-Capitolo 10
Pov. Crystal
Dopo essere rimaste sveglie per tutta la notte tra film, chili di gelato e un Alex euforica come non l'avevo mai vista, mi concessi qualche ora di sonno.
Sono contenta, che sia ritornata la solita di sempre.
Quel sogno era uno dei più strani, che avessi fatto fin'ora:mi sentivo come in preda ad una sbronza.
Provavo quella sensazione fastidiosa proveniente dallo stomaco, come se mi trovassi sul punto di cadere da un baratro,pronta a non ritornare più da quell'abisso profondo.
Sentii i capelli che, mossi dalla leggera brezza, si posavano disordinatamente sul mio volto e tutto il mio corpo, per quanto mi sforzassi a muoverlo, rimaneva immobile.
Ero lì in piedi tra sogno e realtà, ma appena due braccia mi afferrarono, i miei sensi ritornarono a reagire:mi partì automaticamente un pugno, che andò a colpire qualcosa di incredibilmente morbido.
Però, non ebbi neanche il tempo di rendermi conto di quello che stava accadendo, che sbattei violentemente per terra e vidi una figura indistinta, cadere in quello che avevo definito un baratro.
Mi sporsi oltre quel bordo e mi accorsi di essere nel loro giardino:Damian era caduto in piscina.
Appena ritornò a galla, mi riservò uno sguardo pieno d'odio.
Cosa gli ho fatto stavolta?
Puntando il suo dito contro di me, cercando anche di rimanere a galla, esclamò:-Tu!-
Indicai me stessa alquanto confusa:-Io?-.
-Sì! Dovevi esserci tu qui. Adesso,aiutami a tirarmi su-.
Alzai gli occhi al cielo, infastidita dal suo carattere lunatico e mi avvicinai titubante a lui.
Gli allungai una mano, ma appena la afferrò, mi tirò giù con sé.
Una miriade di gocce d'acqua andarono a bagnare il suo viso angelico, mentre io cadevo in piscina, incolpandomi per essere stata così ingenua.
Quando ripresi il respiro necessario, per urlargli contro di essere un deficiente,mi afferrò per il polso e finii con la schiena appoggiata alla parete della piscina, intrappolata fra le sue braccia. Tutta quell'aria presa precedentemente rimase bloccata nei polmoni, anzi cominciai a domandarmi se stavo trattenendo il respiro.
Vidi Damian che fissava insistentemente le mie labbra, mentre le sue venivano morse costantemente dai suoi denti.
Dovevo ammettere che in quel momento, era veramente bello.
Crystal, riprenditi!
Però, il mio cervello aveva decisamente smesso di funzionare da tempo, quindi non potevo darmene una colpa.
Rimanemmo per istanti se non ore fermi in quella posizione,incapaci di spezzare quella tensione di desiderio fisico, la quale si era creata.
Devo allontanarmi!
Feci per muovermi, ma mi ritrovai ancora più bloccata in quella stretta, che si fece ancora più salda di prima.
Si avvicinò talmente tanto che quando parlò, riuscii a sentire il suo respiro sul mio collo, da dove si irradiarono brividi piacevoli per tutto il corpo.
-Non puoi mentirmi:questa situazione non ti è del tutto indifferente. Posso sentire il tuo cuore battere più veloce e il tuo respiro accelerare ogni qualvolta mi avvicino a te-.
Ormai erano questioni di pochi centimetri e le sue labbra avrebbero raggiunto le mie.
Cercai di riprendere il controllo che in quel momento ,mi era decisamente sfuggito di mano e ritornai l'insopportabile di sempre:-Stammi lontano. Damian... io non voglio nulla da te. Qual'è il tuo problema? Perché non riesci a capirlo?-.
Nonostante tutto, non riuscii ancora ad allontanarmi da quel suo abbraccio.
Nessuno era mai riuscito ad avvicinarsi così tanto a me.
Solo lui riusciva a farmi provare emozioni mai sentite prima e per questo era giusto che se ne andasse:mi avrebbe rovinato come tutti gli altri.
Non ho intenzione di abbattere quei muri, che ho costruito da una vita proprio per allontanarmi da persone come lui.
Nonostante continuassi a ripetermi queste parole, c'era qualcosa che non mi tornava:perché mi è stato difficile allontanarlo fin da subito?
Forse una parte di me era stanca di dovere lottare e rimanere sola.
-Sei tu il mio problema-.
Rimasi un pò sconcertata, infatti lo fissai insistentemente per essere sicura, che fosse stato lui ad avermi parlato.
Chi altro vuoi possa avere risposto alla tua domanda!?
-Lasciami!-.
Cercai in tutti i modi di liberarmi, urlando, scalciando per quanto fosse difficile inl acqua.
