🗣️ Risposta a @Lorenzzz03 sull'emergenza attuale e la solidarietà

Aprile 2020

Tutto è partito da una risposta che si è fatta troppo lunga (eh, non ho il dono della sintesi), sulla bacheca di Lorenzzz03. Egli aveva aperto un'interessante (come sempre! ☺️) conversazione sull'emergenza sanitaria e sociale che stiamo affrontando, con l'auspicio che, dopo che sarà tutto finito, noi avremo imparato da questa grande sfida il valore di stare in comunità, diventando cittadini un po' più responsabili e altruisti. Questa è la risposta che ho dato.

Lo spero davvero guarda. Tante cose si possono imparare da questa emergenza, anzitutto che non bisogna dare nulla per scontato. La nostra salute, il nostro igiene, la nostra incolumità; è bastato un virus minuscolo e invisibile per destabilizzare il sistema sanitario di tutto il mondo. Siamo creature così fragili...eppure c'è gente che pensa ancora che questa faccenda non li riguardi, e gente che addirittura la usa per giustificare la discriminazione...quelli che all'inizio hanno aggredito i cinesi, con le parole o coi fatti, spero ora si siano resi conto di come ci si senta a essere incriminati di una cosa simile, per la sola nazionalità. D'altronde, a un certo punto il virus è stato associato all'Italia...ancora, con la meschina presunzione che tutto questo sia un problema degli altri. Io amo questo Paese, ho tanta fiducia in esso, ma se l'irresponsabilità e la negligenza sono ancora ampiamente diffusi (e lo sai anche tu, qui in Piemonte sentiamo tuttora di scappatelle in montagna e aggregazioni al parco), il lavoro zelante e incessante del personale sanitario diventa tutto inutile...e non voglio credere che sia così.
Altro punto: non so te ma io sto iniziando a guardare il mondo virtuale in maniera un po' diversa rispetto a prima. Sto iniziando a vedere il suo lato benefico, che prima non avevo percepito abbastanza; cioè, mi pare si sia creata una grande, accogliente comunità che in qualche modo sopperisce parzialmente al temporaneo assopimento della vita sociale. Stranamente ci sentiamo più connessi, e sì, anche più vicini agli altri...pensiamo all'iniziativa di darci appuntamento alle sei di sera per fare un po' di musica. È partito tutto da lì.
È una cosa stupenda. Spero davvero che, quando finirà quest'emergenza, non si sarà persa quest'abitudine di comunicare con chi ci sta intorno, anche se non lo conosciamo affatto. Lo spero tanto.
Un'ultima considerazione (poi la smetto ahah): è una sensazione pazzesca, ma in qualche modo inizio a capire come ci si senta a stare in guerra, o in una qualche dittatura. È da tanto ormai che ascolto canzoni anni 80, e all'improvviso mi sento di ritrovarmi in quei testi, che parlano del timore di una guerra nucleare, e che prima mi sembravano una cosa distante, anacronistica. D'altronde, lo scenario apocalittico non è una faccenda così improbabile, in questi giorni: pensiamo anche solo ai disastri ecologico-ambientali a cui stiamo assistendo. Insomma, quello che voglio dire è, questa crisi sta mettendo alla prova il nostro senso di responsabilità e la nostra presa di coscienza su quello che sta accadendo, oltre a farci sentire più vicini alle tragedie altrui...e penso che ciò valga anche per i governi. Tutte queste misure restrittive che sono state prese e applicate in pochi giorni, mi fanno pensare che il governo potrebbe fare così tanto in momenti di non-emergenza, ma per qualche motivo non lo fa. Ci attiviamo sempre quando il pericolo è tangibile e ormai penetrante. E questo pericolo è anche in grado di mettere in mostra le falle del sistema: ritornando ai benefici della tecnologia, le scuole ora sono in crisi su come sfruttarla per erogare le lezioni online. E dove questo pare funzionare, c'è comunque un problema di accesso perché molti bambini e ragazzi non hanno nemmeno gli strumenti per poterne usufruire. Mai come ora si percepisce così tanto la disparità, eppure ci sembrava di essere tutti nella stessa barca.
E questo è tutto. Mi rintano nella mia misera quotidianità XD

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