Capitolo 19
Levi's pov
Dopo essere uscito dalla stanza di Eren , tutti i presenti al di fuori mi guardano con facce sbalordite e meravigliate .
Corrugo la fronte , come se non fossi già stizzito di mio.
-Che avete da guardare ?-
-come hai fatto a sopravvivere ad un mostro come quello?-
Domanda uno e decido di non rispondergli.
Che uomini senza palle . Si sono tirati indietro, nascondendosi , invece di affrontare il nemico e poi mi vengono a chiedere queste cose.
Mi rifugio nello spogliatoio e tiro un pugno diretto al mio armadietto, ringhiando.
Cazzo.
Odio lui.
Come fa ad aiutare un tizio che ha ucciso , e stuprato, metà uomini del paese ?
Tiro un altro pugno, facendo un piccolo buco dell'armadietto.
Mi mantengo la mano, sopra al quale c'è una graffiatura, ma nulla di grave.
-Tsk.-
Stringo i pugni e mi dirigo verso il bagno, azionando il getto dell'acqua fredda del lavandino.
Faccio passare la nocca sotto e lavo via il sangue che si era iniziato a formare .
Eren's pov
La ragazza castana, Hanji , continua a parlare di cose di cui non ho capito un emerita mazza.
Mi ha trascinato fuori dalla stanza ; ci sono persone , che mi guardano spaventate e si tirano indietro , finendo col sbattere con la schiena vicino al muro.
-Mostro !-
Urla uno di loro.
Hanji , da buona persona , mi ha raccomandando di non farci caso ai loro comportamenti e mi ha portato nel suo ufficio.
Almeno, credo che sia il suo perché sulla scrivania , lasciando stare le molteplici carte sparpagliate che ci sono al di sopra , c'è una targhetta laccata in oro con scritto sopra : Dottoressa Hanji Zoe.
-Quindi...- tira fuori una scatoletta bianca dal cassetto e me la mostra.-... dovrai assumere queste compresse per tenere a freno le tue ...- poggia le compresse sul tavolo e mima la parola tra due dita.-...crisi isteriche.- le annuisco.
Lei mi afferra entrambe le mani e mi guarda con fare materno :- Attento all'uso che ne fai , potrebbero portare degli effetti collaterali , dato che non sono ancora Clinicamente testate .-
-starò attento.-
Cerco di dire , ma sento la gola ardere , andare a fuoco e lei mi sfoggia un sorriso bellissimo , aggiustandosi poi gli occhiali sul naso con due dita .
(LEVI VERSIONE JEFF THE KILLER (?)
Ritorna a pulire (?))
Mi guarda da capo a piedi, per un breve istante :-Dovremmo cambiare questi vestiti, sono sporchi di sangue ! ...non vorrei che la gente ti prendesse davvero per uno psicopatico.- Ridacchio.
Già... è proprio una brava persona . Forse , come dice lei , dovrei cambiare ed essere meno diffidente verso il genere umano. Ma non posso, non ce la faccio. Pare che qualsiasi cosa faccia vada sempre a puttane . I miei genitori che mi hanno sempre maltrattato, nonostante volevo tanto bene ad entrambi, e sono stato io ad ucciderli . I miei amici, tutti falsi ed invidiosi , dal primo all'ultimo . Armin e Mikasa un po' meno, ma , con l'esperienza , ho imparato a non fidarmi troppo .
L
ei mi afferra per un polso e mi trascina velocemente verso un'altra stanza.
somiglia ad un bagno .
Un piccolo bagno.
C'è un lavandino , una tazza , uno specchio e basta.
La castana si avvicina ad un armadietto bianco con una croce rossa sopra ed apre l'anta.
-Curiamo prima quelle ferite che ti ha procurato quel nano malefico .- ridacchio silenziosamente e lei versa un po' di acqua ossigenata su un batuffolo di ovatta . Si volta verso di me, tirando su un angolo della bocca , e mi tampona la ferita sul labbro e sulla tempia.
Mugolo dal dolore.
Mi prende il viso tra le mani, dopo avermi messo un cerotto sulla tempia , e mi squadra con gli occhi assottigliati :-Ti fa male qualcosa ?-
Annuisco lentamente e lei incomincia a tastare la mia pelle.
Ringhio quando tasta la parte dell'addome e della mia gola.
Sospira e controlla, alzandomi la maglia candida .
Scuote la testa , riabbassandomi la maglia:-Hai lividi dappertutto e , per la gola , vedrò qualche medicinale ... ma prima dovrò farti una radiografia .-
Mi afferra per il polso e mi porta in un'altra stanza.
Qui, l'ambiente cambia.
C'è sempre una scrivania al centro , con un telefono nero sopra e scartoffie messe in modo ordinato.
Sul muro in fondo c'è una cassettiera in metallo , con delle lettere sopra .
Forse ci saranno delle pratiche all'interno. Ai piedi della scrivania , vi è una cassa che la donna apre.
-Qui mettiamo i vestiti in più che non ci vanno e che ci servono per compiere le missioni.-
Spiega accuratamente, piegandosi ed incominciando a rovistare dentro la cassa .
Tira fuori un jeans strappato, nero , una maglietta dello stesso colore ed una camicia nera e rossa a quadri.
Mi porge i vestiti.
-Ecco qui. Preferisci che vada fuori ?-
Scuoto la testa .
-Rimani.-
Sussurro ed incomincio a spogliarmi lentamente .
Dopo essermi vestito, mi guarda .
-Sei okay!-
Tira su un pollice.
-Ma...-
Inclino la testa di lato, sbattendo le palpebre.
-Questi capelli si devono assolutamente tagliare .-
Scuoto la testa , facendo un passo all'indietro.
Incomincio a sbraitare:-non voglio!- urlo , scuotendo frettolosamente la testa a destra e sinistra.
Mi poggia le mani sulle spalle , facendomi zittire :-Hey, va tutto bene .-Sorride e mi massaggia le spalle con fare rassicurante:-se non vuoi non fa nulla.-
Le annuisco e tento di sorridere ,ma credo che sia uscita più una smorfia orribile.
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