Ai spik Inglisc
L'inglese.
Quella lingua che tutti dovremmo saper parlare, quando in realtà abbiamo difficoltà anche con il solo italiano.
Vi parla quella che ha fatto cinque anni di liceo linguistico, che lo ricorda come qualcosa accaduto non tre anni fa, ma decine di decadi or sono.
Studiavo tre lingue e i miei voti erano i seguenti: 6 6 6.
Il diavolo.
Ma che cacchio.
L'inglese.
Quella lingua figa, con l'accento figo, la pronuncia figa; la lingua dell'unica città che alcune quattordicenni sembrano concepire: Londra.
Che poi oh, in Inghilterra non c'è mica solo Londra, ma per carità, non iniziamo a fare 'sti discorsi, che poi mi tocca tirar fuori che negli USA non esiste solo New York e qui ci cadono i pilastri della geografia.
Non vorrei mai essere la causa di infanzie distrutte, assolutamente.
Per questo mi limiterò a parlare di questo famigerato inglese, 'sta lingua benedetta che spiaccichiamo un po' ovunque eh, ammettiamolo.
Facciamo un uso smodato dei più svariati anglicismi. Ma la nostra, di lingua, come fa a stare ancora in piedi?
Ma che c'entra 'sta roba con Wattpad?
State pensando mica alle storie molto credibili ambientate ad Andrano -paese in provincia di Lecce, abitato dal considerevole quantitativo di 4000 anime sperdute- che hanno per protagonista la biondissima Cassidy?
Oddio, probabile, non volevo proprio parlare di quello ma buttiamoci proprio due cosine al volo.
Cosa c'è di strano in Cassidy che abita ad Andrano? Mah, in realtà non mi stupirei più di tanto di incontrarne una. È dal 2000 che la gente si diverte a chiamare poveri bambini indifesi con nomi stranieri abbastanza cacofonici.
Viva la globalizzazione.
E insomma, secondo me una Cassidy ad Andrano potrebbe pure esistere, prima o poi.
La cosa che mi sconvolge, in realtà, è il disperato tentativo di una qualsivoglia autrice di GIUSTIFICARE quella benedetta Cassidy.
Ma perché non sono mica sceme, oh, lo sanno pure loro che Cassidy di Andrano potrebbe risultare un po' improbabile, quindi che tocca fare per dare alla propria protagonista un nome così figo, ma renderla almeno vagamente credibile?
La prima opzione è ovviamente quello di abbandonare Andrano e trasferirci tutti a "Lohndon" con la h; un'altra -se proprio l'autrice non riesce a concepire nessuna realtà diversa da Andrano- è la seguente.
Si dà il via alle pippe mentali: "Cassidy è nata in America da genitori inglesi, con origini irlandesi (insomma, può sostenere al 100% il peso di un nome del genere), ma si sono trasferiti nel 2004 in Toscana dal nonno paterno, poi lui è morto e sono rimasti in Italia. Si sono poi spostati nella popolosa cittadina di Adrano, dove Cassidy ha avviato una vita fatta di droga, alcool e sess-".
Coff coff.
Insomma.
Il dover giustificare 'sti nomi strampalati mi dà ai nervi.
Vuoi dare un nome del cacchio alla tua protagonista? Arrenditi e schiaffacelo, non mi inventare cavolate, eddai 'a nonna, che non ti crede nessuno lo stesso.
Quindi, bene, chiusa parentesi.
Parliamo di cose serie.
*sorseggia un caffè*
I titoli delle storie in inglese.
ZA ZA ZAAAAN.
Avete pronti i sassi in mano? Perché mi prudono le zampe.
Non ne trovo il senso. Io non riesco a trovare il senso dei titoli in inglese.
Posso giustificarmi prima d'andare incontro alla lapidazione?
Grazie, sono commossa.
Piccola premessa: non voglio ferire nessuno, sia chiaro. Se dovessi farlo, è perché sono un concentrato di astio e rancore verso la mia insulsa vita, quindi mi sfogo con metodi così infimi.
Avete sempre i sassi da tirare.
