatta a vivere, impossibilitata a integrarsi nella società di cui fa parte. Perché è questo il problema della nostra società, dobbiamo conformarci costantemente ai suoi ritmi, e se qualcuno dovesse rimanere indietro, col cavolo che ci si ferma ad aiutarlo; tutte le energie vanno spese per il "bene superiore", per alimentare il mercato e quei pochi che ne traggono veramente vantaggio. Ma cosa vale la collettività se non ci si occupa dei singoli? Quante preziose, brillanti vite si estinguono ogni giorno solo perché nessuno è stato in grado di comprendere i loro mali. Dei mali che non li definiscono come persone, ma che purtroppo sono ospiti indesiderati dei loro corpi e come parassiti ne risucchiano l'anima.

La depressione non è cool, non fa figo essere depressi. E non è nemmeno sinonimo di quella malinconia che viene a visitare ciascuno di noi occasionalmente. Usiamo le parole in maniera appropriata. La depressione è una condizione clinica tra le più spietate e minimizzarla sarebbe un gravissimo errore. Non si risolve dicendo a chi ne soffre che è "una cosa passeggera" o che dovrebbe guardare "il lato positivo delle cose", che in realtà ha tutto ciò che gli/le serve e non ha nessun motivo per stare male. Mi dispiace, ma pur non dubitando delle buone intenzioni dietro a queste parole, non è così che funziona. La depressione è una malattia e come tale dev'essere trattata. Per caso dite a un malato di diabete che deve smettere di avere troppi zuccheri nel sangue? O a un infortunato di alzarsi dalla carrozzina e camminare? Non mi sembra...quindi, per favore, imparate ad ascoltare chi vi dice di sentirsi impotente. Riconoscere il demone per quello che è costituisce il primissimo passo per sconfiggerlo. Siate empatici, sempre. Nessuno va lasciato indietro.

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