Capitolo 18
Levi's pov
Storco il naso, non sopportando l'odore ferroso del sangue che giunge subito alle mie narici.
Mi avvicino lentamente ad Eren .
Lascia cadere al suolo la testa che poco prima aveva in una mano ed ora rotola, lasciando dietro di se una scia viscosa, viscida.
Lui ridacchia.
-Ciao, Levi.-
Marca il mio nome con voce abbastanza roca , riponendo giù il coltello che ha nell'altra mano.
Questo non è il vero Eren.
Il vero Eren era quello di prima ... quello di cui mi ha parlato Hanji, non questo.
Ne sono sicuro.
Scende con un balzo dal letto , avvicinandosi lentamente a me.
Il suo corpo si preme al mio .
Sento il suo respiro accarezzare la pelle della mia faccia, visto che è più alto di me di dieci centimetri scarsi.
Con la mano impregnata di sangue, dove vi è riposto il coltello, dirige la lama sul mio petto e fa un po' di pressione .
-Non sbagliare mira , come l'altra volta , mi raccomando.-
Gli dico io in un sussurro.
Lacera la mia maglietta , affondando di più con il coltello.
Avvicina la bocca al mio orecchio , soffiandomi sul collo.
-Potevi ammazzarmi la scorsa volta , così risparmiavo tutte queste cerimonie. Solo che ti sei fatto prendere dall'emozione. Sei debole, Levi Ackerman.-
-tsk...-allontano subito il coltello dal mio petto, con uno schiaffo potente sulla sua mano.-Non confondere l'emozione con la debolezza. Potrei tranciare di netto la tua fottuta gola con le guance bagnate di lacrime del cazzo.- ringhio a denti stretti e , prontamente, afferro il suo polso , storcendoglielo in modo tale da fargli cadere il coltello sul suolo.
Gli tiro un calcio, beccandolo dritto sui suoi amati gioielli di famiglia , e lo afferro per i capelli, dopo aver aspettato che si sia piegato in due dal dolore.
Mi guarda con occhi imploranti, inginocchiato a terra , ed una smorfia disegnata sul volto .
-Mi credi ancora così debole ?-
Gli sbatto la testa a terra e faccio pressione con il piede.
-Non tanto, ora .- Farfuglia addolorato.-Fammi del male , Levi.-
Ancora con questa frase.
Sbuffo e roteo gli occhi :-Non farò mai del male ad uno che non è capace di intendere e di volere .
Non ci trovo nessuno sfizio personale.-
Premo di più, spiaccicandolo completamente sul suolo.
Sospiro, mentre lui continua a mugolare qualcosa di cui me ne sbatto altamente.
-Cosa ? Non ho sentito.-
Gli tiro un calcio dritto alla mascella, facendolo rotolare via.
Si porta le mani sulla bocca, da cui sta sgorgando del sangue , e lo tiro su, prendendolo per il collo.
Strizza un occhio, poggiando le mani sulle mie.
-Vedi tutto questo macello che hai lasciato ?-
Li volto verso i corpi dei miei compagni ,dilaniati come animali .
-S-Sì ...-
Dalla sua bocca ne esce un verso strozzato.
Affondo le mani fra i suoi capelli, tirandoli e sbattendolo vicino al muro. -Ti farò pulire tutto... con la lingua.- Specifico , infine, sibilando le parole a denti stretti. Lo guardo negli occhi.
La sua pupilla sta tornando di nuovo normale .
Respira con affanno, mentre alcune lacrime imbrattano le sue guance divenute subito rosee.
-Che cazzo ti prende , moccioso ?-
Poggio le mani sul suo collo e lo spingo verso il muro, stringendo la presa.
Mugugna, stringendo gli occhi e respirando con affanno.
Sento le lacrime che scorrono anche sulle mie mani .
-Mi stai facendo perdere la pazienza .
Tu e questo bipolarismo del cazzo.-
Lo sbatto con la testa al muro, facendolo urlare ad occhi chiusi.
Del sangue esce dalla sua tempia , dopo un po' di volte che gli ho sbattuto la testa ,anche vicino ad altri oggetti.
Poggia le mani sulle mie e le stringe :-Mi fai male.- dice con voce strozzata.
-A me non importa un emerito cazzo.- lo alzo per aria, sopra la mia testa ma , in quel momento, la porta si spalanca ed una Hanji arriva di corsa verso di noi, intimandomi di lasciare immediatamente Eren .
-Te lo scordi , occhialuta.-
Ringhio, sfogandomi sul collo del ragazzo, sentendo sotto i miei polpastrelli qualcosa muoversi nella sua gola.
Un piccolo spostamento che provoca una fuoriuscita del sangue dalla bocca del castano .
Tiro su un angolo della bocca, divertito da questa visione, e stringo di più la presa ma la castana mi fa spostare la mano, strattonandomi bruscamente un braccio.
Il castano annaspa tutta l'aria possibile, portandosi la mano sul collo per poterselo massaggiare .
Hanji mi guarda male :-Lui è il fottuto nemico.-Ringhio scazzato.
Lei, di tutta risposta, si volta con un'espressione preoccupata sul volto , diretta al castano e le domanda:-Tutto bene, Eren ?- lui annuisce e lei sospira, poggiandogli una mano sulla spalla e stringendogliela.
-Bah.- stringo i pugni, facendo voltare entrambi.-Lui è quello che mi ha ammazzato la ragazza ... lui è la causa di tutto ciò !- incomincio a sbraitare , indicando i corpi appesi al soffitto. Il castano si guarda intorno con aria spaventata , da cucciolo bastonato, e si stringe verso il muro, spostando poi lo guardo sulle sue mani.
-Io ho fatto tutto ciò...?-
Stringe i pugni, a testa bassa.
Sembra non ricordare un cazzo.
Che nervi.
Incrocio le braccia al petto.
-Sì . L'hai fatto tu perché sei un fottuto psicopatico del cazzo !-
Hanji subito si volta verso di me , furibonda:-Ho trovato la soluzione ... a tutto ciò ... non è lui , in quel momento in cui compie quegli scatti di pazzia.-
Sbuffo:-No , è mia nonna.- le rispondo più incazzato che mai.
Mi volto verso la porta ed esco fuori , sbattendola alle mie spalle.
Dannata occhialuta .
#Spazioautrice
Scusatemi ,! Ho dovuto ripubblicare il capitolo perché ho dimenticato di fare pubblicità ai libri di Catliss VAANAC e Life is a book ( sorreh :'))
Passate se non volete fare la stessa fine degli "amici" di Levi :3 *minacce forti*
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