Axel

Ecco la stanza di Alexandra

Pov. Axel

In quella notte stellata tutto appariva più magico: le foglie degli alberi che volteggiavano nell'aria, apparivano più leggiadre.

Gli alberi cominciavano a diventare spogli, trasmettendo quasi un senso d'abbandono.

E per quanto può essere stupido, in quei momenti dell'anno,mi sentivo meno solo:vedere quella natura nascere e poi concludere la loro vita, vivendo in un ciclo senza fine, riuscivo a vedere il mio stesso dolore.

In quei giorni avevo trascorso le giornate più dure della mia vita, sperando di riuscire a risolvere tutto come un tempo con Damian.

Nonostante sapesse i problemi, che caratterizzavano le mie giornate, mi era rimasto sempre vicino.
Per quanto cercava di essere un ragazzo difficile, lunatico e arrogante, non avevo mai abbandonato l'idea che dietro a quella maschera , ci fosse celato dell'altro.

Quando mi trovai davanti alla sua porta, mi preparai a suonare, ma mi bloccai immediatamente:mi stavo dimenticando, che in quella casa viveva anche Alexandra.

Mi preparaii subito per un piano alternativo, pertanto sarei entrato dalla finestra.

Mi arrampicai sul solito albero, che mi conduceva alla camera di Damian, come facevo sempre per coglierlo di sorpresa nel sonno.
Era troppo divertente, spaventare quel ragazzo; ma, questa volta,era per motivi ben più gravi.

Ogni notte, prima di andare a dormire, non potevo fare a meno di controllare nei dintorni della mia casa, per essere al sicuro da eventuali pericoli.

Odiavo certe situazioni, le quali non si potevano prevedere, ma solo aspettarsele nei momenti meno opportuni.

Il passato tanto temuto, ma il quale eravamo riusciti a superare, stava tornando per tormentare il nostro presente.

Quando mi avvicinai al suo letto, vedendolo disfatto,con le lenzuola appoggiate disordinatamente in un angolo della stanza e l'assenza di vestiti in giro, capii, che non si trovava in casa.

Dove poteva essere andato a quell'ora di notte?

Sarebbe stato meglio aspettarlo, perché non sapevo, se avremo avuto altri momenti tranquilli per parlarne.

Appena ci troveranno, niente sarà più come prima.

Restando lì per due lunghe ore, mi stufai e decisi di girovagare per casa, prendendo qualcosa anche dalla dispensa di Alex.

Se lo avesse scoperto, mi avrebbe fatto fuori come minimo.

A pensarci erano anni, che ero amico di Damian e non avevo mai avuto modo di stringere amicizia anche con la sorella.

Bisognava sapere, che per quanto sembrava evitarla, Damian non faceva altro che preoccuparsi per quella peste.
E di questo loro distacco me ne sentivo in colpa, ma non potevo ammetterlo con loro o avrei perso la mia unica famiglia.

Senza volerlo, i miei piedi mi condussero davanti ad una porta completamente blu e, aprendola, mi ritrovai dentro alla stanza di Alex.

Il suo profumo invase le mie narici e ne rimasi quasi estasiato:non avevo mai avuto modo di avvicinarmi così tanto a lei e sentire il suo odore così intenso, mi stordì i sensi.

Per quanto avessi voluto correre da lei, rimasi sulla soglia a studiare i dettagli della stanza:era proprio adatta a lei, senza alcuna traccia di rosa.

Il blu delle pareti avrebbe reso la notte ancora più scura, se non avesse acceso una lampada, probabilmente dimenticata accesa dopo avere letto uno dei suoi soliti libri.

Nonostante non avessi mai avuto occasione di conoscerla, suo fratello mi aveva parlato così tanto di lei, che mi risultava così familiare ,stare in quella stanza ad osservare ogni sua espressione nel sonno.

Inoltre, non potei fare a meno di ammirare l'originalità di Alexandra:aveva deciso di dipingere il soffitto a effetto galassia.

Insolito direi, ma incredibilmente stupendo da vedere.

Finalmente, mi concessi di avvicinarmi di più a lei e notai il suo corpo avvolto da delle coperte, consentendo solo alla testa di restare fuori in cerca d'aria.

È stupendo potere ammirare qualcosa di cosi lontano da tanto vicino.
Quanto impossibile dal resistere di accarezzarle quel viso simile alla porcellana.

E,senza più rispondere delle mie azioni, lo feci:era da anni, che sognavo di farlo.

Rimasi per lunghi minuti a contemplare il suo volto, rendendomi conto, quanto fosse fortunato Vincent ad averla.

Improvvisamente mi alzai, svegliandomi da quel torpore, che mi aveva tenuto incatenato al suo corpo.

Non posso! Lei è già fidanzata. Inoltre, non mi ha neanche mai notato in questi anni; da lei non avrei mai ottenuto nulla se non la sua amicizia.

Feci per andarmene, ma sentii chiaramente uno spostamento nel letto e mi misi alla ricerca di un qualche nascondiglio: aprii l'armadio e mi ci infilai dento senza problemi.

Sbirciando da uno spiraglio, notai che non si era svegliata, ma si era soltanto girata nel sonno.

Prima che potesse capitare, uscii velocemente dalla stanza e corsi nuovamente nella camera di Damian.

Se solo avesse saputo della cotta che provavo per sua sorella, mi avrebbe incendiato casa.
Perciò, per evitare ulteriori problemi, tutto sarebbe rimasto com'era:io, il ragazzo solitario della scuola considerato stronzo da molti per motivi a me ignoti e lei, la ragazza fidanzata con il mio amico.

Quando entraii nella stanza di Damian, lo trovai ricoperto di vernice.

Cos'era successo? Anzi, forse ne conoscevo la causa.

-Fammi indovinare...
Crystal ti ha dato il solito filo da torcere?-.

Scoppiai in una piccola risata: quella ragazza era il massimo, nessuno aveva mai avuto il coraggio di tenergli testa così .

Damian si affrettò a rivolgermi uno sguardo da:"prova a dire qualunque cosa, che ti butto fuori dalla finestra".

Per quanto avessi voluto sapere nei minimi dettagli, dovetti dare importanza ad altro di molto meno piacevole.

Infatti, il mio sorriso si spense subito e, probabilmente notando il mio veloce cambiamento, Damian si concentrò su di me, aspettandosi il peggio.

-Axel...dimmi che sei venuto semplicemente per vedermi-.

Potei notare la disperazione nel suo tono e per quanto avessi voluto negare o dirgli la verità, non potevo.

Damian, capendo subito la gravità della situazione, abbassò la testa, cercando di nascondere qualunque tipo di emozione, ma intuii dal suo tono di voce la sua preoccupazione.

arrivato il momento, vero? -.

Non potendo fare altro. se non dirgli la verità, confermai:- Sono tornati-.

Eccomi con un altro capitolo ricco di misteri,segreti, verità e amori nascosti.

Chi l'avrebbe detto,che il personaggio di Axel fosse così complicato?
(Lo è stato anche per me)

Cosa sarà mai successo nel passato dei ragazzi?

Per scoprirlo, continuate a leggere, lasciando commenti e stelline, perché è solo grazie a voi se riesco ad andare avanti ogni giorno.

Buona lettura, ragazzi!

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