-Capitolo 11
Pov. Crystal
Rimasi un secondo perplessa a quelle parole e continuai a fissare il suo braccio ancora sulle mie spalle.
Tutta questa confidenza?!
Lo presi con due dita per la manica e lo tolsi da lì, dove rimase solo un leggero torpore piacevole.
Per quanto in realtà non mi avesse dato fastidio, assunsi uno sguardo glaciale:-Ti conviene andartene Damian:non ti voglio tra i piedi-.
Feci per andarmene, ma lui mi bloccò subito la strada.
Lo fissai impassibile, cercando di reprimere la mia parte aggressiva e di mantenere la calma, ma appena parlò, crollai dallo sconforto:-Vedo, che hai già rimosso ciò che è successo stamattina...-.
Si avvicinò lentamente a me e per qualche strano motivo, mi sentii in trappola.
Stavo per ribattere, ma mi tornarono in mente le sue parole a cui non avevo dato importanza:un passaggio in moto in cambio di un'uscita con me.
Quando si trovò vicino, mi racchiuse tra lui e il muro, privandomi di una via di fuga.
Mi sollevò il mento con disinvoltura,sicuro come al solito di sé e con fare sensuale, mi sussurrò:-Non te lo sei dimenticato, lo so. Vuoi fare la preziosa come sempre,perciò non c'è bisogno che fingi:tu mi vuoi, non mentire-.
Giuro che se dice qualcos'altro, gli tiro un calcio.
Solo Damian riusciva ad alterarmi così tanto, però, bisogna anche ammettere, che è l'unico a farmi provare delle emozioni seppure negative.
Così mi avvicinai di più a lui, mettendo una mano fra i suoi capelli soffici e cercando di essere più dolce del solito, accosentendo al suo gioco assurdo.
Potei già notare i suoi occhi assumere una luce diversa, convinto di avermi conquistato.
Non mi conosci per niente Damian.
Lo avvicinai al mio volto, ma prima che le nostre labbra si scontrassero, mi tolsi di mezzo e afferrai chiunque mi capitasse a tiro:per mia sfortuna, era Cam.
Potei notare il suo volto terrorizzato, ma fecero in tempo a fermarsi e a voltarsi entrambi verso di me.
Se solo gli sguardi potessero uccidere, in quel momento avrei smesso di esistere.
Corsi via, ma notando Alex appoggiata al muro divertita da quella scena, la afferrai e ce ne andammo insieme.
-Sei seria Crystal? Sfidare mio fratello, non so se sia la cosa più intelligente che hai fatto o la più scema-.
La lasciaii finire di parlare e concludendo il suo discorso, scoppiammo a ridere.
Non mi sono mai sentita così bene.
Però, appena arrivammo davanti alle nostre case, vidi Damian appoggiato alla porta di casa mia.
-Cavolo Alex! Ti devo salutare-.
All'inizio non riuscì a capire quel mio saluto frettoloso, ma notando suo fratello comprese tutto.
-Buona fortuna, piccola peste-.
Senza lasciarmi il tempo di fulminarla con lo sguardo, scappò via, lasciandomi sola ad affrontare il mio destino.
Mi avvicinai titubante, ma vedendo la finestra di camera mia aperta, decisi di fare un tentativo:si trovava al secondo piano, ma mi sarebbe bastato arrampicarmi e avrei raggiunto la mia unica salvezza.
Se non muori prima.
Aggiunse la mia insopportabile coscienza.
Andaii sul retro della e mi arrampicai velocemente sulle mattonelle della parete, cercando di non perdere l'equilibrio.
Allungai una mano per afferrare il prossimo appiglio, ma vedendo un ragno, mollai subito la presa, cadendi nel vuoto.
Quando la mia caduta si arrestò, mi accorsi di non stare provando dolore, anzi ero atterrata su qualcosa di morbido.
Rimasi qualche minuto ferma, cercando di riprendermi, ma appena sentii la voce di Damian, trasalii:- Perché devo sempre finire così?-.
Cavolo, come ci era finito sotto di me?!
Magari, perché gli sei caduta addosso?
Inutile coscienza, ti conviene andartene.
In effetti ,i nostri incontri si svolgevano sempre in momenti alquanto strani.
Nonostante ero felice che mi avesse salvata, mi mantenni distaccata:- Perché continui ad essere presente nella mia vita?-.
Per un istante, poteii notare il suo volto diventare serio, per poi assumere il suo solito sguardo indifferente da tutto:-Voglio conoscerti veramente Crystal. Lasciami un'opportunità.
Solo per oggi ,voglio stare con la vera te-.
-Credi davvero, che io possa essere diversa da così? -.