Ci sono così tante storie che leggo e amo, sebbene abbiamo un titolo in inglese (YagaIsBack cocca bella, perdonami amore mio adorato, mia bella biondona), quindi non sto giudicando nessuna storia, ma solo questo uso un po' perverso che dilaga.
Perché il titolo in inglese?
Posso capire la necessità d'esprimere un concetto che la nostra lingua non potrebbe raggiungere (appunto, mi viene in mente "Lady Dragonfly" di Yaga), ma in tutti gli altri casi, perché?
Perché fa figo? Perché l'italiano fa schifo a tutti? E allora perché non scrivete direttamente in inglese?
Voglio delle risposte, quindi, senza ammazzarci, illuminatemi sull'argomento.
Che poi oh, spieghiamoci, sono d'accordo nel dire che una pronuncia straniera sia molto più accattivante, ma vi sembra una buona scusa per stuprare il lessico inglese e non?
È mai possibile che UNA QUALSIASI PAROLA sembra diventare figa se anticipata da "Dark"?
Dark stool = Sgabello oscuro
Dark ladle = Mestolo oscuro
Dark beet = Barbabietola oscura
Sceglietene uno qualsiasi e date il via alla vostra saga sulle barbabietole custodi, ibridi nati dall'unione di una barbabietola bianca e una nera, fiere amazzoni e cavalcatrici di oscuri sgabelli infernali, alla ricerca del mestolo sacro.
Quindi, su cosa ho da ridire io?
Su tutto.
Come sempre.
Ma oltre a questo?
*si rivolge alle tristi anime amanti di titoli inglesi*
Ma almeno, quando decidete di dare un titolo in inglese, vi fate due domande sul suo significato e su come potrebbe concepirlo un vero british?
La letteratura italiana dovrebbe arrivare all'estero sotto il nome di "My barbabietola is you"?
Un titolo che a noi compatrioti analfabeti risulta così figo e moderno, ma che agli occhi di un madrelingua risulta peggio dello sterco?
Cos'è questa moda? Che difficoltà c'è nello sviluppare un titolo che risulti piacevole da leggere in italiano?
Forse non so, nell'indecisione, in un'ottica così moderna, è più facile azzardare un "Gastritis' shadow", in modo d'andare sul sicuro: sputare fuori due parole in croce che risultino orecchiabili, senza poi farsi altrettante due domande sulla validità di un titolo che significa "L'ombra della gastrite".
Siete praticamente bilingue, sapete gestire perfettamente una lingua straniera e sapete cosa state combinando?
Volete trovate un significato particolare al vostro titolo, così particolare che l'italiano non lo contiene?
Allora, per carità, il mio discorso non è rivolto a voi, abbassate i rastrelli.
Ma se volete, e solo se volete (li minaccia con un forcone), ditemi la vostra sull'argomento.
Perché c'è questo spopolamento di titoli in inglese? Perché questa ricerca del suono e non del contenuto?
Perché "Dark" fa così figo?
Perché la storia su una barbabietola oscura che cavalca sgabelli mi sembra così bella?
Dite la vostra!
Ed ora vi lascio alla vignetta esemplificativa, ideata e disegnata dalla bravissima vivian_nyneve.
Ragazza a destra: <<Amica mia, ho scritto un nuovo libro! Super fighissimo, pieno di ragazzi gnocchi, ma soprattutto con nomi inglesi che la stessa Joanne Rowling mi invidierà. Ovviamente gli ho dato un titolo importante! Leggi, leggi e ammira!>>.
Ragazza a sinistra: <<"Dark Stool". Ah...>>.
Gatto: <<Miao!>>.
Ragazza sx: <<Non vorrei smontarti i piani, ma lo sai che in italiano vuol dire "Oscuro sgabello"? Può essere figo quanto vuoi, ma con quel titolo mi fai vergognare d'essere tua amica>>.
Ragazza dx: <<C-cosa? Il mio ragazzo aveva detto che era figo!>>.
Ragazza sx: <<Sì, certo... vieni Macchia! Andiamo via prima che vomiti il pranzo di oggi>>.
Gatto: <<Miao?>>.
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