Capitolo 3

Eren's pov

Non posso negare il fatto che , sentire le urla di quel dannato mentre i suoi organi venivano martoriati dal roditore , è stato abbastanza eccitante per me .
Non ho fatto in tempo ad entrare nel bagno per segarmi che ero già venuto nei boxer come se nulla fosse stato.
Ne voglio ancora .
Voglio ancora assaporare le urla di terrore della gente , mentre io godo davanti ai loro occhi .

[...]

La mattina dopo , mi sveglio presto per l'orario scolastico, di solito mi sveglio verso le otto ed ho trenta minuti per preparare tutto , e partire verso scuola.
Invece no, questa mattina ho mangiato una fetta biscottata ed ho avuto il tempo anche di sentire il telegiornale che trasmettono la  mattina.

-Ieri è scomparso un altro uomo. Si presume che sia morto o , peggio ancora , rapito.
Sono state avviate nuove ricerche , perché è il quarto uomo che scompare in un mese .
Infatti, l'organizzazione :'Scouting legion.' Ha avviato delle ricerche indipendenti dalle altre organizzazioni.
Ancora oggi , a noi è sconosciuto il modus operandi di quest'organizzazione .-
Mi aggiusto il colletto della divisa scolastica, deglutendo l'ultimo boccone della fetta biscottata.
Spengo la televisione , del tutto disinteressato all'argomento e mi alzo dalla sedia , afferrando il mio zaino per poterlo mettere sulle spalle .
Esco di casa , tentato di controllare prima nello scantinato le condizioni di quell'uomo , e mi dirigo verso scuola .
Li trovo i miei amici .

-Eren.-
Salutano entrambi : Mikasa ed Armin.
Mikasa si può dire che è una specie di sorella per me , dato che siamo cresciuti praticamente insieme .
Ha capelli corvini ed occhi grigi e profondi.
Al collo indossa sempre una sciarpa rossa che le ho regalato io stesso.
Mi viene vicino e mi abbraccia ; in modo quasi soffocante .
Armin mi sorride .
Lui è un nostro amico , conosciuto alle elementari , nonostante abbia un carattere timido che è spesso messo in mostra dai suoi grandi occhi azzurri e dal caschetto biondo che si ritrova , conferendogli un aspetto tutt'altro che maschile , dimostra un'intelligenza innata .

Levi's pov
Solito e noioso turno al bar .
Solita gente che ti rompe le palle , ordinando le solite cose.
Solito capo frantuma coglioni che non risparmia nemmeno una lavata di capo , a prima mattina.
Voglio tornare subito a casa e svolgere quella missione in fretta , così posso ritornare a dormire dato che non mi sono riposato abbastanza .

Ma , un momento, ci sono quei serpenti di merda .
Dormiranno sul balcone questa notte , non me ne fotte un beato cazzo.
L'hanno voluto loro.
Sbuffo, quando l'ultimo cliente della giornata lascia il bar .
Guardo Oulo , un altro cameriere del bar , che sta asciugando asciugando la tazzina da caffè .

-Vado a casa . Ti occupi tu di chiudere tutto ?-
Annuisce ed io riprendo le mie cose , mettendo al suo posto il grembiule che uso di solito per lavorare .
Quando ritorno a casa , subito il Guepeq si arrotola attorno alle mie gambe , voglioso di affetto , oppure di cibo.
Lo prendo e lo rimetto nella sua scatola, sbuffando.
Il telefono squilla.
Rispondo, senza nemmeno guardare chi mi ha chiamato.

-Levi.-
È quella squilibrata di Hanji .

-Cosa vuoi, dannata ?-

-Apri la porta, ho portato qualcosa per te .-
Ridacchia.
Stacco la chiamata .
Non mi meraviglio più dei suoi comportamenti così ... Strani , è il termine giusto .
Mi dirigo verso la porta principale è la apro .
Hanji ha sulla spalla un borsone che subito poggia sulla penisola della cucina , appena entra .

-Uh... Guarda cosa abbiamo qui !- strilla, dirigendosi verso lo scatolone dove c'è il mio serpente per poterlo stritolare .
Il povero rettile sibila come per chiedere aiuto e per poco non manca che caccia gli occhi fuori dalle orbite , per quanto sia stretta la presa della castana .

-Uno. Posa il serpente.
Due. Che diavolo ci fai qui ?-

Lei subito esegue il mio ordine e si dirige verso la borsa , tirando fuori un barattolo di media grandezza .

-Ceretta !-
Spalanco gli occhi.

-no. Posso sopportare il vestito da donna . Posso sopportare il fatto che mi farò inculare , molto probabilmente, da un uomo. Ma non sopporto il fatto che dovrò farmi una ceretta .-
Ringhio, incrociando le braccia al petto .
Lei subito fa un'espressione triste .

-Dai ! Dopotutto , una donna deve avere le gambe lisce .
Ti ho portato anche un reggiseno per far apparire il tuo seno un po' più .- poggia le mani sul suo seno e le allunga .- prosperoso.-

Mi passo una mano sulla faccia .
Chi me lo ha fatto fare ?

-E va bene , mi farò quella dannata ceretta !-

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