Damian, senza pensarci su, fece un cenno con la testa di sì.
Cosa mi costava?
Scrollando le spalle indifferente, accosentii-:Va bene, facciamolo. Intanto, non cambierà nulla-.
In quell'istante, potei notare qualcosa in Damian mai vista:un suo sorriso sincero.
Uno di quelli che non si possono scordare più tanto facilmente.
Non so per quale motivo, provai l'impulso di mostrargli la vera me; quella che credevo ormai scomparsa.
Però, fu più facile del previsto.
Appena vidi la sua moto,assunsi gli occhioni dolci ai quali nessuno riusciva mai dirmi di no.
Damian, notando il mio sguardo, cominciò a preoccuparsi:-Oddio Crystal. Ti prego, non farmi pentire della mia decisione-.
-Vero,che lascerai guidare me? -.
-No! Neanche morto ti affiderei il mio unico amore-.
I soliti maschi! Perché sono così possessivi con le loro moto?!
Persi tutto l'entusiasmo di poco fa, ritornando sui miei passi per tornarmene in casa, ma appena vide che me ne stavo andando, mi richiamò:-Crystal...tieni le chiavi. Stai attenta!-.
Saltellai felice e senza aspettare altro tempo, salii in fretta sulla sella, sentendo le sue mani cingermi saldamente il busto,
-Tieniti forte!-
Appena mi fermaii, Damian scese velocemente e abbracciò il terreno, come se stesse ringraziando d'essere ancora vivo:-Che esagerato! Non ho guidato così male-.
Lui si alzò immediatamente e mi guardò a bocca aperta:-Scherzi?!
Non hai guidato male:malissimo.
Cos'era quella guida spericolata!? Te lo scordi ,di guidarla un'altra volta-.
Era come un fiume in piena, così dopo un pò smisi di ascoltarlo, concentrandomi piuttosto su un odore troppo invitante per resistere:-Crepes!! -.
Damian non aspettandosi quella mia reazione, scattò in aria, guardandomi male:-Sei sicura di essere la Crystal, che conosco io?
Dove nascondevi tutte queste energie? Sembri mia sorella...-
Sentendo già la sua voce stanca, mi misi a ridere:sarebbe stata una lunga giornata.
Ormai già sera ,andammo in un parco lì vicino casa e ci buttammo per terra, sfiniti da quella giornata.
Per tutto il tempo, non avevo fatto altro che portarlo da un negozio e l'altro, sentendo costantemente le sue lamentele e qualche volta ritrovandoci a litigare.
Certe abitudini non le perderò mai:torturare quel ragazzo, stava diventando quasi piacevole.
Damian si voltò a guardarmi, non credendo ancora ai suoi occhi di avere visto una parte completamente diversa da me.
Infatti anch'io mi ero stupita, perché era da tanto tempo, che non mi comportavo così con qualcuno.
Quanto poteva essere strano il destino?
Anni e anni rimasta chiusa in me stessa , senza permettere a nessuno di conoscermi.
Poi conosco lui, il ragazzo più lunatico di questo mondo.
Da migliori nemici siamo arrivati a questo.
Amici? Non direi.
Nemici? Neanche.
Però, qualunque cosa si è formato tra di noi, non voglio distruggerlo.
Damian mi afferrò una mano, costrigendomi a ritornare nella realtà e a fissare quegli occhi, che mi imprigionarono già dal primo giorno. Per quanto poco lo conoscessi, capii, che c'era qualcosa che lo turbava:per tutto il tempo era rimasto in silenzio ,senza dire una delle sue solite battute.
-Damian...cosa c'è? -.
-A dire il vero, era già dal primo giorno, che volevo dirtelo.
Insomma, io...-.
Le sue parole vennero interrotte da una voce a me sconosciuta,
-Crystal, ti ho trovata!-.
Gli occhi di Damian divennero di ghiaccio e le pulsazioni del mio cuore aumentarono, non appena sentii due braccia intorno al mio collo.
Ed ecco un colpo di scena!
Anzi, a dire il vero questo capitolo ne è pieno.
Chi sarà mai questa persona e cosa vorrà da lei?
Inoltre, Damian cosa gli avrà mai voluto dirle?
Questo lo scoprirete di certo, solo se continuerete a leggere!
Perciò, buona lettura a tutti.
Spero che vi sia piaciuto e se così fosse, schiacciate quella piccola stellina e commentate che ne pensate.
E adesso ai soliti ringraziamenti per:
@Alidire
@Katherine12345676
@Elybooks
@valentina8587
@chiarafoscarin
@claraaaa9807
@malikwrite
Grazie ragazzi per aiutarmi nei miei errori e per sostenermi sempre!
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