Fin quando sentii una voce:era Alexandra.
-Che state facendo?! Forza, uscite di lì-.
Senza farmelo ripetere più volte, uscii velocemente, cogliendo
l'attimo di distrazione da parte sua. Iniziai a correre, ignorando quel mio nome urlato disperatamente da Damian.
Però, avevo dimenticato che era molto più veloce di me, infatti quando mi trovai nell'aprire la porta,una mano afferrò la mia.
Rimasi per qualche minuto sconvolta,nel vedere nei suoi occhi in espressivi tanto dolore e angoscia.
-Te stai tormentando il mio presente; riporti a galla ricordi, che devono essere dimenticati.
Adesso te fai parte della mia vita, che lo voglia o no, e non posso fare a meno di constatare che questa è la realtà-.
Disse, per poi voltarmi le spalle, lasciandomi con quell'ultima frase a parere mio fuori luogo.
Che cosa intendeva dire con quelle parole? Damian..quant'è difficile capirti.
Quella notte dormii meno del solito,rimasi sveglia a causa degli avvenimenti del giorno precedente.
Quanto è strano quel ragazzo!
È possibile che,ogni volta Cam vada senza aspettarmi?
Mi preparai ad uscire, essendo in ritardo come mio solito e chiudendo a chiave la porta di casa, sentii il motore di una moto. Damian era di fronte a me con il casco in testa, non permettendomi di vedere il suo volto.
-Cosa ci fai qui? -.
Chiesi in tono freddo, ma ben presto mi ritrovai a sorridergli, appena mi propose di andare a scuola in moto.
Però, appena si tolse il casco, vidi il suo sorriso strafottente e capii, che c'era dell'altro sotto.
-Dimmi, cosa vorresti in cambio?-.
Damian assunse un espressione offesa, come se non sapessi che stava fingendo.
-Oh cara Crystal, non pensavo di avere questa brutta considerazione da te-.
Il suo sorriso divenne più maligno perché sapeva, che avrei accettato pur di arrivare a scuola in tempo.
-Qualunque cosa vuoi mi andrà bene, basta che ti sbrighi! -.
Così senza ascoltare ciò che mi propose, annui freneticamente e facendo una corsa contro il tempo, riuscimmo ad arrivare prima del suono della campana.
-Quanto può essere pesante la Young nelle sue ore!-.
Alexandra si lamentava costantemente, che divenne addirittura più piacevole essere interrogati dalla prof.
Ci pensai un secondo, per poi ritirare tutto quello che avevo detto.
Ok, non così tanto.
Mi volta improvvisamente verso di lei, la quale si congelò sul posto, ma Alex non sapeva chi stavo guardando veramente:Sky, la ragazza più popolare della scuola, per il record formidabile di scopate.
La vidi, che stava parlando con una del mio corso, ma c'era qualcosa che non andava.
Sky non faceva altro che ridere tutto il tempo, mentre la ragazza teneva gli occhi puntati sulle sue scarpe e di tanto in tanto indietreggiava, come se avesse voluto solamente scappare.
Senza ragionare, presi il frullato di Alexandra e mi avvicinai sicura di me verso Sky:era arrivato il momento di finirla.
Mi era capitato più volte, di vedere ragazze prese di mira da lei ed era ora, che qualcuno le facesse capire di dovere smettere.
Quando mi trovai vicino a lei, le rovesciai tutto sulla testa, facendo colare quella delizia su una serpe amara.
Tutti mi fissarono allibiti, non credendo ai loro occhi ciò che era successo, ma superato lo schock, scoppiarono a ridere, facendo diventare rossa dalla vergogna Sky. Ella non ritardò a minacciarmi:-Stai attenta, Crystal Blackwood. Da oggi sarò il tuo incubo tra queste mura, perciò...-
Prima che potesse finire di parlare, però, venne bloccata da una voce a me familiare:-Ti conviene non farle nulla Sky, se vuoi vedermi ancora.-
Damian le lasciò intendere qualcosa che per quanto mi sforzassi,mi risultò incomprensibile, ma Sky avendo capito il messaggio, si limitò ad andarsene.
Quando fu lontana, mi voltai verso la ragazza, per poi scoprire che era sparita insieme ad Alex.
Dove sono andate a finire?
Andai a cercarle, ma appena sentii un braccio posarsi sulle mie spalle e una frase sussurrata al mio orecchio, divenne l'ultimo dei miei problemi.
-Crystal sei pronta ad uscire con me?-.
Eccomi di nuovo qui!
Cosa ne pensate di questo nuovo capitolo?
Adesso, i miei soliti ringraziamenti a chi continua sostenermi ogni giorno:
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